"Ryan? No, siamo solo amici" rispondo tranquilla.
Alla mia risposta tira un leggero sospiro di sollievo e continua a guardare il panorama.
Scesi dalla ruota panoramica mette il braccio intorno al mio collo e ci dirigiamo verso la macchina.
Arrivati spegne la macchina e si gira verso di me appoggiando la testa al finestrino.
"Che c'è?" chiedo guardandolo.
"Pensavo a noi, a quanto sto bene con te."
"Anch'io sto bene con te" ammetto velocemente lasciando un leggero bacio sulla sua guancia.
Apro la portiera dell'auto, scendo e mi giro nuovamente sorridendo.
"Ci vediamo domani" urla mentre sono vicino alla porta.
"A domani" rispondo sorridendo.
Il mattino seguente mi sveglio più felice del solito e scendo di sotto per fare colazione con la mia famiglia.
"Dopo puoi scendere a fare una commissione?" mi chiede mia mamma.
"Certo, mi preparo e ci vado" rispondo afferrando un biscotto.
Indosso le airpods ed esco di casa iniziando ad avviarmi verso il centro della città.
Esco dal negozio con tutto l'occorrente che serviva alla mamma quando sento un leggero tocco sulla spalla.
"Ehi Bea!".
"Ehi Luca, come va?" chiedo girandomi.
"Molto bene, cosa fai in giro?" chiede sorridendo.
"Sono andata a fare delle commissioni e stavo per ritornare a casa" rispondo mostrando le buste che avevo tra le mani.
"Dammi su, torniamo insieme verso casa."
Arrivati fuori casa vediamo Noah nel sul giardino a fare qualche tiro a basket.
"Luca vieni a fare qualche tiro!" urla Noah dall'altra parte.
"Arrivo amico" risponde Luca urlando a sua volta.
Luca mi porge le buste e si avvia verso la casa di Noah.
"Ah, buongiorno piccola Evans" enuncia Noah seguito da un occhiolino.
"Buongiorno Collins" rispondo facendo una leggera smorfia.
Chiudo la porta alle mie spalle e dopo aver dato le buste a mia madre salgo in camera.