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Dopo la gara Alicia venne intercettata da Alzamora per sapere cosa avessero chiesto i giornalisti e che impressione avesse avuto. Sembrava soddisfatto del weekend e la coppia già riscuoteva consensi. In special modo lei: non se lo sarebbe mai aspettata ma in molti avevano notato la semplicità e la spigliatezza della giovane che aveva ammaliato il campione.

"Stasera allora si festeggia" le disse Alex interrompendo i due.

"Già, anche te data la splendida gara!"

"Esatto, è stato un weekend partito grigio ma ci siamo risollevati alla grande. Ci vediamo dopo. Se vedi Marc digli che Santi vuole parlargli, non riesco a rintracciarlo."

"Va bene, ci vediamo dopo" si congedò e cercò Marc un po' ovunque. Non si erano ancora confrontati dopo tutte le emozioni della giornata e al solo pensiero sentiva il cuore nello stomaco. Quel bacio l'aveva scombussolata e cercò in tutti i modi di razionalizzare perché stava lasciando al cuore la possibilità di prendere il sopravvento sulla testa.

Ne ebbe la conferma quando entrando nella motorhome vide Marc talmente tanto attaccato alla sua ombrellina da non riuscire a distinguere le due figure. Le si gelò il sangue nelle vene.
La porta era stata lasciata con la serratura a metà, segno che probabilmente aveva pensato di aver chiuso. Fece per tornare lentamente indietro e pregò di non essere vista.

Una volta fuori cercò di riprendere a camminare ma improvvisamente le gambe divennero pesanti. Vagò per il paddock per un'ora intera fino a quando non si fermò davanti ad un piccolo laghetto artificiale.

" cosa sto facendo?" Sussurò tra se e se e Non seppe darsi una risposta.

Il cuore le era diventato un macigno davanti alla consapevolezza di una realtà che ormai non poteva più negare: si stava innamorando. Come avrebbe fatto a guardarlo negli occhi? Il pensiero che avesse baciato lei al parc ferme e un'altra dopo le fece schifo. Tuttavia non poteva prendersela con nessuno perché sapeva che ciò che stava vivendo era frutto di un contratto firmato di suo pugno; doveva solo farlo accettare a quel petto che proprio non sembrava darle pace. Avrebbe dovuto farci l' abitudine perché non poteva avanzare pretese su di lui. Era una farsa e lo era stato tutto dal primo all'ultimo momento.
...

"Tutto a posto, Ali?" chiese Alex avvicinandosi a lei e porgendole un flute di bollicine.

"Sì, sono solo un po' stanca."

"Hai una pessima cera. Forse hai la febbre."

"Sto bene, se non ti dispiace mi vado a riposare. Di a Marc che ero stanca, ci vediamo domani" disse e posò il bicchiere intatto sul primo tavolino che trovò a portata di mano lasciando il minore dei Marquez confuso per la fretta con la quale si era congedata. Sospettò fosse successo qualcosa dato che poche ore prima sembrava essere serena e tranquilla.

Alicia Ci aveva provato a stare con loro ma per quella sera decise che si sarebbe presa una pausa dal suo impegno. Il giorno dopo sarebbe tornata ad essere la fidanzata perfetta come da contratto, ma quella sera aveva bisogno di metabolizzare. Si sentiva un'idiota anche solo per il semplice fatto di stare male per un qualcosa di inesistente. Cosa pensava? che uno come Marc si sarebbe potuto innamorare di lei? Era stata una folle a non eliminare anche dagli angoli più reconditi della sua mente un'ipotesi del genere.

Si mise sul letto coprendosi interamente con le lenzuola, come quando era piccola e giocava a fare l'indiana con suo cugino. Voleva mettere tra parentesi il mondo e far finta di non aver vissuto nulla, almeno per un attimo.

La sua fuga durò poco perché i due piloti non rientrarono tardi. Sentì chiaramente le loro voci e sghignazzi vari:probabilmente avevano bevuto ed entrambi non reggevano l'alcol. Marc bussò alla sua porta ma lei non rispose nella speranza che il silenzio fosse interpretato nel modo giusto. Non fu così.
La porta si aprì e un Marc poco stabile sulle sue gambe si sedette sul letto scuotendola leggermente.

Amore a contrattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora