CAPITOLO: 21

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"Flashback"

<< Papà mi fa male!>> gridai.
<< La mia tigrotta è forte. Vieni qui>> mi prende in braccio.
<< Adesso andiamo a casa, disinfettiamo la ferita e mettiamo sopra un grand cerotto! Okay?>>
Annuisco leggermente.
Mio padre asciuga con i pollici le lacrime cadute sul mio viso.
<< Fammi un sorriso. Uno di quelli che piaccio tanto a me...>>
Cerco di sfoggiare uno dei miei più bei sorrisi, fallendo. Mi uscì fuori una piccola smorfia.
Mio padre scoppia a ridere.
<< Potresti fare di meglio ma posso accontentarmi>>
Camminammo verso casa.
Entrammo.
Mi fece sedere sul tavolo e andò a prendere il disinfettante e il cerotto per il mio ginocchio sbucciato.
Colpa di quella dannata bicicletta!
Come mise il disinfettante sul ginocchio sussultai.
Lui mi sorrise calorosamente.
Le lacrime iniziarono a bagnarmi le gote.
<< Ho quasi finito>> disse.
Annui leggermente con il capo.  
Dopo che mi mise il cerotto mi disse:
<< Tigrotta, la persona forte sarà sempre quella che anche in pista mantiene la velocità correndo libera nel vento, perché nessuno le vieterà di scappare.  Tu ora mi hai dimostrato la tua forza, sopportando il dolore in silenzio. Così dovrai fare, sempre. Le persone si nutrono della debolezza. Tu non devi mai essere debole difronte a nessuno.
Sii forte bambina mia, non importa ciò che la vita ti riserverà in futuro. Sarai in grado di combatterla e di correre avanti per la tua direzione.
Perché se ciò che dovrai affrontare ti distruggerà ricorda che sarà una prova, è la vita che ti mette in prova. Ogni giorno. La vita è come un gioco, giocato nel verso giusto vincerai. Non importa il premio, l'importante è vincere. Sempre e comunque.
Ricordale sempre queste parole..>>

"Fine flashback"

Sono passati due giorni da quando non lo sento e non lo vedo.

In questi giorno ho evitato praticamente tutti.

Solo; scuola -casa studio,  e studio casa- scuola. Nulla.

Almeno lo studio mi tiene impegnata la mente. Anche per poco ma lo fa.

Dylan. Lui è il regno dei miei pensieri. Cazzo fa così male non vederlo. Vederlo mi fa.. Come dire? Sorridere?  Forse.

Ma io non devo pensarlo.

Lui mi ha dato due opzioni ed io ovviamente ho scelto quella sbagliata. Come sempre.

Ci sarà mai una cosa giusta che farò nella mia vita?
No.

Grazie subiscono. Sei molto di conforto.

Che disastro. Io sono un disastro. Uno di quelli immensi che non si possono riordinare.

Disastro catastrofico.

Nessuno potrà mai capirmi a fondo.

Forse era questo che mi attraeva di Dylan, perché lui non mi voleva capire. Lui mi apprezzava per com' ero.. So che ancora non lo conosco. Ma quando stavo con lui ero un libro aperto. E forse, mi manca?

No Esmeralda a te non ti manca mai nessuno!

Esatto. Io sono quella fredda dal passato brutale.

Quella "problematica"

Ecco con lui i miei problemi sparavano. Aveva la capacità di farmi dimenticare con un suo sguardo. Aveva quella luce negli occhi, una luce forte, di una persona fiera e orgogliosa, che sa quello che fa e in qualche modo mi faceva sentire al sicuro. Accettata anche. E mi dava la forza di andare avanti.

Causa d'effetto (in fase di correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora