Causa d'effetto (in fase di correzione)

CAPITOLO: 28

Pov: Brianna

Una rumore assordante mi sveglia. Sento delle urla al piano inferiore.
Mi volto dall' altra parte, coprendomi la testa con il cuscino e alzando le coperte. Sussulto per colpa delle urla, molto più forti di prima. Decido a mio malgrado di alzarmi dal mio comodo, caldo e confortevole letto.
Apro la porta della mia stanza e vado verso le scale.

<< Dove cazzo sono allora!?>> sento urlare qualcuno.. Quella voce mi è famigliare. Scendo ancora qualche scalino, dirigendomi poi in cucina.

<< Non ne ho idea. So solo che Dylan non è tornato ieri sera a casa..>> mormora Jackson.

<< Che succede? Perché urlavate?>> chiedo.
Si volta Hector e al suo fianco Tray bellissimo come sempre.
No Brianna ora non hai tempo per queste sciocchezze.
Difronte a loro mio fratello Jackson con solo i pantaloni della tuta addosso e i capelli ancora scompigliati.
Oddio! Chissà come sono messa io!?

<< Bri sai percaso dove possa essere Dylan?>> Chiede Tray richiamandomi dai miei pensieri.
Scuoto la testa in segno di negazione.
<< È da ieri che non lo vedo.. perché?>>
<< Perché ieri sera io e lui abbiamo fatto una gara, e avevamo scommesso su Esmeralda. Ha vinto lui.. Ora io però non ho la più pallida idea di dove sia lei. >> sussurra Hector.
Sembra dispiaciuto.
Se Esmeralda è con mio fratello, penso che stia bene..
Oh merda! Lui era infuriato per la storia dell' club.
Guardo Tray e vedo che mi sta fissando. Faccio un accenno al capo verso il soggiorno e lui annuisce sorridendomi.
Cammino verso il soggiorno seguita da Tray.

<< Dimmi tutto Bri>> mormora sedendosi sul divano io lo seguo sedendomi di fianco.
<< Emh.. >> sospiro.
<< Bri sputa il rospo>> quando mi chiama Bri impazzisco.
È l'unico che mi chiama così. E quando lo dice è così sensuale.
Posa la mano sulla mia coscia scoperta, dato che ho addosso i pantaloncini corti.

<< Dylan era incazzato per quello che era successo al Club. E anche con lei lo era... Però non penso che li abbia fatto qualcosa. Infondo lui ci tiene a lei da come ho potuto vedere. Io conosco mio fratello..>>

Ci guardiamo negli occhi per secondi che sembrano ore. Ho il cuore a mille. Mi piace tantissimo questo ragazzo.
<< Capisco... Spero che sia come dici tu, mi fido.>>
Annuisco facendo comparire un enorme sorriso. Ha detto che si fida di me.

<< Ti andrebbe di uscire? Magari mangiamo qualcosa fuori ti va?>>
Sorride anche lui mentre i suoi occhi brillano. Lo abbraccio fortissimo.
<< Ovvio che si ! >> tocca i miei capelli e poi mi accarezza la schiena dolcemente.
<< Vai a cambiarti. Io ti aspetto, non metterci molto però! >> lo guardo male staccandomi da lui.
<< Dato che devo uscire con un" divo" dovrò pur farmi carina, no?>>

<< L'unica "diva" qui sei tu. Sei splendida principessa>> sento le mie guance ribollire. Tremo per quelle paroline dolci.

<< Arrivo subito. Promesso>> sussurro. Gli do un bacio a stampo sulle labbra. Decido di andare a fare una doccia e poi sciogliere dei vestiti carini da mettere per uscire con Tray. Non mi sono mai sentita più felice di così. Ricordo che quando ero piccola dicevo: se sono nata ci deve esser pure un motivo. Ed eccolo il mio motivo. È in soggiorno ad aspettarmi. So che reputazione ha lui. Il classico bello e puttaniere. Ma cosa devo farci? Io vivo assieme a due persone peggiori di gran lunga di lui. Insomma spacciano entrambi, Dylan da come ho potuto vedere non si fa scrupoli con nessuno. Perciò ci sono abituata...
Chissà dove e cosa starà facendo Esmeralda ora..

Pov: Dylan

Apro gli occhi. Sento un corpo caldo sotto di me. Alzo la testa. Ed eccola lì. Esmeralda. Dorme sembra un angelo. Ha tutti i capelli sparsi sul cuscino, ha una manina sul mio collo e l'altra l'aveva nei miei capelli. Ieri sera quando pensava che stessi dormendo e l'ho sentita giocarci, di primo impulso volevo alzarmi da lei e ulrarle addosso che non si doveva permettere. Invece sono rimasto in silenzio, beandomi del senso di piacere. Mi ha ricordato molto quando mia madre melo faceva prima che morisse. È passato così tanto tempo. È stato un fottuto incidente. E tutto per colpa mia.