Diciassette.

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Le settimane passano e la voglia di tornare a casa era sparita, non c'era mia stata in relata ma per te quello che importava era stare con bakugo, tutto ciò che volevi era stare tra quelle mura calde, e, che per un bel po sono diventate accoglienti.

Non voglio lasciarti.

-"a che pensi" chiese, chiudendo il libro davanti a sé.

Non decidi risposta, tornado ai tuoi pensieri più cupi e recenti.

-"comparsa del cazzo, ti ho fatto una domanda" dissi irritato.

-"e io non voglio risponderti" dissi, ormai scazzata dalla conversazione.

-"non ti lascerò anche se torniamo a casa" disse, ad un tratto.

Sembrava che quel ragazzo ti leggesse nella mente, come se ogni piccola emozione, che fosse anche vaga che provavi ogni contato che avevi lo avesse di seguito anche lui, come se foste la stessa persona solo non sapendolo.

-"non ho pensato questo." dissi, fredda.

-"a no, allora dimmi a che pensavi. Mi fai incazzare così mentendo mi spudoratamente." disse, alzandosi dal divano per dirigersi in cucina.

-"dove cazzo vai?" chiesi irritata.

-" a mangiare. Vuoi venire?" disse ormai esasperato dalla situazione.

-"smettila di fare quella faccia"dissi, alzandoti dal divano, andando verso di lui.

Ti ci misi davanti, per poi abbracciarlo, mettere le tue mani attorno al suo collo, fare un piccolo salto e allacciare le gambe a esso, mise le sue mani sotto al tuo sedere per sorregerti.

-"mi mancherai" dissi sotto voce.

La guance ti si bagnarono di un colorito rosso chiaro.

-"anche tu, stronza. Non finirà qui non ti sbarazzi di me così facilmente lo sai vero" disse,lasciandoti dei baci sul collo.

Spero proprio di non farlo.

.

-"hai tutto??" ti chiese tua madre, guardando bakugo dalla testa ai piedi.

-"SI mamma, aspettami in macchina" dissi, ormai esausta.

Bakugo ti guardo  storta, non capiva cosa volessi fare.

-"che vuoi fare?" chiese, prima di mettersi davanti a  te guardarti ancora.

-"camera, ora" risposi.

-"salta" rispose.

Allacciai le braccia intorno al suo collo saltai e Allacciai le gambe alla sua vita, bakugo portò le sue mani ai tuoi glutei e le strinse, gemetti al tocco e lui ghigno.

-"ma cosa state facendo??" chiese, tua madre guardandoti male.

-"ma non rompere, arriviamo" risposi.

Bakugo ti lascio un bacio sul collo facendoti venire i brividi.

Si incammino per le scale arrivando al piano Di sopra appoggiandoti al muro delicatamente.

-"perché continui a dubitare che io ti molli" chiese, ormai sbuffando.

-"perché lo farai" risposi.

-"non lo mia detto, smettila di pensarlo"

Bakugo si avvicinò appoggiando le Sue labbra alle tue, facendoti aprire la bocca facendo entrare la sua lingua di poco.

VI staccaste per mancanza di fiato.

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-"chi era?" chiese tua madre.

Ti Odio Così Tanto - 🦋✨(bakugo× Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora