95 CAPITOLO

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*IL GIORNO DOPO*

Mi sono più che preparata, sono le 2 del mattino, papà dovrebbe essere qua tra circa mezz'ora, ma spero sia in anticipo perché già sono tutto un fascio d'ansia se poi devo pensare a eventuali ritardi ancora peggio.

Grazie a dio mio padre arriva prima del previsto, salgo in macchina e penso bene a tutte le cose messe in valigia e in borsa, in teoria dovrei avere tutto

Papà: pronta?
Io: sono nata pronta, ma molto probabilmente non per questo, ma ce la posso fare o meglio, ce la devo fare

Parte e mi dice di guardare dietro e io vedo una lattina di monster

Papà: bevila, so che ti piace
Io: ti adoro!

La apro e me la gusto, quando sarò in norvegia vedrò di cercarle, mi aiuteranno a darmi energia, anche perché ho mentito ai miei genitori, non ho intenzione di fermarmi ogni due ore, ho intenzione di farlo solo se necessario, quindi per mangiare, bere, andare in bagno e dormire, così facendo acquisirò più km in meno giorni.

So già che mi pentirò più avanti del troppo sforzo e poi è risaputo che amo esagerare nelle cose e adoro superare i miei limiti e comunque, dopo qualche giorno mi abituerò, quindi tanto vale mettercela tutta fin da subito, così quando sarò più vicina e saranno passati più giorni e quindi di conseguenza sarò più stanca, sarà più facile

Coscienza: e credi veramente di riuscirci? Sei fin troppo sfaticata
Io: per Martinus mi sforzerei
Coscienza: ok, se lo dici tu

Arriviamo all'aeroporto, scarico le cose, faccio il check-in e chiedo per imbarcare la bici, gliela do e ci attaccano sopra un etichetta, poi io saluto papà e vado per andare all'imbarco, decido di fare una foto e taggare il luogo in cui mi trovo, la metto sullo stato di whatsapp con semplicemente scritto "come back.. home"

Coscienza: non credi sia strano alludere a Martinus come fosse casa tua
Io: casa è dove mi sono trovata bene e io con Martinus mi sono sempre trovata bene anche prima che mi conoscesse, é solo nell'ultima settimana.. O meglio, quasi tre mesi fa che é andato tutto male, ma ho capito! Io sono stata stupidissima a non dire niente fin da subito

Appena sono in aereo faccio una foto al cielo, é molto bello, tutte le nuvole mi trasmettono una calma di cui in questo momento ho disperatamente bisogno.

Arrivo in Germania, ho tutto un pomeriggio sprecato senza sapere cosa fare, ho il tablet per la musica, il telefono lo devo tenere carico per sta sera, però metto la foto del cielo su Instagram e come sottofondo metto "one flight away", poi rimetto il telefono in tasca e vado a cercare qualcosa da poter comprare per pranzo, ho circa 225 banconote da 20 euro, o almeno, mio padre, mi ha detto che erano 225.

Mi hanno dovuto dividere i soldi perché potessi utilizzarli con più facilità, trovo un negozio e prendo giusto due cose, anche perché dovrò mangiare pure prima di salire sull'altro aereo che mi porterà a Oslo.

Mi metto a leggere un libro che mi sono prontamente portata in caso di noia mentre sono in aereo o nelle serate al bed and breakfast.

Appena é ora di mangiare lo faccio e poi però vengo assalita da un senso di ansia

Io: e se mi perdessero la bici o la valigia? O peggio entrambi?
Coscienza: ma no, non sarai mica l'unica a star facendo questa tratta, stai tranquilla e vedrai che tutto andrà bene

Non so come calmarmi

Coscienza: parla con qualcuno, no?

Mi guardo in torno pur sapendo di essere timida per poter condurre qualsiasi tipo di discorso con qualcuno che non conosco, come quasi per istinto noto di aver tirato fuori il telefono e di star chiamando Martinus, me lo porto all'orecchio, non ho intenzione di parlargli, ma sentire la sua voce sono sicura che mi calmerebbe

it's a flirtDove le storie prendono vita. Scoprilo ora