𝖷𝖷𝖨𝖷 𝖢𝗁𝖺𝗉𝗍𝖾𝗋 - 𝖠𝖻𝗎𝗌𝖾

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"La violenza sulle donne è antica come il mondo, ma oggi avremmo voluto sperare che una società avanzata, civile e democratica non nutrisse le cronache di abusi, omicidi e stupri." - Helga Schneider.

[...]

Dahlia's POV.

Con ancora il suo bicchiere in mano, si fiondò in pista per unirsi a ballare con gli altri invitati. L'alcool aiutò Dahlia a lasciarsi andare, dimenando la testa da un lato all'altro con gli occhi chiusi, mentre si godeva la sensazione d'euforia che le trasmetteva. Continuò a muoversi, fino a quando due braccia forti le avvolsero la vita. "Hai fatto in fretta." disse con un raggiante sorriso sulle labbra, credendo sinceramente che si trattasse di Aidan. Un fatale errore da parte sua.

"Ti sono mancato?"

Sussultò all'estraneità di quella voce, girandosi a scrutare il volto del suo molestatore. il disgusto si dipinse sul viso semi-coperto della corvina quando ne riconobbe l'identità. "Hai bisogno di qualcosa, Pike?" sbottò contro il ragazzo, senza mostrare il benché minimo tatto nei suoi riguardi.

Ari McKay Wolford come Cale Pike

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Ari McKay Wolford come Cale Pike.

Leo Fitzpatrick come Joe Pike.

Noah Robbins come Evan Pike.

Cale Pike, un piromane. L'intera famiglia era nel giro da tempo, fatta eccezione per la sorellastra. I Pike si erano fatti un nome a Narrows, niente di buono, ma comunque significativo per gli affari.

Cercò di scollarsi Cale di dosso, ma fu tirata indietro dallo stesso. Seppur ubriaco,  era comunque molto più forte di lei. "Avanti, non fare la preziosa." le sussurrò all'orecchio, facendole salire i conati di vomito per l'alito cattivo.

Le mani di Cale vagarono sotto il vestito, nonostante i tentativi da parte della ragazza di frenare i suoi deplorevoli impulsi. "Joe sarà felice di poter avere la puttana di Mooney. Beh.. dopo di me, é chiaro!" non fece altro che pavoneggiarsi, afferrandola saldamente come un trofeo.

Prima che aggiungesse altra legna sul fuoco, Dahlia riuscì a liberare un braccio e dargli una gomitata dritta sul pomo d'Adamo. Non fu un colpo mortale, ma le diede il tempo necessario per fuggire. "Lurida cagna!" sbottò a denti stretti, tentando di respirare regolarmente. L'uomo barcollò sul posto, prima di cadere a terra. Il suo alto tasso alcolemico nel sangue non lo aiutò a mantenere lucidità. Quando tuttavia Joe ed Evan Pike vennero in soccorso del fratello, raccontò loro cosa fosse successo. O meglio, biascicò frasi vagamente comprensibili.

Joe scoppiò in una risata rauca. "Oh, fratellino." iniziò. "Sembra che tu non abbia molto successo con le donne." commentò, fischiando a un paio di belle ragazze. Una bionda e una rossiccia. La prima fece un sorrisetto complice al maggiore, invitandolo con un gesto della testa a seguirla verso una delle stanze libere al piano di sopra. Cale digrignò i denti, furioso con Navarro per l'umiliazione. Strisciò verso un tavolo lì vicino, aiutandosi a riacquisire l'equilibrio. "É tempo che quella puttana conosca il suo posto e tu.." puntò il dito contro il minore, Evan. "..mi aiuterai."

Gotham - The Snake CharmerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora