[COMPLETATA]
Lui ha frequenti incubi. La voce di lei potrebbe aiutarlo a dormire. Entrambi devono superare i loro traumi.
Autrice: Mono_l1sa
Traduzione di: Chimchim_1995_17
Iniziata il giorno: 23 Luglio 2021.
Finita il giorno: 9 Agosto 2021.
Si muoveva con grazia nella tua cucina. Nonostante non sapesse dove si trovassero le cose, il suo movimento era naturale. Quando aveva detto che avrebbe preparato lui stesso la colazione, ti ricordasti che non eri andata a fare la spesa, e che nel frigo c'erano solo poche uova e del latte. Yoongi sospirò, prendendo nota mentale di dire a Ji Eun di darti del cibo più tardi. Eri ancora scioccata, forse per il fatto che volesse restare a preparare la colazione, o il fatto che volesse parlarti di sua spontanea volontà.
Lo guardasti con ansia mentre portava l'omelette in tavola. Profumava di paradiso. Tutto quello che volevi fare era divorarla, ma aspettasti che si sedesse. "Mangia," ti ordinò lui con tono più dolce. Obbedisti. La sua frittata era molto più piccola rispetto alla tua e all'improvviso ti sentisti impacciata. "Non ho tanta fame," disse lui, come se ti avesse letto nel pensiero.
"Allora di cosa volevi parlare?" chiesi tu dopo aver dato un morso alla tua omelette.
"Sai qualcosa sulla famiglia di Seokjin e di me?"
Tu scossi la testa, "Solo che i tuoi genitori sono divorziati. Come ho detto la prima volta che ti ho incontrato, non sapevo che Seokjin avesse un fratello."
"Probabilmente era meglio che non lo sapessi," scrollò le spalle. "Ma ti racconterò la nostra storia."
"Prima voglio chiederti una cosa," ti fece cenno indicandoti di continuare. "Perché me lo stai dicendo? Non mi odiavi?"
"Forse dopo che ti avrò raccontato tutto, risponderò alla tua domanda." Si fermò un attimo, prendendo una boccata della sua omelette. "I miei genitori si sono separati quando avevo 3 anni, mentre Seokjin ne aveva 4. Dopo innumerevoli udienze, mia madre aveva ottenuto la custodia di Seokjin, lasciandomi con mio padre. Lui mi portò negli Stati Uniti dove viveva la maggior parte della sua famiglia. Era un mostro. Ma una volta mi aveva detto che mi amava o mi chiedeva come stavo. Voleva farmi diventare il suo figlio perfetto, dal momento che non poteva con Seokjin, secondo lui era il più adatto a quella categoria. Aveva lasciato che la sua successiva moglie mi abusasse fisicamente e quando reagì a tutto quello mi mandò in un collegio. Ero felice di aver avuto la possibilità di allontanarmi da lui. Ma ovviamente, mi spiava tramite degli insegnanti che gli riferivano tutto quello che facevo, persino quando usavo il bagno," lui ridacchio per l'assurdità. "Scusami. Comunque, voleva che andassi a Yale per legge ma mi sono ribellato e sono andato in un altro college comunitario e ho studiato musica. Avevo 18 anni allora, quindi legalmente non avevo più bisogno di lui. E dopo il college, sono finito qui."
"Okay, e come risponde alle mie domande tutto questo?"
Lui si ricordò tutto ad un tratto, "Oh, mi stavo dimenticando di quelle." Si morse l'interno della guancia, "Non sono bravo con le emozioni e gli avvicinamenti. Non mi piace stare vicino alle persone, e gli amici per me sono temporanei. Sono preoccupato del fatto che se mi avvicinassi così tanto a qualcuno loro...."
"Se ne andranno?"
Lui annuì, "Nemmeno mia mamma mi voleva."
"Che le è successo?" chiesi tu. "Seokjin non parla mai della sua famiglia."
