chapter 31 - I got it

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La settimana dopo sarebbe dovuto tornare a lavoro.
Erano passate circa due settimane da quando era successo.
Avevano smesso di parlarsi.
Non si vedevano più. Non si scrivevano più. Niente telefonate.
Aslan ogni tanto si metteva davanti la porta d'ingresso e mugolava. Si era affezionato molto al ragazzo. E al castano piangeva il cuore vedendolo così.
O forse semplicemente era lui a stare male.
Pensava che sarebbe tornato semplicemente tutto come prima. Sarebbe tornato a lavoro, poi a casa. Avrebbe potuto godersi la sua solitudine, le sue sigarette e il suo alcool senza problemi.
Ma non erano più così belli come una volta.
Stare in terrazzo non era più piacevole come prima.
Non era un uomo dalle tante parole, ma gli mancava chiacchierare con qualcuno fino a tarda notte.
Sorprendeva anche lui, ma di certo non poteva tornare indietro.
Era meglio per entrambi: Levi non avrebbe avuto problemi con suo padre, e lui non doveva dare spiegazioni a nessuno a lavoro.
Una vittoria come la si guardava guardava, no?

(music )

Si sedette e poggiò le dita sui tasti.
Socchiuse gli occhi e si concentrò per scacciare qualsiasi pensiero dalla mente.
Prese a suonare, lasciando andare tutti i suoi sentimenti, accompagnato dalla voce proveniente dal giradischi.
Suonare era l'unico ricordo piacevole che aveva di quando era bambino.
Quell'uomo voleva avesse un'ottima istruzione e suonare il piano era qualcosa che assolutamente doveva saper fare.
"Non tutti i mali vengono per nuocere".
Sembra strano poterlo dire in questo caso, ma doveva essere sincero.

Suonare di solito portava via ogni pensiero, ma quella volta non riusciva a togliersi il corvino dalla testa.

Non aveva la minima voglia di tornare a scuola.
Aveva passato quelle due settimane a letto a casa di suo padre.
Christian sapeva che Levi stava davvero male; non voleva nemmeno andare in libreria.
Si svegliava la mattina e si cambiava, poi sistemava un po' camera sua.
Passava il pomeriggio fuori in giardino, o a letto.
Mangiava poco e niente e non parlava quasi mai.
All'uomo faceva male il petto a vedere il figlio così.
Gli aveva vietato di vedere ulteriormente il castano, ma sapeva quanto il figlio stesse male.

-Ehy, amore.- entrò in camera con un vassoio.
-Blue si è stesa al sole in giardino, dovresti vederla.- l'uomo sorrise mentre lo poggiava sulla scrivania, sospirando vedendo il piatto pieno da pranzo che gli aveva lasciato.
Fece per uscire visto che non otteneva alcuna risposta dal ragazzo, ma si fermò vedendolo.
Se ne stava seduto sul letto con le gambe al petto e la testa sulle ginocchia. Guardava fuori la finestra, assente.
Christian sospirò di nuovo e lasciò il vassoio sulla scrivania. Si avvicinò al figlio e si sedette sul bordo del letto.
-Tesoro, devi uscire da questa camera.- gli prese ad accarezzare la testa.
Levi scacciò la mano del padre, per poi poggiare la schiena allo schienale del letto.
-Tua madre avrebbe saputo cosa fare.- Christian sospirò passandosi una mano sul viso.
Sentendo nominare la madre Levi spostò lo sguardo sul padre.
-Scusa..-
Christian lo guardò.
-Non scusarti.- gli si sedette accanto, facendolo poggiare sul suo petto.
-Lo sai che ti amo più di qualsiasi altra cosa, vero?-
Il corvino lo guardò per poi abbracciarlo sorridendo -Anch'io, papà.-
-Vieni a fare una passeggiata con me quando torno da fare la spesa?- il padre gli baciò la fronte per poi alzarsi.
-D'accordo.-
Chris arrivò alla porta e si girò per guardare il figlio.
Levi sorrise a sua volta, pensando la stessa cosa che stava pensando il padre.
Si mandarono un bacio con la mano, come facevano quando Levi era bambino.
-L'ho preso.- il ragazzo fu il primo a dirlo.
-L'ho preso.- seguì il padre.
-Ci vediamo dopo, tesoro.-
-A dopo.-
L'uomo uscì dalla stanza.

Suo padre aveva sempre avuto il magico talento di tirarlo su di morale.


autrice
Christian best dad ever.

È nato il mio secondo nipote raga, piango 😭

Bye Bibis ✨💜

𝒷𝑒 𝒶𝓁𝓇𝒾𝑔𝒽𝓉Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora