-Di chi è stata l'idea di questa ristrutturazione?- Christian poggiò uno scatolone sul pavimento, esausto.
-Amh, tua?- il figlio lo guardò sorridendo divertito.
-Davvero?-
-Mh-mh.-
-Ugh.-
Levi ridacchiò.
-Tira fuori la forza e la tenacia, tenente.-
-Sì, sì.- il padre riprese ciò che stava facendo, mentre il figlio lo guardava sorridendo.L'anno nuovo avevano deciso (idea di Chris) di dare una rimodernata alla libreria. Quindi si erano messi di buona volontà e avevano iniziato con lo spostare tutti i libri su nell'appartamento di Levi.
Levi portò degli scatoloni di sopra.
Era passato anche Natale, Capodanno e quasi anche gennaio.
Finalmente l'assenza del castano stava facendo un po' meno male, anche se alcune mattine ancora gli si inumidivano gli occhi, quando lo vedeva per i corridoi all'università.
Aveva deciso di seguire il consiglio dell'amico. O almeno, in parte. Di certo non s'era messo ad uscire tutte le sere, ma si impegnava per riprendere la sua vita e vivere serenamente, senza stare male per il castano. Ce la stava mettendo tutta e ce la stava facendo, seppur fosse difficile. Ma l'aveva fatto già una volta, no?
Nonostante provava a non pensarci, si chiedeva se l'altro ogni tanto lo pensasse. Si ritrovava a domandarsi se davvero a lui non c'avesse mai tenuto. Non poteva essere vero. Eren era davvero tipo da mentire tutto quel tempo?Chris lo raggiunse mentre lui tornava alle scale.
-Mi sembra ce ne sia un altro.- il padre lo guardò.
-Lo prendo io.- il ragazzo iniziò a scendere le scale.
-Blue, ti senti un po' invasa?- l'uomo ridacchiò vedendo la gatta passare tra le varie scatole.
La sua attenzione fu poi rapita da un tonfo al piano di sotto.
-Levi?- si affacciò verso la libreria.
-Levi!- scese di corsa quando vide il figlio disteso sul pavimento, probabilmente caduto dalle scale.
-Levi!- si inginocchiò accanto a lui e lo prese per le spalle, ma quando notò che il figlio non rispondeva gli si gelò il sangue.
Aveva del sangue che gli colava per la fronte.
Lo strinse mentre chiamava un'ambulanza.Ogni due minuti si domandava se stesse facendo la cosa giusta. Si farlo avesse portato risultati positivi. Dubitava potesse essere così semplice. Non poteva esserlo, no?
Guidava ticchettando le dita sul manubrio dal nervoso. Era in ansia.
Dopo tutto quel tempo si era finalmente deciso di andare dal corvino e parlargli. Sapeva cosa provava, e Armin aveva ragione: non doveva più tenerselo dentro.C'era un po' di traffico. Strano, visto che le vacanze erano finite.
Si avvicinò di più alla libreria.
Vide..un'ambulanza? Il corpo gli si irrigidì quando si rese conto che andava via proprio dalla libreria.
Parcheggiò appena trovò posto e corse verso la piccola folla che si era formata davanti all'entrata.
-Mi scusi.- attirò l'attenzione di una donna.
-Perché quell'ambulanza? Cos'è successo?-
-Sembra che il ragazzo che lavora qui abbia avuto un incidente.- un'altra signora accanto a quella a cui aveva domandato gli rispose.
-A-ah..grazie.- subito tornò alla sua auto, mettendosi immediatamente in viaggio verso l'ospedale.
-Ti prego, Levi..- lo sussurrò quasi senza nemmeno rendersene conto.Riusciva solamente a pensare al peggio, e, senza sapere perché, se ne dava la colpa.
Da quando si preoccupava così tanto per qualcuno?
Il fatto che si fosse innamorato di quel ragazzo lo aveva cambiato fin troppo. Ma quello non era affatto il momento di preoccuparsi di questo.autrice
Tan tan ta.Bye Bibis ✨💜
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𝒷𝑒 𝒶𝓁𝓇𝒾𝑔𝒽𝓉
Fanfictionyaoi-boyxboy don't like? don't read! Levi Ackerman, 21enne appena entrato all'università per seguire i corsi di letteratura inglese, facoltà di cui è sempre stato innamorato, possiede una piccola libreria all'angolo di una strada principale di Seatt...