13 capitolo.

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Sto girando da circa mezz'ora intorno alla mia stanza mentre guardo con ansia il mio cellulare sul letto.
Appena è arrivato il suo messaggio ho lanciato il cellulare alzandomi di scatto e ora sono nel panico.
Raccolgo tutto il coraggio del mondo e a piccoli passi raggiungo il letto sedendomi leggermente.
Afferro il cellulare, inserisco il codice ed entro si Whatsapp.
Chat.
Noah -ti prego, dimmi che non hai subito dei danni!-
Io -fortunatamente no-
Noah -meglio accertarsi da vicino, buonanotte piccola Evans ahahah-
Fine chat.
Decido di spengere il cellulare e di andare a riposare. Domattina andrò un po' a correre come ai vecchi tempi.

La luce del mattino filtra attraverso le piccole fessure della tenda e controvoglia apro leggermente gli occhi.
Mi alzo dal letto e scendo giù in cucina.
Trovo i miei genitori a tavola intenti a fare colazione e lascio un bacio sulla guancia ad entrambi.
"Buongiorno piccola", dice mio padre sorridendomi.
"Come mai già sveglia tesoro? Mangia qualcosa", chiede mia mamma.
"Vado un po' a correre, prendo qualcosa al bar!", dico afferrando solo un biscotto.
"D'accordo, attenta, noi andiamo a lavoro!" dicono lasciandomi un bacio.
Salgo di sopra, raggiungo il bagno e lego i capelli in una coda alta.
Indosso una tuta grigia con una canotta bianca e applico leggermente il mascara e il burro cacao.
Afferro il cellulare e le chiavi di casa ed esco.
Sto correndo da un'oretta e non posso non godermi l'aria fresca della mattina.
Tutto sembra essere tranquillo fin quando non vado a sbattere contro qualcosa, o meglio, contro qualcuno.
"Che sbadata", sbuffo massaggiandomi il fianco.
"Beatrice?"
"Ryan?", dico alzando la testa riconoscendo la sua voce.
Uno dei migliori amici di Noah.
"Proseguiamo insieme?", chiede gentilmente.
"Certo!", rispondo sorridendo.
Dopo un po' decidiamo di sostare ad un bar vicino casa e ci accomodiamo ad uno dei tavoli all'esterno.
Ordiniamo due cornetti e due cappuccini.
"Allora? Come mai hai deciso di correre stamattina?", chiede bevendo.
"Per schiarirmi le idee", spiego mordendo il cornetto.
"Ti sei sporcata di glassa", dice allungando la mano verso il mio viso.
Passa il pollice sulla mia guancia e sorride. "Adesso va meglio"
"Grazie", dico sorridendo.
Lui ha ancora il suo pollice sul mio viso fin quando qualcuno alle sue spalle fa un colpo di tosse.
Alzo leggermente il capo e mi blocco all'istante, Noah.
Ed ora cosa penserà?

Ecco un nuovo aggiornamento alle 02:17 di notte. Mi sento emozionata per il mio onomastico! Auguri a tutte le Anna! 🍾🥂🥂
Baci
-Anna🌟

E allora baciamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora