32. La parola del Custode

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«Abbiamo decine e decine di castelli sparsi nelle contee scozzesi: ad Aberdeenshire, Augus, Argyll e Bute, Fife, Highland...come faremo a trovare quello giusto?»

«Semplice, Madame Weasley: capiremo di essere arrivati quando troveremo protezioni magiche»

«E poi perché proprio la Scozia? Non potrebbe essere in Irlanda, per esempio?»

«Il signor Toussaint ha soggiornato prima a Hogwarts e poi allo Stanborough Stronghold, situato in mezzo al Loch Tay. Entrambi i castelli si trovano in Scozia quindi è logico pensare che il suo attuale nascondiglio sia lì»

Casa Piton stava ospitando il massimo della sua capienza e cioè cinque persone: Symphony, Severus, Harry, Hermione e Caton Toussaint. Erano stati tutti sistemati in salotto, la parte più spaziosa della casa.

«Come ha detto Hermione, però, ci sono centinaia di castelli in Scozia. Non abbiamo il tempo di controllarli tutti»

«Harry ha ragione» confermò Symphony mentre con un colpo di bacchetta fece fluttuare una mappa della Scozia a mezz'aria. «Però abbiamo alcuni elementi che ci aiuteranno nella ricerca. Ad esempio, Nathan preferisce quei castelli nelle vicinanze di uno specchio d'acqua. Che sia esso un fiume o un lago. Inoltre lui sceglie sempre fortezze con qualche valore simbolico»

Dopo molte ore passate a setacciare e selezionare le centinaia di castelli, fortezze, case-torri e rovine attraverso i libri geografici babbani e mappe di vario tipo, alla fine i cinque maghi riuscirono a individuare sette possibili candidati: il castello di Doune, quello di Loch Leven, l'Hermitage Castle, il castello di Balvenie, quello di Auchindoun, quello di Stalker e c'era persino il castello di Dunvengan (il paese dove era nato Hershel).

«Forse il castello di Dunvengan è un azzardo anche per Nathan...lì non abita un suo parente, professoressa?» chiese Hermione mentre leggeva un dépliant turistico di quel castello.

«Sì, mio cugino Rigel. Ma dubito sia lì...» rispose Symphony perplessa.

«Pourquoi pas, Madame?» [traduzione: "perché no, signora?"] intervenne Caton. Tutti lo guardarono confuso –dato che tra di loro solo Symphony parlava francese- e si scambiarono uno sguardo turbato.

«Nonostante sia un bel castello che dà sul mare, esso è troppo vicino alla città di Dunvengan e Nathan odia circondarsi di babbani. Faceva il Magizoologo proprio per non stare troppo a contatto con le persone...» aggiunse Symphony mentre serviva l'ennesimo thè a tutti quanti.

Tra di loro si creò un teso silenzio in cui nessuno sapeva cosa dire. Probabilmente non avevano abbastanza tracce da seguire ed erano arrivati ad un punto morto. Dei cinque, solo Caton era rimasto in piedi e camminava avanti e indietro davanti alla mappa della Scozia in mezzo al salotto, in rosso erano stati cerchiati i sette castelli presi in considerazione.

«Credo di sapere dove potrebbe trovarsi Nathan...» fu Symphony a interrompere il silenzio (e la prima a finire il suo thè). Tutti si voltarono a guardarla curiosi e preoccupati allo stesso tempo.

«Torno subito» Symphony posò la tazza sul tavolino da caffè del salottino e salì al piano superiore, presumibilmente verso la camera da letto. Tornò circa cinque minuti dopo con in mano un grosso libro dalla copertina blu scuro e delle sbiadite scritte dorate.

Lo aprì e si fermo quasi al centro del libro, le pagine ingiallite alzarono un po' di polvere quando vennero mosse. «Vi cito: "𝘐𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘵𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘧𝘶 𝘶𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘐𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘪𝘦𝘳𝘰 𝘱𝘪ù 𝘧𝘢𝘮𝘰𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘪 𝘷𝘦𝘯𝘯𝘦 𝘴𝘦𝘨𝘳𝘦𝘨𝘢𝘵𝘰 𝘧𝘶 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘯𝘢 𝘔𝘢𝘳𝘺 𝘚𝘵𝘶𝘢𝘳𝘵 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘦𝘯𝘯𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘳𝘪𝘨𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭'𝘦𝘴𝘵𝘢𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭 1567 𝘥𝘢𝘭 𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘢𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘔𝘰𝘳𝘢𝘺 𝘦 𝘥𝘢𝘪 𝘓𝘰𝘳𝘥 𝘴𝘤𝘰𝘻𝘻𝘦𝘴𝘪, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩è 𝘢𝘤𝘤𝘶𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘶𝘤𝘤𝘪𝘴𝘰 𝘪𝘭 𝘭𝘦𝘨𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘮𝘢𝘳𝘪𝘵𝘰, 𝘰𝘴𝘴𝘪𝘢 𝘪𝘭 𝘳𝘦, 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘢𝘮𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘉𝘰𝘵𝘩𝘸𝘦𝘭𝘭."» recitò la signora Piton come se fosse in una delle sue lezioni di storia.

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