𝖷𝖷𝖨𝖨𝖨 𝖢𝗁𝖺𝗉𝗍𝖾𝗋 - 𝖠𝗅𝗉𝖾𝗇𝖺

20 6 0
                                    

"Per un uomo che vede se stesso come l'eroe di un romanzo, la prigione è un capitolo imprescindibile." - Emmanuel Carrère.


Quando i due si avvicinarono a ciò che sembrava essere uno sportello delle informazioni chiuso da una grata di ferro, vennero accolti da una donna dall'aria inquietante. Era un misto tra Mary Poppins e la tutrice di un romanzo horror, una di quelle con un macabro sorriso stampato sulle labbra. Una visione davvero terrificante. «Buonasera, posso aiutarvi?» chiese Patti. "Detective Gordon e Bullock." il minore mostrò il distintivo d'identificazione. "Vorremmo parlare con chi comanda qui." «Certo! Signor Quillen, la polizia chiede di lei!» la donna si girò verso un punto vuoto della stanza, permettendo al suo nervosismo di avere la meglio. Quel gridolino stridulo a fine frase fu sufficiente per Harvey per raggiungere la porta sul retro ed entrare a verificare di persona cosa stessero combinando. «Signori, che s-succede?» chiese il grossista. «Niente di serio, sper-» "Chiudi il becco!" sbottò Bullock. "Abbiamo un mandato di perquisizione, sappiamo cosa fai." «Allora ne sapete di sicuro più di me» ciò che gli agenti non sapevano era che Doug si trovava a pochi metri di distanza dall'uomo con una pistola puntata contro di lui. I suoi movimenti divennero mano a mano sempre più irrequieti, egli temeva infatti per la sua vita, cosa che non sfuggì agli occhi di James che scrutò con sospetto la donna al suo fianco. «Di c-cosa state parlando?» "Vendete ATP a quei rapitori di minori." «Oh.. santa pace, no! Insomma sì-sì-sì producevamo l'ATP una volta, ma non la vendiamo più da quando il manicomio di Arkham è stato chiuso» il poverino dovette cambiare versione, quando vide Patti scuotere la testa con decisione. La pressione di avere un proiettile con il proprio nome inciso sopra non lo aiutò certo a calmarsi e, preso dal panico, iniziò a farfugliare frasi confusionarie. «Ho s-sentito che la fondazione Wayne a-aveva in progetto di aprire la vecchia struttura, ma adesso che sono morti non se ne farà più niente. Che mondo, eh? Nessuno è più al sicuro!» prima che Gordon e Bullock potessero continuare con l'interrogatorio, l'interruttore della luce fu abbassato dalla donna. Questo diede loro il tempo materiale per prepararsi alla sparatoria che precedette la loro fuga. I bambini furono poi trovati nel sotterraneo del magazzino e Jim dovette salvarli una seconda volta dal tentativo del custode di sbarazzarsi delle prove sotto rigide direttive del grossista.

[...]

"Da parte dei cittadini di Gotham, ringrazio questi coraggiosi dal più profondo del cuore e prometto a voi ragazzi che ci prenderemo cura di voi come foste i nostri stessi figli

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Da parte dei cittadini di Gotham, ringrazio questi coraggiosi dal più profondo del cuore e prometto a voi ragazzi che ci prenderemo cura di voi come foste i nostri stessi figli. Ed ecco la questione, chi aveva rapito questi poveri ragazzi è ancora là fuori e centinaia di vulnerabili ragazzi vivono da sbandati nelle nostre strade. Soli ed indifesi. Parliamoci chiaro, questo è il vero crimine!

Cosa fare per aiutare questi ragazzi?.."

"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"..Ieri ho chiamato il servizio per il recupero di minore e il dipartimento di polizia per dare inizio a un capillare programma umanitario per togliere gli orfani dalla strada e consegnarli alle amorevoli braccia dei servizi sociali." l'intervista del sindaco Aubrey James si concluse con un applauso generale. Parole di speranza, un nuovo futuro creato ad immagine e somiglianza di una Gotham rinata. Un'ideale di società che i rappresentanti di legge precedenti non furono mai in grado di raggiungere.

Nessuno tuttavia si aspettava che quel progetto avrebbe spianato nuovamente la strada a Patti e Doug.

Chi avrebbe mai potuto immaginare che quel duo malvagio rapiva gli orfani dalle strade di Gotham per consegnarli al fabbricante di bambole ??

[...]

"Direi che è andata bene." commentò il sindaco, entrando nell'ufficio di Essen al seguito dello stesso commissario di polizia e dei detective responsabili del caso. La donna confermò le sue parole, prima di recuperare dall'ultimo cassetto della scrivania la bottiglia di scotch invecchiato dieci anni che conservava per le occasioni importanti.

Tutti accettarono di buon grado il liquore offerto in un bicchierino di vetro, sebbene l'amarezza di non aver catturato la coppia di criminali. "Signor sindaco.." Jim fece un passo in avanti. "..dove manderete i bambini che avete recuperato?" "In affidamento quelli facilmente recuperabili, ad Alpena il resto." spiegò con scarso interesse. "Ad Alpena?" "Un istituto correzionale di Alpena, un'ottima struttura." rispose Aubrey.

"Una prigione, in altre parole." replicò duramente.

«Lo scusi, signor sindaco» intervenne Sarah. «Il detective Gordon è il turbolento di casa» chiarì con tono di ammonimento. "Non importa. Jim, mi ascolti. Metà dei reati minori è opera di quei ragazzi. A loro servono strutture, persone che se ne prendano cura. Questo per il bene di Gotham e degli stessi ragazzi." disse al minore. Il suo sguardo non lasciò intendere nulla di buono, infastidendo maggiormente James Gordon. "Credo che lei stia usando il rapimento come pretesto per rinchiudere dei minori senza processo." la sfacciata obiezione della matricola fece in modo che la stanza si riempisse di un silenzio tombale, rendendo oramai chiaro all'uomo il tipo di pericolo che il detective rappresentasse.

" la sfacciata obiezione della matricola fece in modo che la stanza si riempisse di un silenzio tombale, rendendo oramai chiaro all'uomo il tipo di pericolo che il detective rappresentasse

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Il clima teso durò fino a quando un collega avvisò Gordon della richiesta da parte di uno sconosciuto di incontrarlo fuori per discutere di qualcosa.

[...]

"Signor Pennyworth." lo salutò James. "Alfred, la prego." egli preferì tralasciare le formalità, mentre osservava il caos che si stava formando al centro della stazione di polizia. "È una baraonda, mestiere difficile il suo." "Il migliore del mondo." si strinsero la mano per cortesia, lasciandolo ancora confuso sul motivo della visita del maggiordomo. "Mi chiedevo se non fosse possibile per lei venire a trovarci domani." "Ma certo. È successo qualcosa?" chiese allarmato. "Non lo so. Non ho mai avuto un figlio prima d'ora." ammise. "Io nemmeno."

Bruce vedeva l'uomo come una figura autorevole e per ciò lo rispettava più di quanto facesse con lui. Nessuno dei due era preparato ad una quotidianità senza il signore e la signora Wayne. Né Martha né Thomas avevano spiegato ad Alfred come comportarsi con il bambino di otto anni in caso di morte, ancor meno con un orfano che -sentendo il peso del mondo addosso- tentasse il suicidio in bagno con una lametta da barba.

"Diciamo.. per il tè?" "Per il tè."



𓆗

Gotham - The Snake CharmerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora