Capitolo 6

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Era in cucina che insaponava la pentola, quando una figura si era appoggiata al mobile di fianco al lavandino.

Derek se ne stava lì, braccia incrociate, a guardare davanti a sé.

"Sourwolf, sei venuto a controllare che faccia bene il mio lavoro? Lavo piatti da una vita"

Ma Derek sembrava non voler fare conversazione, era lì per dirgli qualcosa che non fossero chiacchiere vuote.

"Mi dispiace per Raven, per prima. A volte è inopportuna. E anche per tutte le domande che ti hanno fatto, credo sia perché raramente incontrano persone che mi conoscevano in passato"

Stiles aveva sciacquato l'ultimo piatto e si stava asciugando le mani.

"No problem, mi ha fatto piacere fare due chiacchiere. E per quanto riguarda Raven, beh... Ha fatto una domanda semplice, anche se io non sono stupido e so perché l'ha fatta. Solo non mi aspettavo che lo sapesse"

Derek sembrava sul punto di volersi uccidere per non continuare a parlare. A quanto pareva, era ancora restio alle chiacchiere. Questa cosa gli fece un po' tenerezza.

"Siamo completamente sinceri tra di noi. Io so tutto di loro due e loro tutto di me, compreso il mio passato. Quindi si, gli ho raccontato proprio tutto"

"Beh, lieto che la cotta di un diciannovenne che ti si dichiara sia degna di essere inclusa nel racconto del tuo passato, allora"

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Derek non sapeva come prendere quella frase. Stiles non aveva mostrato nessuna emozione. Poteva essersela presa e aver risposto così perché si era sentito privato della privacy, oppure poteva star solo scherzandoci su. Non fece in tempo ad arrivare ad una conclusione che il ragazzo gli passò davanti e prima di uscire dalla cucina gli batté una mano sul petto dicendogli "Tranquillo, ti ripeto che non mi ha dato fastidio, sono i tuoi beta e puoi raccontargli quello che vuoi. Poi sono passati cinque anni da quel giorno, praticamente non ti conosco più, no?".

E Derek aveva avuto l'ennesima conferma che nemmeno lui conosceva più Stiles e la cosa, inspiegabilmente, non gli piaceva.

Era passata poco più di un'ora, che Derek aveva trascorso seduto sul divano a leggere mentre gli altri erano nel giardino, quando aveva sentito la voce di Scott esclamare "Fratello! Ehi, voialtri, non rubate l'umano del mio branco!" e Raven rispondere "McCall, tienitelo pure. Non sa giocare con le carte, ho perso tre volte a causa sua".

Aveva sentito Scott battere pacche amichevoli sulle spalle di tutti e poi la porta aprirsi e dei passi avvicinarsi.

"Ehi, Derek! Come va?"

Scott era sempre sorridente. Derek non se lo spiegava come potesse riuscirci, ma sembrava sempre di buon umore.

"Tutto ok. Come mai qui?"

"Volevo vedere questa casa. Wow, amico, è venuta su benissimo, da dentro sembra ancora più grande. Complimenti!"

"Grazie"

Si era seduto sul divano di fianco a lui e lo stava guardando. Derek ritenne educato poggiare il libro sul tavolino basso che aveva davanti.

"Sono davvero felice che siate qui! Cioè che lo sia tu, Cora, poi i tuoi beta mi sono simpatici e sono felice che ci siano anche loro. Quanto avete intenzione di rimanere?"

"Solo una settimana, poi ritorneremo per il matrimonio"

Era sembrato per un attimo che un velo di malinconia calasse sugli occhi di Scott, ma era stato quasi impercettibile, il sorriso era subito ritornato.

Stop and reverse | SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora