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Alicia tornata da Ibiza decise di andare nella casa fuori Barcellona dei nonni. Da piccola andava spesso e con il nonno si occupava dell'orto o degli animali.
Lì aveva anche qualche cavallo con cui faceva lunghe passeggiate per la campagna. Decise di farlo per cercare di staccare, ad Ibiza non lo aveva fatto e ne aveva necessità.
I nonni la accolsero felici come al solito e la sua presenza diede una scusa alla nonna per mettersi ai fornelli giorno e notte e al nonno per mettersi ancora di più a lavoro per l'orto.

"Amore mio, siamo felici di averti qui" disse la nonna accogliendo a braccia aperte.

"Anche io, nonna. Nonno dove è?"

"Vallo a chiamare, è dai cavalli. Ti aspettano anche loro" sorrise.

Il nonno come annunciato era a spazzolare i due bai che aveva nella stalla. Da lui aveva ereditato l'amore per gli animali e soprattutto per i cavalli.
Quando la vide gli si illuminarono gli occhi e ancora una volta si disse di aver fatto la cosa giusta. Aveva bisogno della famiglia intorno a lei per affrontare quel mese complicato.

"Tesoro, che bello vederti. Stavo spazzolado Beth per te, dopo magari andiamo a fare un giro. Che ne dici?"

"Certo, ma prima la nonna ci vuole a pranzo. Credo che abbia cucinato tutto l' orto" scherzò.

"Che mi racconti? Non ci vediamo da un po'. Ti ho vista più in televisione che dal vivo"

"Lo so, ma per farmi perdonare ora sono qui."

"Avresti potuto portare anche il tuo ragazzo, ci avrebbe fatto piacere."

"Ci siamo lasciati, nonno."sospirò lei. Sapeva che i suoi non gli avessero detto nulla, era stata lei a chiederlo perché non voleva parlarne al telefono e aveva già dovuto dare spiegazioni a tanti.

"Oh, non lo sapevo."

"Ho detto io a mamma di non dirvi nulla, volevo dirvelo di persona e poi...sono stati giorni difficili" spiegò cercando di non farsi trascinare di nuovo nel baratro dei ricordi.

"Si vede che non si era accorto della rara perla che aveva tra le mani." La consolò mettendole una mano sulla spalla.

"Dici?" Rise amaramente.

"Ali, guardami" la ammonì prendendole il viso. "Nessuno mai deve farti dubitare del tuo valore, nessuno. Hai capito?" Ordinò fermo e lei annuì con il magone alla gola.
Non era facile esserne sicura in quel momento ma doveva dargli retta.

"Andiamo da tua nonna, non c'è niente di meglio di una buona paella e torta al cioccolato per i guai d'amore" Ordinò prendendola sotto braccio.

Effettivamente la nonna aveva preparato ogni sorta di ben di Dio e una volta alzata da tavola fu difficile ricordare un pranzo tanto lauto.
Prima di uscire a cavallo diede una mano a sistemare la tavola e lavare i piatti, una cosa che aveva sempre fatto insieme alla nonna sin da piccola.

"Quando eri piccola ti mettevi su uno sgabello e mi aiutavi ad asciugarli. Ora ti guardo e non vedo più quella bimba di 5 anni, però ancora riesco a leggerti gli occhi. Cosa ti mette pensieri?" Chiese prendendo il panno da cucina.

Alicia si sentì improvvisamente piccola e bisognosa di un aiuto. Dopo l' ultimo confronto con Marc aveva pensato più volte di chiamarlo e dirgli tutto quello che aveva dentro. Pensava che solo così avrebbe esorcizzato e messo un punto ma le mancava la forza. Sentiva di aver sparato tutte le due cartucce.

" Ho lasciato Marc, e ci siamo detti tante cose...io soprattutto e..." alzò la testa cercando di cacciare indietro le emozioni. Si odiava perché ogni volta che ne parlava era come se una lama infierisse su una piaga.

Amore a contrattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora