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Ho finito di scopare Serena da qualche ora, ma non sono soddisfatto, mi manca qualcosa per poter godere a pieno, so già cos'è che mi disturba. Salgo in moto e torno verso casa di Margherita, busso piano, ma probabilmente dorme già. Mi arrampico fino alla finestra da cui proviene luce, era la sua camera lo ricordo bene, forzo la finestra ed entro, lei abbassa la luce e la vedo con i pesti sotto gli occhi, il barattolo del gelato e un film romantico. "Non dirmi che sei ridotta così male per quello che ho detto?" Affermo e lei mi lancia il cucchiaio che afferro al volo. "Non dovresti essere qui. In più sei entrato violando la proprietà." Mi fa presente e io prendo il barattolo del gelato mangiandone un cucchiaio.
"Non fare finta che ti dia fastidio che io sia qui. Non sei mai riuscita a mentirmi." Le dico e noto che mi sto ammorbidendo, ma lei ha quest'effetto su di me. Devo stare attento perché lei ora è il mio nemico. "Perché sei qui?" Domanda e io mi stringo nelle spalle. "Passavo e volevo chiederti scusa per la scappata sul bambino, di certo non era nei tuoi programmi." Le dico grattandomi la nuca. "Scuse accettate, ora puoi andare. Anche perché io ti sbatterò dentro." Afferma sicura mentre si avvicina e preme le sue mani sul mio petto, come se avesse possibilità di spostarmi. "Non ci credo. In fondo, sei ancora quella ragazzina ribelle e non ci tieni particolarmente a vedermi dentro." Ribatto sicuro, lei preme di nuovo sul mio petto, ma inutilmente. Le accarezzo la guancia, è passato così tanto tempo dall'ultima volta. Mi avvicino e lei chiude gli occhi, lo sapevo che anche lei ha ancora me in testa. La bacio, le sue labbra di nuovo contro le mie. Le sue dita fra i miei capelli.
La addosso alla parete e le sollevo la maglia, mi lascia libero accesso al suo corpo, mi toglie la maglietta in fretta e senza perdere tempo sento la lampo dei miei pantaloni scendere. Non ci porterà a nulla di buono questo, ma cazzo se mi é mancata. Si stacca da me per permettermi di togliergli i vestiti, siamo nudi uno di fronte al altro. Mi avvicino facendola cadere sul materasso, le sono sopra e il suo seno prosperoso è bello come lo ricordavo.
Il suo capezzolo è duro e lo prendo con le labbra per poi tirarlo leggermente. "Riccardo." Mi chiama vogliosa e io continuo il mio assalto. "Non. Non prendo più, la pillola." Confessa prima che io entri dentro al suo corpo voglioso. "Ho i profilattici nella tasca dei pantaloni." Le dico e lei raccoglie da terra i miei pantaloni per poi trovare le diverse buste di profilattici. "Ne abbiamo per tutta la notte." Le dico mentre ne infilo uno e finalmente la penetro, torno finalmente nel mio piccolo paradiso su questo mondo. "Mi sei mancato Ricky." Cazzo, mi ama ancora, non posso mostrarle che la amo ancora anche io. Resto in silenzio mentre continuo a godermi la sua compagnia, il suo amore.
Può una donna che mi ha spezzato in tante parti rimettere tutti pezzi al loro posto e farmi sentire completo? Cazzo lei è questo che sta facendo, mi ha rimesso a nuovo e mi completa come non credevo più possibile. La sento venire, mi graffia le spalle e vengo a mia volta esplodendo nel preservativo. Sono soddisfatto finalmente, sapevo che solo lei poteva farlo.

Mi sveglio con i capelli di Margherita sul mio petto, è addossata a me. Stanotte ci abbiamo dato dentro porca puttana. Era scatenata e io non le riuscivo a dire di no, non volevo dirle di no, ma non mi fido abbastanza per dirle che la amo ancora. Devo andare via prima che si svegli e torni ad essere il piccolo maresciallo che era ieri sera. Mi scanso piano, riesco a non svegliarla. Mi rivesto facendo piano, scendo le scale in punta di piedi, ma Giulia tossisce ed è già sveglia in cucina. "Immaginavo fosse tua la moto qua dietro." Commenta porgendomi una fetta di strudel, mi siedo a mangiarla. "Stavi scappando lasciandola da sola?" Domanda e io annuisco. "Non sono pronto a mettere di nuovo la mia vita nelle mani di qualcuno e nelle sue insomma." Le spiego e lei annuisce. "Però sei rimasto tutta la notte qui. In parte stai provando a rifidarti di mia nipote." Spiega calma. "La amo, non ho mai smesso. Ma questo lei forse lo saprà più avanti. Anche se abbiamo perso in partenza." Spiego e Giulia mi guarda curiosa. "Io sono un delinquente e lei è un poliziotto. Il suo lavoro è sbattermi dentro." Chiarisco e la nonnina non è proprio d'accordo con me. "Sotto sotto è ancora la ragazzaccia che hai conosciuto anni fa. Secondo me con poco cede al lato oscuro." Afferma e io sorrido, guardo l'ora e saluto veloce Giulia.

Under your chain 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora