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Stre's pov

Era arrivato il fatidico momento di prepararsi per andare al mare.
Non ero molto felice, ma i miei amici mi avrebbero sicuramente fatto divertire lo stesso. Erano così dannatamente speciali.
Ero davanti allo specchio a vedere il mio corpo con addosso solo il costume viola che avevo scelto, anche perché era l'unico che possedevo.
Esaminavo ogni angolo del mio corpo ma più tenevo lo sguardo fisso su quel maledettismo riflesso, più mi veniva voglia di tirargli un pugno e spaccarlo in mille pezzi.
Sentii la gola pizzicarmi e gli occhi diventarmi lucidi. Delle lacrime Iniziarono a rigare il mio volto facendomi scoppiare a piangere come un bambino.
Mi sentivo così ridicolo in quel momento, ma non mi piacevo per niente.
Presi una maglietta dal mio armadio e me la misi, almeno così potevo stare un pó più coperto.
Mi sentivo meglio.
Ero rimasto troppo tempo davanti a quello specchio. Mi asciugai le lacrime, presi le mie cose e uscii dalla stanza dirigendomi verso i miei amici.
Dopo un pó, eravamo finalmente tutti pronti per andare. Il luogo di destinazione non era molto distante dalla nostra abitazione. Dopotutto la nostra casa era molto vicina al mare, infatti ci arrivammo in neanche 5 minuti.
Alex iniziò già a buttarsi in acqua seguito poi da Nicola, mentre io, Giorgio, Ettore e Anna ce ne stavamo seduti sotto l'ombrellone.
Io con ancora addosso la maglietta.
"Fede, non vai a farti il bagno?" Mi chiese Anna.
"no.. non me la sento" Distolsi lo sguardo dalla ragazza e dirigendolo verso Nicola e Alex che si stavano divertendo in acqua.
Quanto avrei voluto essere libero e spensierato come loro.
Il mio sguardo però incroció inetavilmente quello di Nicola che inizió a uscire dall'acqua per venire verso di me.
"ehi piccolo, non vieni con noi?" Mi chiese accovacciandosi alla mia altezza siccome ero seduto sulla sdraio.
"no.."
"dai, perché no?"
"non me la sento" Dissi sinceramente.
"non ti senti bene? che hai?" Amavo quando si preoccupava per me. Mi faceva sentire importante.
"no nulla, insicurezze"
"ma sei perfetto così come sei, non preoccuparti dai" Mi prese per i polsi trascinandomi vicino alla riva del mare.
Il vento che mi scompigliava i capelli e i vestiti mi dava quell'aria di libertà e spenzieratezza che volevo tanto. In quel momento mi sentii bene e sorrisi.
"dai, levati quella maglietta e vieni con me" Mi disse Nicola attirando il mio sguardo verso il suo.
"no no no" Abbassai lo sguardo guardando la sabbia sotto di me.
"ehi" Il mio sguardo ritornò su di lui come una calamita.
"ti fidi di me?" mi chiese sorridendomi dolcemente.
"certo"
"nessuno ti giudicherà qui, ti aiuto io" Mise le mie mani sui lembi della maglietta sfilandomela da sopra e buttandola non curante sulla sabbia dorata.
"sei bellissimo"
Quella frase, per quanto semplice e fatta poteva essere in una situazione del genere, mi fece sentire molto meglio. In quel momento con Nicola le mie insicurezze erano passate in secondo piano lasciando spazio ai miei sentimenti. Mi sentivo libero, riuscivo a respirare quell'aria di libertà che acclamavo da sempre.
Ero così dannatamente felice e a mio agio.
"Vieni su!" Mi chiamò dirigendosi in acqua.
Lo seguii ma l'acqua era molto fredda che entrai piano piano per evitare di morire congelato.
Quel bastardo di Nicola in quel momento iniziò a schizzarmi facendomi sussultare dal freddo.
"stronzo"
Nicola si mise a ridere di gusto dopo questa mia affermazione.
Sentii improvvisamente una cosa afferrarmi la caviglia facendomi così perdere il poco equilibrio che mi stava reggendo in piedi in quel momento.
Caddi in acqua di botto lanciando un piccolo urletto prima di immergermi completamente dentro.
Ritornai a galla e quasi impanicato mi aggrappai con le braccia al collo di Nicola facendolo ridere.
Capii in quel momento che era stato proprio lui a farmi cadere. Volevo lanciargli tanti di quelli insulti che non aveva neanche idea.
"sei uno stronzo" Gli dissi ansimando per riprendere fiato.
Non riuscivo a vedere bene che faccia avesse in quel momento per via dei capelli bagnati che mi cadevano lisci davanti la faccia, ma sembrava molto divertito da ciò che era appena successo.
"beh allora staccati da me se ti sto così antipatico" Mi rispose ironicamente continuando a ridacchiare con quella sua splendida e dannatissima risata perfetta.
"non so nuotare"
"ma siamo all'acqua bassa"
"vaffanculo" Tenevo lo sguardo fisso su di lui ma non riuscivo a vedere molto attraverso i capelli bagnati in faccia. Fortunatamente ci pensò Nicola stesso che con la mano spostò una ciocca di capelli dai miei occhi ricambiando il mio dolce sguardo. I nostri visi erano così dannatamente vicini che riuscivo quasi a sentire il suo respiro sulla mia pelle umida.
I nostri occhi sembravano come una cosa sola. Continuai a guardarlo anche se il sole di fronte a me mi stava letteralmente accecando.
Ma il nostro magico momento venne interrotto dagli altri due ragazzi che erano in acqua accanto a noi.
"ALEX PORCA PUTTANA TI AVEVO DETTO DI NON SCHIZZARMI! ORA TI UCCIDO" Urlò Giorgio minaccioso verso il suo amico, il quale se la rideva di gusto a vedere il castano così arrabbiato.
Ci scappò una risatina anche a me a Nicola e riprendemmo a guardarci negli occhi e a sorriderci.
Non avevo idea di cosa stesse pensando Nicola di me in quel momento, ma dalla sua faccia sembrava addirittura innamorato..
ma sarà solo una mia impressione. sicuro.

Red lips | ˢᵗʳᵉᶜⁱᶜᵒDove le storie prendono vita. Scoprilo ora