108 CAPITOLO

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Io: hei..

Dico cercando di sorridere anche se per finta, ma appena vedo Tico avvicinarsi sorrido sul serio

Io: oh, hei, Ticooo

Gli accarezzo la testolina mentre lui mi annusa

Kjell: com'è andata la prima notte?
Io: bene dai
Anne: tesoro sembra che tu non abbia chiuso occhio
Io: beh, più o meno è così
Anne: sai cosa? Quel divano è vecchio e scomodo per dormire, dimmi se ti può andare bene..
Io: cosa?
Anne: dormire in camera di Martinus
Io: in camera di Tinus?
Anne: si
Io: non so se sarebbe d'accordo..
Anne: sicuramente lo sarebbe, posso dire di conoscerlo da sempre, comunque non gli abbiamo detto che sei qui, così quando torna gli puoi fare una sorpresa
Io: grazie

Sorrido

Anne: dai, ti vado a preparare la stanza, hai scelto il figlio disordinato
Io: oh no, tranquilla, lo conosco e beh, quando è stato da me sembrava anche più ordinato di me, anche se non ci vuole poi così tanto per esserlo
Anne: quando torna allora pretendo che sia ordinato pure qui

Sorrido sinceramente e lei si alza

Io: aspetta, finisci di fare colazione così ti do una mano anch'io, tanto non è un problema, anzi, almeno così non mi sento un peso a vuoto
Anne: no, ti prego, non vorrei che vedessi cose che non vorresti mai vedere

Coscienza: Signora, questa ragazza ha visto suo figlio nudo, non può vedere nulla in più a tutto ciò
Io: anche se darei tranquilla una review

Io: no, insisto a darti una mano, tanto non mi scandalizzo facilmente

Facciamo colazione, ma Anne finisce prima di me e si alza per iniziare a sistemare la stanza, appena finisco la raggiungo e la aiuto

Anne: tesoro, comunque fai come se fossi a casa tua
Io: grazie mille, veramente, state facendo fin troppe cose per me
Anne: beh, ho visto quanto Martinus tenga a te e beh, te sei venuta qua in bici solo per parlargli e affrontare i vostri problemi, quindi beh, non stiamo facendo nulla di che in fondo
Io: beh, per me state veramente facendo molto e ve ne sono molto grata.. Posso abbracciarti?
Anne: tesoro si, non chiedere nemmeno

Si avvicina e mi abbraccia e io mi stringo a lei
Emma: Niky!
Io: si?

Mi affaccio e lei si avvicina con una palla

Emma: vuoi giocare?
Io: certo

Vado a giocare con Emma e ci passo tutto il pomeriggio

*UNA SETTIMANA DOPO*

Tinus pov

Io e Marcus stiamo facendo le valigie per tornare a casa, non parlo con i miei dall'ultima chiamata che ho avuto con papà, non so nemmeno come ho fatto a stare calmo dopo tutta l'agitazione che aveva nella voce

Marcus: fatte le valigie? Così accompagnamo a casa le ragazze e poi andiamo a casa noi
Io: forse é meglio andare direttamente a casa, papà la settimana scorsa mi ha chiamato e mi é sembrato ansioso, preoccupato, mi ha detto che andava tutto bene, ma non so, sono preoccupato, ma forse, se gli facessimo conoscere dal vivo Karola e Katerina.. Boh, magari sarebbe felice, non so se mi spiego

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