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Alicia arrivò al luogo dell'appuntamento in ritardo, il suo motorino aveva fatto storie e per strada era rimasta bloccata nel traffico.
Marc era già arrivato e la accolse con un sorriso da parte a parte. Era vestito con una camicia bianca e Jeans neri, stava benissimo e lei si sentì fuori luogo con le sneakers e jeans chiari.

"Devo assolutamente mettere in chiaro questo punto" bisbigliò tra se e se prima di attraversare la strada che li divideva. In cuor suo già sapeva che lo avrebbe dimenticato di nuovo.

"Ciao" gli disse ancora leggermente in imbarazzo. Non avevano avuto modo di parlarsi dopo l'incontro con Emilio e sulle prime non seppe cosa fare.
Marc fece per lei e le prese la mano baciandole la guancia.

"Ciao" disse rimando vicina al suo viso per poi sussurrare "Il paparazzo dovrebbe essere qui a breve, se non è già qui."

"Si comincia quindi. Cosa si dice in questi casi, ciack si gira?" Sorrise lei cercando di non pensare a quanto lo avesse vicino.  Le faceva ancora uno strano effetto trovarselo davanti.

"Diciamo di sì. Passeggiata?" Propose  lui divertito.
Aveva calato i panni ormai e si girava una pellicola a cui si sarebbe dovuto  abituare.

" E sia" rispose mettendosi sotto braccio.

Cominciarono a camminare per il centro di Barcellona e lei sentì qualche occhio rivolto a lui ma anche a lei. Gli chiesero degli autografi ma non ebbero mai il coraggio di fare domande su di lei; nonostante si notasse la  curiosità negli occhi.
Alicia per la prima volta si sentì osservata e studiata, una sensazione a cui probabilmente avrebbe dovuto abituarsi. Era proprio quello che il manager voleva.

" Ti senti strana?" Chiese Marc notandola irrigidita.

"No, è che non sono abituata, tutto qui. Ci farò l'abitudine."

Proprio in quell'istante lui vide con la coda dell' occhio il paparazzo dietro ad una macchina. Velocemente le riprese la mano e le circondò le spalle portandola più vicina.
Alicia dopo la prima esitazione guardò nella stessa direzione del pilota e capì. Gli strinse la mano pogiandoci il viso e poi lo guardò sorridendogli.

" va bene così?" Chiese cercando di sembrare il più naturale possibile.  Da quella distanza non sarebbero riusciti a sentire i discorsi.

" Perfetto" rispose lui ricambiando con uno dei suoi migliori sorrisi. Alicia sapeva che stesse fingendo, ma dal vivo il suo sorriso non le era mai sembrato così bello. In tv aveva imparato a conoscerlo ma dal vivo aveva tutt'altro effetto.

"Sembri così a tuo agio" riflettè lei ad alta voce notando come sembrasse sereno e disinvolto. Al contrario suo che invece aveva timore di non riuscire ad esserlo.

"Ho imparato a nascondere le incertezze e gli umori negli anni. Il mio lavoro prevede anche contatto con la stampa e fan. All'inizio non è stato così"
 

Alicia pensò a tutte le interviste e conferenze viste su di lui nel tempo e riflettè sulla sua capacità di avere sempre il sorriso sulle labbra o gli occhi sereni. Lei non sarebbe mai riuscita a fare una cosa simile per anni e nonostante tutto quello che le succedesse intorno. Per Marc l'ultimo anno era stato molto più che duro ma mai aveva perso il suo aplomb davanti a giornaliti o chi per loro. 

"L'ultimo anno deve essere stato molto duro per te" 

"Più di quanto si pensa. Sentire tutte quelle voci su di te, fischiato dal pubblico, oggetto di articoli e commenti poco carini sui social non è facile. Soprattutto poi se sai di non avere tutte le colpe; non sono un santo ma non reputo tali neanche altri." Spiegò e gli mise un braccio intorno alle braccia stringendola. Ad un tratto Alicia si sentì perfettamente a suo agio; come se fosse il suo posto nel mondo.

Amore a contrattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora