Red lips | ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒ

14

Poco prima.

Cico's pov

"ehi Anna!" Salutai la ragazza seduta su una sedia nel tavolo della cucina.
"buongiorno Nico" Mi sorrise gentilmente.
Mi sedetti davanti a lei e cominciammo a chiacchierare.
"come sta Federico?"
"non lo so, non si è ancora svegliato"
"capisco.. approposito.. vorrei dirti una cosa riguardante Federico"
La faccia di Anna si fece molto più seria e iniziai persino a preoccuparmi.
Cosa doveva dirmi su Federico che non sapevo? Federico mi nascondeva qualcosa oltre al fatto di essere Serena?
"dimmi tutto" Prestai molta attenzione alla ragazza, anche perché ero molto in ansia e preoccupato per il biondino.
"ecco.. lui è un ragazzo molto fragile, ha paura del giudizio degli altri ed è molto insicuro. Vorrei semplicemente chiederti un favore.."
"certo.."
"So quanto lui tiene a te.. quindi ti prego.. non lo abbandonare mai, stagli sempre accanto e cerca di farlo sorridere ogni giorno.. ultimamente non sta vivendo un periodo molto allegro, ha tanti pensieri per la testa e vorrei che fosse più allegro e spensierato.. anche per evitare che gli accadesse qualche altro attacco come quello di ieri..."
Le parole di Anna mi colpirono molto. Non sapevo che Federico stesse passando un periodo complicato e questa cosa mi stupii molto. Sembrava sempre molto allegro in mia presenza.
"certo, è il minimo che possa fare per lui"
"grazie mille" mi sorrise dolcemente.
Proprio in quel momento girando lo sguardo verso la porta vedemmo proprio il biondino di cui stavamo parlando poco prima.
Aveva i capelli tutti spettinati, gli occhi azzurri mezzi chiusi per il sonno e un'espressione molto rilassata. Era stra adorabile, mi veniva voglia di poggiarlo sulle mie gambe, fargli tante coccole e dargli tanti bacini. Ma ovviamente mi dovevo trattenere e lasciare questi strani desideri nel cassetto dei miei sogni irrealizzabili.
Anna salutò Federico e lo invitò a sedersi accanto a lei mentre io cercavo di ascoltare la loro conversazione con la mente da tutt'altra parte.
Pensavo solo a lui. Cazzo se mi piaceva.
Volevo, come mi aveva detto Anna poco fa, renderlo felice. Volevo farlo sorridere. Volevo migliorargli la giornata anche se nel mio piccolo. Volevo vederlo arrossire timidamente davanti a me. Volevo che lui stesse bene con se stesso e si vedesse come lo vedevo io in quel momento.
Perfetto.