76 CAPITOLO

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Tinus: stai facendo parlare.. Non lo so manco io cosa stai facendo parlare
Io: ho bisogno di fare una passeggiata

Dico d'improvviso, alzandomi di scatto, non mi cambio ne niente, prendo le chiavi di casa ed esco, chiudendo gentilmente Martinus dentro come fosse un animale da circo, sono in ciabatte e non me ne importa se le sporcherò, ho una lavatrice d'altronde.

Non so per quanto tempo resto fuori casa camminando a caso, ma quando torno a casa Martinus sta già dormendo.

Non so cosa fare e so che é tardi, ma non mi importa, in questo momento é uno dei miei minori problemi, non voglio rimanere in casa, anche se non so come chiudere la porta lasciando le chiavi dentro casa senza rimanere chiusa qui, poi però mi ricordo dell'esistenza della chiave di scorta e lascio la mia chiave sul tavolo della cucina, mi chiudo la porta alle spalle e parto verso casa di mio padre, ci vorrà un bel po', in bici é circa un'oretta, in più essendo notte devo stare attenta a dove vado o rischio di farmi davvero male.

Salgo sulla bici e mi avvio sperando di arrivare entro domani mattina dato che vorrei dormire, sono parecchio stanca tra la piscina e gli avvenimenti di oggi, domani mattina mi farò portare in aereoporto da mio padre, magari potrei anche riuscire a convincere Martinus a non andarsene così in fretta

*IL GIORNO DOPO*

Tinus pov

Mi sveglio, ho avvertito Mirko e Gaia che me ne sarei andato e loro mi hanno detto che mi avrebbero dato un passaggio.

Sono le sei del mattino, ho il volo alle dieci, se non fosse stato per Gaia e Mirko che hanno suonato alla porta non so a che ora mi sarei svegliato, loro sono già qua, mi hanno portato la colazione o meglio la avevano portata sia a me che a Niky

Io: entrate, non so se svegliare Niky onestamente

Dico andando in salotto, ma ci rimango subito male appena trovo il divano vuoto

Io: a quanto pare Nicole non é in casa
Gaia: ma le sue chiavi sono qui
Io: Nicole!

La chiamo mentre apro tutte le stanze, ma lei non c'è

Gaia: la chiamo!

Appena sentiamo il telefono squillare sul tavolo del soggiorno ci sale un'attimo l'ansia

Gaia: se ne sarà andata sta mattina presto e ti avrà lasciato le chiavi per chiudere quando te ne vai
Io: probabile..

Onestamente speravo di trovarla a casa, che mi scongiurava di non andarmene e io avrei ceduto senza nemmeno pensarci su e l'avrei baciata, ma ciò in realtà mi fa capire quanto poco le interessi stare con me.

Mi finisco di preparare e facciamo colazione, poi carichiamo la macchina.

Quando partiamo da casa spero tanto che succeda come nei film, Nicole che viene all'aeroporto solo per chiedermi di non andarmene, ma ogni chilometro che facciamo avvicinandoci all'aeroporto, mi allontana da quella speranza trascinandomi nella bruta realtà.

Ho perso la mia prima e fin'ora unica ragazza che ho mai avuto, non mi vuole, l'ho fatta soffrire e mi merito tutto ciò, mi merito di stare solo.

Arriviamo all'aeroporto, scarichiamo la macchina dai miei bagagli e saluto Mirko e Gaia prima di entrare

it's a flirtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora