CAPITOLO: 14

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Mi sveglio per colpa di un lancinante male alla testa. Apro gli occhi e fisso il soffitto. Mi guardo attorno. Dove sono? Guardo il comodino alla mia destra e noto un bicchiere d'acqua con una pastiglia. Mi alzo dal letto e la testa mi gira ancora di più e cado per terra, sbatto la testa. Aiha! La porta si spalanca con un Jackson preoccupato.

<< Che succede?>> mi chiede

<< Sono caduta e ho sbattuto la testa>> dico toccando il punto che ho sbattuto. Mi guarda e forza un sorriso. << Prendi>> mi porge il bicchiere e la pastiglia.

<< Fa passare il dolore alla testa. Ti sei ubriacata e hai fumato molto>>

<< Come sono finita qua?>>

<< Dylan ti ha portato>> figura di merda. Chissà cosa è successo. Non mi ricordo molto.

Metto la pastiglia sulla bocca e prendo un grosso sorso d'acqua per buttarla giù.

Lui mi aiuta ad alzarmi. Mi aiuta a scendere le scale a chiocciola e mi porta in cucina.

<< Devi mangiare>> mi fa sedere sulla sedia.

Prepara una tazza di latte caldo, mette un pacco di biscotti sul tavolo.

Guardo l'orologio appeso al muro. Le tre. Minchia quanto cazzo ho dormito?

Mette la tazza fumante davanti a me. Immergo i biscotti e sussurro un grazie. Sorride fiero, mi bacia a stampo le labbra e esce dalla cucina.

Finisco di mangiare e vado a farmi una doccia. Della serata precedente ricordo solo alcuni flashback. Volevo dimenticare e ci sono riuscita. Ma ora? Ora ricordo, un altra volta. Mi scoppia la testa.

Esco dalla doccia e avvolgo l'asciugamano intorno alla mia vita.

Merda ho lasciato in camera i vestiti. Apro la porta del bagno e infretta corro verso la camera dove avevo precedente dormito.

Apro la porta e la richiuso velocemente.

<< Buongiorno>> mi volto verso la voce familiare.

<< Dylan c-che ci fa-ai tu q-qui?>> sto cazzo di balbettare!

<< Si da il caso che questa è la mia stanza>> scende dal davanzale della finestra e viene verso di me.

<< Tu che ci fai qui? >>

<< Ho dimenticato i vestiti>> mi squadra e mi rendo conto solo ora che ho solo un asciugamano addosso.

<< Prendo le mie cose>> mi dirigo verso la borsa e esco dalla stanza. Entro in bagno mi vesto e mene vado da quella casa.

Il resto del giorno lo passo su Facebook.

Mi addormento più stanca del solito. Sogno due occhioni blu che mi guardano.

Il mercoledì passa veloce.

Jackson è stato con me tutto il giorno. Mi piace stare in sua compagnia, anche se non ho capito ancora cosa vuole da me.

Mi bacia e mi fa sorridere. Una routine.

Il giovedì andiamo in giro per le strade di amsterdam. Parliamo del più e del meno. Mi dice che gli piaccio. Che sono diversa dalle altre "ragazze" beh le "ragazze" che intende lui sono tutte troie.

E io non sono una troia. Si mi bacio un po con tutti. Ma non la do al vento.

Della sera di Halloween non ricordo molto. So solo che ero stata parecchio tempo con Dylan. Dio solo sa che cazzo ho fatto.

Causa d'effetto (in fase di correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora