CAPITOLO: 27

743 35 7
                                    

POV: Dylan

Ho un problema che devo risolvere, questo problema si chiama Esmeralda.

Si cazzo! lei è costantemente nei miei pensieri. Che cazzo mi sta succedendo? Porca puttana mi sta sul cazzo quel Hector, deve sempre stare in mezzo? lei è mia lo ha detto anche lei. Da due giorni a questa parte non faccio altro che bere e dormire. Ieri notte mi sono ubriacato talmente tanto che non sapevo nemmeno come mi chiamavo, ma il suo nome era sulla punta della mia lingua. E così mi sono ritrovato alle quattro della mattina sotto casa sua, ovvero casa di quel bastardo. Avrei voluto salire su da lei, andarla a prendere e portarmela nella mia casa nel bosco. Era tutto perfetto. Quei pochi giorni sono stati magnifici con lei. Lo so è strano pensarlo. Ma è stata la prima ragazza che mi attrae per davvero. Quei due occhioni verdi, verdi speranza. Mi danno la speranza che forse anch'io forse potrei migliorare. Un momento. Ma che cazzo dico? Sono un caso perso, nessuno e nemmeno lei può essere in grado di sollevarmi da tutti i casini che ho causato nel percorso della mia vita. Lei è così pura e l'ho portata a drogarsi. Però devo ammettere che lei sapeva benissimo quello che stava facendo e poteva rifiutarsi e invece, invece non lo ha fatto. Anzi ha detto che le piaceva pure. Forse è per questo che mi attrae lei sarebbe la mia versione solo al femminile e molto più brava. 

Per togliermi questi sciocchi pensieri dalla mia fottuta testa. Vado a correre. Mi dirigo al Raige. 

Quando arrivo incontro Cameron. 

<< Ehi, Dylan. Da quanto! Finalmente ci degni della tua presenza..>> 

<< Si ho avuto da fare.. Voglio correre>> sbotto senza giri di parole. 

<< Mmh.. okay, stasera alle undici.>> 

<< Perfetto a stasera>> detto ciò giro i tacchi e torno alla mia macchina. La mia amatissima Lamborghini.

....

<< Dove vai?>> mi chiede Brianna.

<< A correre. Ho bisogno di sfogarmi>> dico. Lei annuisce con il capo.

Esco di casa, salgo in macchina e sfreccio fino al Raige.

Una panoramica assurda come quella di qualche mese fa mi si para davanti. Ragazze mezze nude scorrono davanti ai miei occhi. Ballano in modo provocante su qualunque cosa loro abbiano a disposizione. La forte musica di Daddy y yankee, perros salvajes suona a tutto volume facendo si che loro muovano molto il fondoschiena. Tanti bei culetti sodi pronti a farsi sfondare da qualche ragazzo depravato, come me ad esempio.

Scendo dalla macchina e una rossa mi viene incontro. Inizia a muoversi su di me come se io fossi il suo palo. Mi si struscia addosso come una cagna in calore. Non che mi dispiaccia. Muove il suo culo sul mio pacco. Sento la mia erezione premere suoi pantaloni troppo stretti.

<< Se non la smetti ti sfondo qui..>> Le sussurro nel suo orecchio. Lei si volta guardandomi con un sorriso malizioso. Ha gli occhi scuri una carnagione olivastra, i capelli le ricadono scompigliati sulle spalle e qualche ciuffo davanti agli occhi ricoperti dal mascara, un forte rossetto rosso su delle labbra abbastanza sottili, forse per farle sembrare più grosse. Il suo copro è esile, ma una trombata ci starebbe comunque.

<< Meglio nel bagno del locale, che ne pensi?>> posiziona la sua mano sul mio pacco e inizia ad accarezzare la mia prominente erezione.

Alzo lo sguardo e dietro di lei vedo una chioma famigliare. E poi vedo uno dei suoi amici, Chris penso si chiami.

<< Dopo, ora ho da fare..>> rispondo scostandola da me. Vado nella direzione di lei. Le prendo un polso e la giro verso di me.

<< Cosa ci fai tu qui?>> chiede con tono brusco. Troppo brusco per i miei gusti. Chris si avvicina a noi ma lei con un occhiata lo fa rimanere al suo posto. Sa come fare intimorire le persone. Mi piace.

Causa d'effetto (in fase di correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora