chapter 34 - Dad

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Suo padre sarebbe dovuto tornare a momenti.
Era una vera seccatura che non l'avessero lasciato andare con loro in ospedale a prenderlo.
Erano passati due anni.
Com'è che ora potevano dimetterlo? Stava davvero meglio? Il ragazzino non riusciva a darsi una risposta.

Finalmente sentì la porta di casa aprirsi.
Andò di corsa all'ingresso e lo vide alla porta.
Solo ora stava notando quanto fosse dimagrito. I capelli bianchi prima non erano così tanti.
L'uomo notò il figlio, a cui subito sorrise, seppur debolmente. -Ciao, tesoro.-
Levi non riuscì più a trattenersi. Corse dal padre e affondò il viso nel suo petto, a cui a stento arrivava. Scoppiò in lacrime stringendolo forte.
-Shh, shh. Va tutto bene, amore. Papà è a casa.-
Vedendo il figlio, anche l'uomo cedette.
Si inginocchiò abbracciandolo, lasciando andare delle lacrime.
-Mi dispiace, Levi. Mi dispiace.-

Dopo questa scena si ritrovarono in salotto.
-Ho qualcosa per te.- il corvino sorrise al padre alzandosi dal divano.
-Cosa?- l'uomo sorrise a sua volta.
Levi corse in camera per poi tornare.
-Cos'è, un libro?- Chris prese ciò che sembrava un libro, che il figlio gli stava porgendo.
-L'hai fatto tu?- sorrise passando le dita sulla scritta "My adventure book".
-Sì. Aprilo.- il figlio gli si sedette accanto.
Christian lo aprì, ricominciando a piangere appena vide la miriade di foto con sua moglie al suo interno.
-Papà?- il ragazzino si preoccupò, ma il sorriso del padre lo rassicurò.
-Grazie, tesoro. È bellissimo.- lo abbracciò forte.

Si sedette stropicciandosi gli occhi.
Era da tanto che non sognava suo padre. Perché proprio quel ricordo, poi?
Sbadigliò e si girò a prendere il cellulare, vedendo una bustina sul comodino.
Poggiò di nuovo il cellulare sul comodino e la prese.
Dentro c'era una lettera, col suo nome sopra.
Aprì e riconobbe subito la grafia del padre.

Ciao, Levi. Una lettera di sicuro non te l'aspettavi. Infondo in famiglia, quello bravo a scrivere sei sempre stato tu. Ho sentito però questa esigenza e ho adesso, per una volta, deciso di scriverti anch'io.
La tua vita è sempre stata frenetica, tutti hanno costretto te a crescere in fretta e ad assumerti responsabilità che altri bambini alla tua età non conoscevano nemmeno. I genitori dovrebbero correggere i propri figli quando sbagliano, rimproverarli per evitare che essi commettano di nuovo lo stesso errore, ma dovrebbero elogiarli al momento giusto. Gli elogi, anche se te ne meritavi parecchi, sono mancati sicuramente e di questo ne sei consapevole. Questo ha fatto sì che tu diventassi testardo, molto indipendente già da piccolo, ma anche in cerca di conferme. Spero che la tua vita sia piena di soddisfazioni, che tu possa raggiungere i tuoi obiettivi, ma soprattutto vorrei che tu vedessi in me, la tua famiglia, come il tuo punto di riferimento, il tuo porto, il tuo rifugio e non come un posto dal quale fuggire. Cerca di avere sempre il sorriso sulle labbra, perché così la vita ti sorriderà sempre. Apprezza tutto ciò che essa ti dona e non essere mai triste, mai più arrabbiato con il mondo intero. Apprezza anche le piccole cose, anche quelle che ti sembrano scontate.
Buon compleanno, tesoro. Ti voglio bene.

-Papà

Però, farlo piangere di prima mattina era una cattiveria.
Corse subito di sotto, però non trovò nessuno.
Invece, vide l'album che anni prima, quando suo padre fu dimesso dall'ospedale, gli regalò, sul divano.
Si sedette e prese a sfogliarlo, sorridendo.
-Ciao Blue.- accarezzò la gatta, che lo aveva raggiunto.
Dopo aver visto le foto, fece per chiuderlo, ma notò altro, alla pagina successiva.
C'erano altre foto, di lui da bambino.
-Queste non c'erano..- sussurrò guardandole.
C'erano foto con suo padre, con sua madre, con i nonni. Il primo compleanno, il primo giorno di scuola..
Arrivò alla fine e vide di nuovo la grafia di suo padre.

"Tu sei stato il viaggio più bello che abbiamo mai intrapreso."

Ci passò le dita sopra, piano, sentendo l'inchiostro, ormai asciutto, sotto i polpastrelli.
Ridacchiò mentre gli si inumidivano gli occhi.

Sentì la porta di casa, mentre cercava di trattenere i singhiozzi.
-Ah, sei sveglio. Ho preso la torta e-- l'uomo non ebbe il tempo di finire che il figlio corse ad abbracciarlo.
-Levi?-
Vide poi l'album sul divano, e sorrise.
-Buon compleanno, amore.- Chris lo strinse forte.
-Grazie.- Levi piangeva, ma sorrise.


autrice
Conosciamo tutti quell'album.
Ecco il tocco ispirato ad Up di cui vi parlavo; amo quel film.

Bye Bibis ✨💜

𝒷𝑒 𝒶𝓁𝓇𝒾𝑔𝒽𝓉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora