Il parco non era eccessivamente affollato. Un palco era stato eretto in mezzo a tutto quel verde. Namjoon era arrivato presto per scegliere un buon posto, non troppo vicino ma neanche troppo lontano. Era una strana sensazione. Nonostante lo conoscessi da anni, stasera emanava un'aura diversa. Era molto più loquace come se si fosse trattenuto per tutti questi anni. "Grazie per essere venuta," sorrise lui.
"Di niente," risposi tu. "È una bella notte per qualcosa del genere." Lui sorrise più ampiamente, sperando che quel commento fosse stato per lui, ma tu desideravi che quell'uomo davanti a te fosse qualcun altro. Quando ti aveva chiamata, volevi rifiutare l'offerta, ma non avevi più scuse e forse questo era il segno dell'universo per te per andare avanti. Quindi avevi indossato il tuo vestito migliore, ti eri truccata e fatta i capelli e avevi fatto del tuo meglio per goderti la musica. Era stato naturale stare con Namjoon, ma on abbastanza come con... "Yoongi?" dissi tu ad alta voce. Namjoon seguì il tuo sguardo sull'uomo che stava correndo per il parco. Le luci del palco lo illuminavano appena, ma l'avevi riconosciuto subito. Non potevi mai dimenticare la sua figura.
Quel posto era dove le aveva detto Jimin che voi due sareste andati. Yoongi scrutò frettolosamente il parco alla ricerca della coppia, ma c'erano coppie ovunque. Così fece l'impensabile. Salì sul palco mentre la band si stava esibendo e rubò il microfono al cantante. La folla rimase senza fiato, e anche tu. "Park T/N," disse attraverso il microfono, "Dove sei?" La folla si guardò intorno, cercando di intravedere la ragazza che aveva rubato il cuore. Ti congelasti sul posto. "Per favore vieni qui," implorò lui. "Mi dispiace di essere un cretino. Mi dispiace per averti allontanato. Sono un codardo." Inalò profondamente. "Ti amo T/N."
La sua confessione, i suoi sentimenti che rispecchiavano i tuoi. Ti tolsero il fiato. Ma eri ancora confusa, non era quello che ti aveva detto l'altra sera. Non sapevi esattamente a cosa credere.
Accanto a te, Namjoon sospirò di sollievo. Sperava che Yoongi si facesse vedere, ecco perché aveva detto a Jimin la vostra posizione. "Va," ti sollecitò lui.
"Cosa?" chiesi tu incredula.
"So che non proverai mai lo stesso per me, T/N," confessò lui. "Quindi voglio che tu insegua ciò che vuoi." Indicò con un movimento della sua testa l'uomo sul palco.
"Grazie," dissi tu dolcemente prima di alzarti. Era contento che non fossero delle scuse quelle uscite dalla tua bocca.
Yoongi vide un movimento con la coda dell'occhio e quasi pianse quando vide che si trattava di te. La folla esplose in un applauso e Yoongi scese dal palco per venirti incontro. "T/N," respirava a fatica.
"Andiamo da qualche altra parte," dissi tu senza guardarlo.
Lui annuì e ti seguì da un'altra parte del parco, lontano dal rumore e dalla gente. Ti sedesti esitante su una panchina accanto a lui. Il silenzio era sospeso nell'aria. Yoongi allungò la sua mano per prendere la tua ma tu la nascosi. "Quello che hai detto lassù," iniziasti a parlare tu, "è tutto vero?"
"Si," rispose lui. "Ti amo."
"Allora perché?" chiesi tu. Girasti a testa verso di lui, la sua espressione era solenne. "Perché mi hai lasciato così dopo che ti ho detto cosa provavo per te?" piangesti, e il mondo divenne sfocato. "Non puoi tornare indietro e fingere che le cose vadano bene. Non puoi fare un grande gesto e pensare che starò bene. Sei andato via. Sei stato un codardo."
Yoongi sospirò. Si alzò e si inginocchiò davanti a te. Questa volta gli lasciasti prendere le tue mani. Lui le baciò dolcemente, e ti fece venire i brividi lungo la schiena. "Ti devo un milione di scuse," disse dolcemente, "Tutto quello che ho sempre voluto era che qualcuno mi scegliesse. Per sentirmi utile. Ma quando mi hai dimostrato quella piccola verità, ho avuto paura. Sei così incredibile che non pensavo di essere abbastanza per renderti felice."
"Non sta a te decidere."
Lui ridacchiò, "E la stessa cosa che mi ha detto tuo fratello. Ma hai ragione, non dipendeva da me e mi dispiace molto per averti fatta pensare che non mi importasse. Ora l'ho fatto, e lo sto facendo ancora. I miei sentimenti per te sono reali, ma avevo paura di dirtelo perché a lungo andare potresti vedere quanto sono orribile e potresti abbandonarmi."
"Volevi che me andassi?"
"Sì, volevo che trovassi qualcuno che sapesse cosa voleva e sapesse come prendersi cura di te."
"Te l'ho già detto, non ho bisogno di qualcuno che si prenda cura di me come se fossi a pezzi."
"Lo so," ti accarezzò le guance. "Se puoi darmi un'altra possibilità, mi piacerebbe davvero essere quella persona per te."
"Mi allontanerai in futuro?"
Lui scosse la testa, "Non ti lascerò mai andare. Sei la mia vita ora, T/N. Tutto ciò che voglio è esserti vicino, ascoltare la tua voce, sostenerti nel modo in cui hai bisogno. Non posso promettere che non commetterò errori, ma farò in modo che la mia missione sia mantenere quel sorriso sul tuo viso."
Non potevi fare a meno di sorridere, il tuo cuore si stava gonfiando di felicità. "Allora penso che ti darò una possibilità." Poi ci fu un suo improvviso movimento. Con le mani ancora sulle tue guance, ti avvicinò al suo viso e fece incontrare le sue labbra con le tue. Erano la guerra, creavano dipendenza. Ti sentisti stordita, probabilmente per tutto il pianto, ma approfondisti il bacio.
Lui interruppe il bacio e il tuo viso arrossì. "Piano," disse lui.
"Scusa," abbassasti lo sguardo, incapace di guardarlo più a lungo. "Pensavo fosse un sogno."
"Beh, sarebbe il miglior sogno che abbia mai avuto." Ti sollevò il mento e ti baciò ancora una volta, era più corto ma altrettanto appassionato. "Ma non preoccuparti. Non vado da nessuna parte."
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Posterò il Prologo questo pomeriggio.

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ᴛᴇʟᴇᴘᴀᴛʜʏ - ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]
Fanfiction[COMPLETATA] Lui ha frequenti incubi. La voce di lei potrebbe aiutarlo a dormire. Entrambi devono superare i loro traumi. Autrice: Mono_l1sa Traduzione di: Chimchim_1995_17 Iniziata il giorno: 23 Luglio 2021. Finita il giorno: 9 Agosto 2021.