"È morta un paio di anni fa, nel periodo in cui Seokjin si è sposato. Ed è stato prima che mi riconnettessi con lui. Mio padre non mi aveva lasciato parlare con mia madre o Seokjin, quindi ho dovuto cercarlo su internet per trovarlo. È stato lo stesso periodo in cui ho ricevuto un'offerta da quella compagnia, quindi avevo bisogno di un posto dove stare in Korea. Ed era entusiasto di parlare con me e di potermi finalmente rivedere, che sembrava quasi normale."
"Lo odi? Per il fatto che ha preso il tuo posto accanto a lei?"
"Non so se fosse stato il mio posto o no. E non era di certo colpa sua, non poteva sapere cosa mi sarebbe successo."
"Odi tua madre?"
Annuì, "Sto cercando di essere di essere indifferente. Ma spesso mi chiedo come sarebbe una madre che può finalmente riprendere un figlio indietro. Ora non lo saprò mai."
"Lo so fin troppo bene," sospirasti tu. Ti guardò attentamente mentre picchiettavi con la forchetta l'omelette, sapendo che se avrebbe chiesto avrebbe toccato un argomento dolente.
"V-vuoi parlarne?"
"Per farla breve, mio padre è morto dopo la mia nascita e mia madre ha lasciato Jimin e me a combattere da soli. Portava a casa uomini ogni sera per organizzare feste di gioco d'azzardo e circoli di droga. Poi un giorno se n'è andata e non è più tornata. Non sappiamo se è viva o morta e non me ne potrebbe fregare di meno. Jimin ed io siamo stati collocati in diverse famiglie affidatarie. Quando Jimin è diventato un adulto legale, mi ha tolta dal sistema e mi ha cresciuta fino ad ora." Yoongi si alzò e si inginocchiò davanti a te. Avresti voluto interrogarlo ma il suo dito ti sfiorò le guance, asciugandoti le lacrime che non avevi notato di star buttando fuori.
"Scusami," disse lui.
"Anche io pensavo che gli amici fossero solo temporanei, ma se avessi continuato a vivere in quel modo, avrei provato a stare da sola, ma in realtà non voglio." Ti voltasti. "Non voglio questo con te Yoongi."
"T/N.."
"E i tuoi incubi?" chiesi tu, cercando di liberarti di quella sua attenzione su di te.
Yoongi sbatté le palpebre, "Oh, lo vedo nel sonno, a volte mi urla contro, a volte c'è sua moglie che mi picchia, a volte c'è lui in piedi, a ricordarmi da dove vengo e che non gli sfuggirò mai veramente."
"E niente ti può aiutare?"
"In realtà," cominciò lui, alzandosi e voltandosi dandoti le spalle in modo che tu non potessi vederlo in faccia. "C'è una sola cosa."
"Di che si tratta?"
"Tu."
Sussultasti cercando di contenere la tua voce. "Io?"
"Beh, la tua voce," dichiarò lui. "Quando canti, mi aiuta a dormire. È successo la prima notte che sono stato quo e anche la scorsa notte." Sentì le sue orecchie bruciare. Doveva essere genetica perché anche le orecchie di Seokjin diventavano rosse quando era imbarazzato.
"Oh," era tutto ciò che riuscivi a dire. All'improvviso un'idea folle ti venne in mente. "Yoongi, hai bisogno di dormire e di cancellare quegli incubi. Ti posso aiutare io."
"Cosa?" schernì lui. "Canterai per me per farmi dormire ogni notte?"
"Si."
I suoi occhi si spalancarono. "Perché dovresti farlo per me?"
"Perché sono tua amica, che ti piaccia o no. E mi aiuterai anche con qualcosa."
"Di che si tratta?"
"È solo un compito, ti spiegherò meglio più avanti. Facciamo questo accordo?"
Yoongi ci pensò su per un secondo. Non aveva davvero niente da perdere, forse la sua sanità mentale. Gli sembrava strano che qualcuno volesse aiutarlo, e che in cambio ricevesse qualcosa a lui ancora ignoto. Tuttavia, sentiva in te una genuinità che non vedeva da nessun altro da molto tempo. E la registrazione di te che canti non era riuscito a farlo addormentare, quindi poteva essere anche un'ottimo accordo. Con ciò, ti strinse la mano e l'accordo fu fissato.