Capitolo 21

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Lydia aveva chiesto a Stiles di vedersi il giorno dopo, se non si trattava di una emergenza e quindi lui aveva passato la serata seduto sul divano di casa sua, preferendo non allarmare la sua fidanzata. Aveva, però, deciso di raccontarle tutto, per filo e per segno come era sempre stato tra loro.

Quando suo padre tornò dal turno serale alle ventitrè, lo trovò nella stessa posizione in cui era due ore prima, sdraiato scompostamente.

"Figliolo, stai guardando un programma di ragazze che si truccano per qualche motivo o fissi la tv senza accorgerti di cosa c'è?"

Stiles saltò praticamente dal divano al pavimento ribaltando anche il tavolino basso lì davanti. Non aveva sentito nulla, se fosse entrato qualcuno per ucciderlo, sarebbe morto senza accorgersene.

"Pà! Ero distratto, tutto bene in centrale?"

"Tutto benissimo. A te piuttosto, cosa succede?"

"A me? Perché?"

"C'è una pizza in cucina"

Stiles si sentì come un palloncino che si sgonfia se bucato. Si risedette sul divano, facendo spazio a suo padre di fianco.

"Papà, tu hai sempre amato solo mamma, prima di Melissa?"

"Certo che no. Prima di lei ci fu una ragazzina al primo anno delle superiori. Si chiamava...aspetta, qualcosa tipo Joy. Ero cotto, mi dichiarai pure, ma mi rifiutò girando le spalle e andandosene. E ora, come hai detto, c'è Melissa"

"Ma...quella Joy, l'hai dimenticata?"

"Le sono andato dietro per altri due anni, poi incontrai Claudia e me ne dimenticai completamente. Ci si disinnamora, è normale. Perché me lo chiedi? Tutto bene?"

Stiles si sentì per un attimo di confessare tutto a suo padre, volendo comportarsi come un bambino che va dai genitori per chiedere di risolvere problemi che per lui sono troppo da grandi. Però poi si riscosse, abbracciando veloce lo sceriffo e alzandosi, diretto nella propria camera.

"Tranquillo, pà, solo ansia da matrimonio. Buonanotte!"

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Tre luglio. Derek sapeva che era il tre luglio, ma decise di ignorarlo completamente e di rimanere ancora a letto. Non aveva visto Scott dalla chiacchierata al parco, non aveva visto altre persone che non fossero Raven, Cora, Thomas e Isaac, ma soprattutto non aveva più rivisto Stiles. Gli era capitato di sentire il suo odore per la città in quella settimana, ma di dirigersi, contro il proprio istinto, verso la parte opposta per non vederlo. L'unico segnale che aveva avuto dal mondo esterno era stata una e-mail di Lydia che avevano ricevuto anche gli altri, in cui la ragazza ricordava a tutti che la cerimonia sarebbe iniziata alle undici di mattina e che nessuno poteva assentarsi, se non per motivi gravissimi, perché non sarebbe stato bello avere sedie vuote sullo sfondo nelle foto. La mail era firmata da lei e da Stiles, ma Derek dubitava altamente che il ragazzo avesse qualcosa a che fare con l'obbligo di presenza a causa delle foto.

Cercando di non pensare al fatto che di lì a poco si sarebbe dovuto infilare un abito elegante per partecipare ad un rito e per rappresentare anche la propria famiglia, Derek si rigirò nel letto per controllare l'ora, ma non fu necessario.

"Cosa diavolo ci fai ancora mezzo nudo a letto!?! Sono le dieci, DEREK!"

Per fortuna c'era Raven a fargli da sveglia.

"Se esci dalla mia camera e la smetti di urlare, magari mi alzo"

"Alza quel culo ora, non mi scandalizzo se ti vedo in box-"

"RAVEN!"

"Va bene, va bene, esco. Siamo nervosetti, eh?"

Derek non riuscì a pentirsi di aver lanciato la sveglia contro la porta.

Stop and reverse | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora