Red lips | ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒ

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Stre's pov

La mia relazione con Nicola andava alla grande.
Passavamo la maggior parte del nostri tempo insieme scambiandoci dolci baci, coccole e tanto altro. Eravamo come la coppia perfetta.
"coppia" per dire..
Nessuno dei due si era fatto avanti per chiedere chi eravamo.. Fidanzati? amici? amanti? ragazzi innamorati fra di loro?
Io ero troppo timido per fare il primo passo.
Aspettavo con ansia che Nicola si decidesse a chiedermelo, ma giorno dopo giorno non arrivò nessuna domanda.
Pensai che si fosse stancato di me, o che per tutto questo tempo mi avesse usato e che in realtà non provasse alcun tipo di sentimento amoroso nei miei confronti.
Questa cosa mi faceva stare molto male al solo pensiero. Ad aggravare questa mia preoccupazione poi fu proprio Nicola stesso..
Notai che negli ultimi giorni si comportava in modo strano: sembrava come agitato e non mi voleva dire nulla nonostante di solito si confidasse sempre con me, e poi era sempre molto di fretta. A stento mi lasciava un frettoloso bacio a stampo sulle labbra per poi scappare via di casa chissà dove.
Ero preoccupato e avevo anche molta paura.
Ero, come ormai tutti sanno, un ragazzo molto insicuro di sé, e avevo bisogno sempre di attenzioni e affetto, altrimenti venivo completamente sopraffatto dalle paranoie continue nella mia mente, come in quel momento.
Passavo sempre meno tempo con Nicola e stavo parecchio giù di morale per questo.
Ma un giorno fortunatamente cambiò tutto.
"ehi Fede" Mi chiamò Nicola entrando nella mia stanza e sedendosi sul mio letto accanto a me.
"ciao amore" Senza pensarci due volte mi misi a cavalcioni sulle sue gambe cercando disperatamente un contatto con i nostri corpi che non avevamo da giorni.
Poggiai le mie mani sulla sua pelle e avvicinai le labbra alle sue per poi fiondarmi su di esse come se non le assaporassi da anni.
"cosa dovevi dirmi?" Chiesi curioso staccando le mie labbra dalle sue e guardandolo sorridendo.
"se stasera ti andrebbe di uscire con me.." Mi chiese timidamente poggiando le mani sui miei fianchi e portandomi verso di lui.
"certo" Gli sorrisi.
Ero contento che non si fosse dimenticato della mia esistenza.
Finalmente avrei potuto passare una serata tranquilla con lui, senza preoccupazioni e paranoie varie.