31. Il ritorno dello Spezzaincantesimi

42 2 0
                                    

Quanti giorni erano passati? Hershel non lo sapeva.

Il sotterraneo in cui era rinchiuso era sempre avvolto nell'oscurità e l'assenza di finestre non gli permetteva di capire quale parte del giorno fosse. Aveva il ritmo sonno-veglia completamente scombussolato dato che lo costringevano, con il Distillato della Morte Vivente, a dormire per molte ore in diversi momenti della giornata. Anche i pasti –quelle poche volte che lo facevano mangiare- erano irregolari e sempre in periodi diversi.

Hershel aveva a stento la forza di mettersi seduto, infatti passava la maggior parte del tempo coricato su un fianco, con la schiena rivolta verso la porta della sua cella. I capelli gli erano cresciuti parecchio in quelle settimane e il ciuffo che un tempo gli copriva solo parte della fronte ora gli nascondeva metà viso, fino al naso.

Dov'era Damian? Dov'era la sua guida, il suo guardiano? Ah sì, non c'era più...aveva preso alla lettera la richiesta di Hershel di tenere in vita Severus a ogni costo. Anche troppo alla lettera...in quel momento Hershel avrebbe tanto voluto fare un discorsetto a Damian solo per vedere la sua reazione.

Per qualche motivo l'immagine di Damian che rispondeva in modo sarcastico alla sua "ramanzina" lo fece ridere un po'. Riusciva anche a immaginarsi il dialogo, come se stesse parlando veramente con lui.

«Quando ho detto "ad ogni costo" non intendevo questo...» disse Hershel a voce bassa, un po' rauca a causa della gola secca.

"Non lo avevi specificato"

«Sei un idiota»

Hershel chiuse gli occhi e fece passare qualche minuto. Poi li riaprì di scatto e si mise seduto, con una forza che non credeva di avere e si guardò intorno. Nella cella non c'era neanche una brandina o un asse di legno su cui poggiarsi, solo pietre e sbarre metalliche.

Per un attimo Hershel ebbe l'impressione che quel dialogo non se lo fosse immaginato. Era bastato quel secondo per far risollevare leggermente il morale ad Hershel però...non poteva chiamare Damian ad alta voce. E se qualcuno lo avesse sentito? Lo avrebbero sicuramente riferito a Nathan e lui avrebbe ricominciato con le domande...quindi con le torture. Ed Hershel non lo voleva.

Così il ragazzo si trascinò nell'angolo più buio della cella, le ginocchia premute contro il petto ferito. «Ritorna, Damian»

.

.

.

𝐅𝐄𝐁𝐁𝐑𝐀𝐈𝐎 𝟐𝟎𝟎𝟒

Nathan amava circondarsi dall'acqua. Che fosse un fiume, un lago o il mare non era importante. Per il Magizoologo era fondamentale avere vicino uno specchio d'acqua: per pensare, per studiare, per scrivere. Nathan, infatti, visitava spesso castelli vicini a bacini idrici e Hogwarts ne era un esempio perfetto.

Quando era in Francia, aveva "preso in prestito" dai babbani il castello di Sully-sur-Loire, una fortezza rinascimentale situato sulla riva sinistra della Loira (la più vasta regione dello Stato famosa come "Giardino di Francia"). Era lì che si rifugiò quando "scomparve" dalla circolazione nel 1983. Si rinchiuse in quel castello a studiare in solitudine, aiutato di tanto in tanto dal proprietario babbano del castello. Non lo uccise, non era necessario: Nathan non uccideva senza motivo.

E da allora non perse mai l'abitudine di scegliere castelli e roccaforti nelle vicinanze di un corso d'acqua. Non a caso anche lo Stanborough Stronghold, prima che venisse sequestrato dagli Auror, era situato al centro del Loch Tay, un lago scozzese.

Anche questa volta non fu da meno. Nathan si scelse una bella isoletta abbastanza conosciuta nella storia babbana con un castello altrettanto famoso seppur in rovina. Si trattava del castello di Loch Leven, che lui chiamò "Farnborough Stronghold": era una fortezza dell'epoca medievale e usato diverse volte, in passato, soprattutto come prigione. Il prigioniero più famoso che venne segregato lì fu la regina scozzese Maria Stuarda, cugina della regina d'Inghilterra Elisabetta I. Nathan lo scelse proprio per questo: quella doveva essere la prigione di Hershel e così sarebbe stato finché Nathan lo desiderava.

Raro come la Fenice #ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora