Red lips | ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒ

19

Stre's pov

Ci fermammo in un parchetto isolato e ci sedemmo su una delle panchine.
Iniziai a fissare il cielo calmandomi dalla presenza di Nicola vicino a me. Il mio cuore stava iniziando ad agitarsi troppo.
Una leggera brezza fresca mi scompigliava i capelli dandomi quella sensazione di libertà che tanto amavo. L'unico rumore presente in quel posto era quello del fruscio degli alberi e delle civette che da lontano si facevano sentire.
Un brivido di freddo mi pervase in tutto il corpo facendomi tremare. Nicola molto probabilmente se ne accorse dato che mise il suo braccio attorno la mia schiena stringendomi a se come per proteggermi dal freddo.
"grazie.." Dissì timidamente rivolgendo lo sguardo verso il basso.
"che succede? ti vedo giù di morale" Mi chiese notando subito il mio umore.
Era incredibile come riuscisse a capire quando stessi male. Nessuno lo aveva mai fatto o nessuno mai se ne era importato, ma a Nicola si, lui era speciale.
In quel momento dopo che lui mi aveva iniziato a coccolare mi ero rattristito un pó. Mi ero messo a ripensare alle tantissime attenzioni che mi dava Nicola in questo periodo. Era molto strano siccome non era mai stato così carino e dolce con me. E poi ripensai a quanto Nicola amasse Serena.
Ci stavo male anche se era proprio quello che volevo. Perché d'altronde sapevo che non ero veramente io quella ragazza che Nicola tanto bramava, ero una persona completamente diversa da lei e ci stavo male. Volevo che Nicola mi amasse anche fuori dai panni di Serena.
Ma con i panni di Federico, quello che ero veramente.
Ma lui ovviamente non lo sapeva, non lo avrebbe mai saputo..
"niente di che.. ho troppi pensieri per la testa" Dissi cercando di non scendere nel dettaglio e di sembrare il più generico possibile.
"ti va di parlarne? non mi piace vederti così"
Era così dannatamente dolce che fra poco non mi faceva letteralmente sciogliere.
"ho paura.. paura di mostrare i miei veri sentimenti.. lui è innamorato di una parte di me che non sono io.. e io ci sto un pó male.."
Provai a sfogarmi con l'unica persona con la quale non avevo mai pensato di farlo, ovviamente non andando troppo nello specifico.
"lui?"
"si, è un ragazzo"
"capisco.. ma sei davvero sicuro che questo ragazzo non ti ami? te l'ha detto?"
Mi chiese voglioso di aiutarmi in qualche modo. Che carino che era.
"no.. ma me l'ha fatto capire"
"a volte quello che capiamo noi non è la realtà.. a volte delle persone riescono a mascherare i propri sentimenti meglio di quello che pensi"
Mi disse filosoficamente Nicola ammirando il cielo stellato sopra di noi come se stesse pensando e riflettendo su quello che stava dicendo.
Sembrava veramente molto concentrato ma allo stesso tempo sembrava molto attraente in quel momento ai miei occhi.
Le sue parole mi colpirono molto.
Forse aveva ragione.. non potevo essere sicuro su che cosa provasse Nicola per Serena o addirittura Nicola per me. La mia era solo una piccola idea che ormai nella mia testa mi martellava così tanto che la avevo classificata come realtà.
Mi sentii molto meglio, devo ammetterlo.
Appoggiai la testa sopra la spalla di Nicola accanto a me lottando contro la mia stanchezza che mi faceva chiudere gli occhi e addormentarmi.
Avevo davvero tanto sonno e come sempre Nicola se ne rese conto.
"ehi, vuoi tornare a casa?"
Annuii.
Ci alzammo dalla panchina e ci dirigemmo verso la fermata del bus da cui eravamo scesi prima.
Aspettammo per un pó che il bus ripassasse per quella fermata per poi entrarci dentro e sederci negli stessi posti che avevamo occupato prima.
Ero sempre seduto nel posto accanto al finestrino ma non riuscivo proprio a osservare il paesaggio.
La stanchezza che avevo accumulato in quel momento prendeva il sopravvento di me.
I miei occhi stavano per chiudersi completamente per mandarmi nel mondo dei sogni.
"ehi, i tuoi occhietti sembrano stanchi.. hai sonno?" Mi chiese Nicola attirando verso di lui il mio sguardo assonnato. Feci di si con la testa per dargli una risposta alla sua domanda.
"piccolo.. addormentati pure sulla mia spalla" Poggiai senza esitare la mia testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi lasciandomi immediatamente trasportare dal sonno.