Capitolo 5

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"T/N"

Niente.

"T/N!"

Attirasti l'attenzione su quella voce. Era la tua professoressa di psicologia. Eri in una riunione con lei per la fine del semestre, il tuo compito era ancora incompiuto. Ed era l'ultimo corso di cui avevi bisogno prima di poterti laureare in autunno. "Scusa, non ero presente con la testa."

"Lo so," disse lei. "Cosa c'è che non va? Eri in questo modo anche nell'ultima settimana."

Sospirasti, ripensando a un certo coglione dai capelli neri. Quel giorno in ospedale, pensavi che stesse scherzando quando ti aveva riferito che non ti voleva come amica, ma ogni volta che lo vedevi, faceva di tutto per ignorarti. Eri arrivata al punto in cui avevi rifiutato ogni invito a cena di Ji Eun. "Beh c'è questo ragazzo.."

Le sue sopracciglia si inarcarono, "Quindi sei innamorata?"

"Non si tratta di questo," dissi negando, "Lui è...un pezzo per il mio lavoro." Era l'unico modo educato per dirlo, in realtà non avevi idea di cosa pensare di lui realmente.

La tua professoressa alzò lo sguardo divertito, e aprì la penna. "Com'è?"

"È il tipo di ragazzo che evita tutti,"

Lei annuì. L'attaccamento evitante era quando qualcuno non voleva diventare troppo intimo con un l'atra persona per paura di perdere la propria indipendenza. Trovava ogni scusa per non iniziare una relazione romantica per paura di un impegno così pesante. Non era colpa loro se erano così, ma era colpa dell'ambiente in cui erano cresciuti. Seokjin non aveva mai parlate della propria famiglia, quindi non avevi idea di cosa avesse potuto colpire così a fondo Yoongi. "Sembra un soggetto interessante allora,"

"Soggetto?" ripetesti tu. "Pensi che sia quello su cui dovrei concentrarmi per il mio compito?"

"Non credo tu abbia altra scelta," disse lei. "Sembra un ottimo soggetto su cui discutere. Ma personalmente, vedo che sei interessata a lui al di fuori dell'incarico. Allora perché non prendere due piccioni con una fava? Studia e conoscilo, chissà, potrebbe venirne fuori qualcosa di buono."

"No, a meno che non muoia prima io," borbottasti tu sottovoce. Non c'era modo che Yoongi ti permettesse di avvicinarti a lui abbastanza da studiarlo, e assolutamente non avresti potuto nemmeno convincerlo ad aiutarti per questo incarico. Potevi anche prendere una L. Ma comunque, la tua professoressa ti dette tempo fino ad autunno per presentare la tesina e lei non ebbe accettato un no come risposta.

Sentendoti senza speranze e disperata, tornasti a casa. Eri passata dal minimarket, non avevi resistito alla tentazione di prepararti una bella ciotola di ramen. Ma prima che tu potessi entrare dalla porta, qualcuno ti tirò l'orlo della camicia. Era uno strattone familiare. I tuoi occhi si illuminarono alla vista.

"Jane!" esclamasti tu, prendendola in braccio per un abbraccio.

"Mi sei mancata, unnie."

"Lo so, dolcezza, anche tu mi sei mancata." Dal momento che Yoongi non ti voleva più intorno, la conseguenza di tutto ciò era che non potevi vedere tanto Jane e Ji Eun perché Yoongi era sempre presente nell'appartamento. Poco dopo della piccola apparve Seokjin, doveva esserla andata a prenderla all'asilo.

"T/N, per fortuna ci siamo imbattuti in te," disse Seokjin mentre si avvicinava. Tentò di riprendere sua figlia, ma Jane allontanò le mani di lui e ti abbracciò ancor più forte di prima. Entrambe ridacchiaste.

"Perché? Qualcosa non va?"

"Si,"

"Cosa?" andasti nel panico. "Si tratta di Ji Hoon? È malato"

Lui scosse la testa, "No, si tratta di Ji Eun."

"Che gli è successo?"

"È davvero triste di non aver potuto vedere sua figlia illegittima da settimane ormai."

Sospirasti rumorosamente e gli diedi un pugno sul braccio. Lui piagnucolò scherzosamente. "Coglione, non mettermi queste preoccupazione in testa."

"Scusa," rise lui, "Ma è vero che è triste. È passato molto tempo T/N- Ti vediamo a malapena e abiti accanto a noi. Non vieni più a trovarci e so che muori dalla voglia di rivedere Ji Eun. Cosa sta succedendo?"

"Sono stata impegnata con la scuola..." mentisti tu.

"No." Seokjin non accettò la tua risposta.

"Non volevo disturbarvi con il nuovo bambino...?"

"No."

"Uff, va bene, a tuo fratello non piaccio e sono abbastanza sicura che se mi vedrà di nuovo, mi farà prendere fuoco con il suo sguardo intenso."

"Come fai a sapere che non gli piaci?"

"Me l'ha detto quel giorno in ospedale."

Seokjin annuì lentamente. Ricordò il giorno in ospedale quando vi aveva visti fuori in giardino e aveva pensato che sarebbe potuto venirne fuori qualcosa di buono, ma ora sembrava che si fosse sbagliato. Aveva sempre saputo che suo fratello era scarso nelle sue capacità di comunicazione e di fare amicizia, ma non pensava che fosse così orribile dal vivo. Era anche strano dato che Yoongi a volte ti tirava fuori nel bel mezzo di una conversazione, quindi Seokjin pensò che ci fosse stata almeno una piccola scintilla nella sua mente. Lui sospirò, era sollevato del fatto che lui fosse già sposato e non avesse dovuto passare a fare i conti con questi sentimenti in disordine. Anche se non era stato facile all'inizio con Ji Eun. Lui aveva dovuto farle la proposta per ben 3 volte, poiché Ji Eun pensava che stesse scherzando. Questo era lo svantaggio di avere un carattere così di buon umore.

"Beh, non badare a lui. Ti vogliamo stasera a cena."

"Non lo so, sono nervosa."

"Nervosismo e eccitazione sono la stessa cosa, pensala in questo modo. E mi assicurerò che si comporti bene."

"Lo apprezzo, ma-"

"Niente ma!" esclamò lui, "E Ji Eun non accetterà un no come risposta."

Alzasti gli occhi al cielo scherzosamente e ti chiesti del perché ti fossi circondata di persona così esigenti, "Giuro, che delle volte faccio fatica a riconoscere chi è il bambino in casa. Comunque va bene, ci sarò a cena."

"Non morderà," Seokjin ti strizzò l'occhio. Jane ti lasciò andare con riluttanza per unirsi a suo padre. Prima di andare da loro, ti feci una doccia e involontariamente raccolsi i capelli in una coda di cavallo. Ti scrollasti i ripensamenti della tua scelta di dosso e pensasti che fosse una giornata molto calda. Con un'ultima occhiata allo specchio, andasti da loro.

Knoc knoc Knoc knoc

Deglutisti quando la porta si aprì, rivelando un paio di occhi di drago. Si, stavi andando letteralmente in fiamme.

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ᴛᴇʟᴇᴘᴀᴛʜʏ - ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora