Non avevo mai visto i suoi occhi verde smeraldo così carichi d'odio.
In teoria dovrei fare qualcosa ma sono qui immobile mentre Noah e Ryan continuano ad insultarsi e a spingersi.
Tento di mettermi fra loro per separarli ma evidentemente non danno corda alla mia presenza. Dopo miliardi di tentativi riesco a tenerli lontani ed entrambi cadono per terra sfiniti.
"Non devi toccarla!" sbraita Noah mentre respira affannosamente.
"Ma cosa ti passa per la testa?" replica Ryan.
Mi avvicino rapidamente a Ryan suggerendogli di andare via e dopo qualche esitazione si alza bruscamente e va via.
Mi volto lentamente verso la figura di Noah ed è seduto con la schiena appoggiata ad un albero mentre cerca di calmarsi.
Sta torturando con le dita il ciuffo e sbuffa appena, segno di nervosismo o imbarazzo.
"Scusa.." sussurra appena.
Raccolgo tutto il coraggio del mondo e mi accomodo al suo fianco sorridendo mentre sento le guance in fiamme.
"Sei carina quando arrossisci".
Si volta nella mia direzione e posso sentire il suo naso sfiorare il mio. I suoi occhi verde smeraldo s'incastrano perfettamente nei miei e vorrei che questo momento durasse per sempre.
Scosta leggermente qualche ciocca dal mio viso e traccia con il dito il contorno delle mie labbra.
Il suo respiro diventa nuovamente a poco a poco irregolare assieme al mio e posso sentire il mio cuore uscire dal petto.
"Non mi guardare con uno sguardo così innocente" sussurra a pochi millimetri da me.
Lascio scorrere la mia mano lungo il suo braccio imponente fino a ritrovarmi con la mano sulla sua.
Appoggia le mani attorno al mio viso e le sue labbra sulle mie.
Il suo sapore è inconfondibile.
Il bacio è più intenso rispetto alla prima volta e non posso fare altro che aggrapparmi a lui in modo da far durare questo momento un eternità.
Ci ritroviamo entrambi a sorridere e nella mia mente riecheggia la scena di qualche minuto fa.
Siamo in macchina per far rientro a casa e nessuno dei due proferisce parola.
Noto con la coda dell'occhio che mi osserva e d'un tratto appoggia la sua mano sulla mia gamba continuando a guidare.
Sobbalzo a quel gesto inaspettato girandomi leggermente verso la sua direzione ricevendo, in cambio, un suo dolce sorriso.