Red lips | ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒ

11

Stre's pov

Mi svegliai all'improvviso.
Era tutto buio, ma una piccola luce si intravedeva dal corridoio permettendomi almeno un minimo di vedere.
Non ero nella mia solita camera, ero un pó disorientato e spaesato. Mi guardavo attorno per cercare di capire dove ero.
La risposta che cercavo però la ottenni solo guardando alla mia sinistra. Ancora dormiente accanto a me giaceva Nicola, il quale stava dormendo con una faccia stra tenera che mi fece sorridere.
Mi ricordai improvvisamente di quello che era successo prima. Di me che ero quasi svenuto e di Nicola e Anna che sono venuti a prendersi cura di me.
Ora stavo dormendo accanto a Nicola.
NICOLA.
Le mie guance di tinsero subito di un rosso molto acceso, ero tendente ad arrossire molto se mi trovavo situazioni di estremo imbarazzo.
Il mio cuore invece batteva più forte che mai, come ogni volta che incrociavo il suo sgaurdo pieno di passione e sensualità, mi attraeva in una maniera assurda.

Ad un certo punto, mi rigiró di nuovo la testa.. mi sentivo debole e stanco e cominciai a fare respiri profondi per respirare. Non mi ero del tutto ripreso dalla cosa succesa prima, ma questo era meno forte e abbastanza gestibile da solo.
Decisi quindi di non svegliare Nicola, aveva già fatto troppo per me e non volevo assolutamente che si rovinasse il sonno e si stancasse inutilmente per pensare a stare dietro ad uno problematico come me. Ero sempre io il problema in sintesi.
"ehi" Mi sentii chiamare dal lato in cui poco fa dormiva beatamente Nicola, il quale non so per quale motivo, si era svegliato dal suo sonno. Forse per i miei respiri troppo rumorosi.
Aveva ancora gli occhi mezzi socchiusi e la voce molto calda e impastata dal sonno, i capelli arruffati e una faccia stra tenera.
"di nuovo?" Mi chiese notando che non stessi di nuovo tanto bene in quel momento ricevendo dal sottoscritto una risposta affermativa.
"respira.. respira.. bravo così" Mi aiutò a regolare i respiri, era bravo a farlo, perché subito mi calmai. Sarà perché è Nicola.
"adesso come stai?" Mi chiese.
"meglio"
"ehi, sembri triste.. che succede?" Avevo gli occhi lucidi, stavo per piangere e Nicola se me accorse subito. È proprio bravo a osservare.
Nota ogni mio piccolo particolare.
Mi sentivo molto in colpa per aver fatto preoccupare e stancare Nicola per me, ero molto sensibile e inevitabile sono scoppiato a piangere.
Mi tremava il labbro inferiore e delle piccole lacrime salate iniziarono a scorrere lungo il mio viso, rigandolo completamente e qualche singhiozzo ogni tanto faceva la sua comparsa.
Non volevo farmi vedere da Nicola in quello stato, chissà cosa avrà pensato di me. Che sono un bambino? che piango per le cazzate? Avevo paura che pensasse qualcosa di brutto su di me in quel momento. Decisi quindi di nascondere il mio pianto piombandomi su di lui e abbracciandolo.
Misi le braccia attorno al suo collo e lo strinsi forte forte a me, affondando la faccia sulla sua spalla e sfogando il mio pianto sempre su di essa.
"s-scusa.. s-scusami davvero.. i-io-"
Cercai di scusarmi per tutto. Mi sentivo tremendamente in colpa per tutto.
"ma no piccolo.. per cosa?"
Mi rassicuró con la sua solita voce calda mettendo anche una mano attorno al mio fianco per stringermi meglio a se.
piccolo.
mi piaceva tanto quel nomignolo.
"p-per starti facendo stare sveglio e per averti fatto preoccupare prima.."
"ehi ehi ehi"
Mi mise le mani attorno al viso costringendomi a guardarlo negli occhi.
"non piangere ok? non è successo nulla, tranquillo" mi sorrise. un sorriso rassicurante comparì sul suo volto. Era così speciale quel ragazzo.
"ora vieni qua che ti faccio un pó di coccole, così ti addormenti" Mi accoccolai a Nicola dopo quella frase e lui mi iniziò a fare i grattini sulla testa. Mi piacciono tantissimo. Mi fanno sentire libero e rilassato, infatti, qualche minuto dopo ero già con gli occhi chiusi nel mio mondo nei sogni.