"Where all the good guys gone?" - Mika.
I tentativi di persuasione di Renee Montoya e Crispus Allen dell'unità grandi crimini non furono sufficienti per sottrarre il caso Wayne dalle mani di Bullock, che, irritato dalla loro mancanza di rispetto, decise di rifiutare ogni trattativa e mandarli al diavolo.
Tornati al quartier generale del GCPD e aver interrogato senza risultato alcuni rapinatori di strada, incontrarono il medico forense Edward Nygma. "Indovina cos'è?" Ha chiesto il ragazzo, sventolando allegramente la busta delle prove." Dimmelo e basta, compro il cruciverba per gli indovinelli." Sbottò con tono burbero il detective più anziano. "Calibro 45, 300 grani, cupronichel wadcutter." Spiegò con un enorme sorriso sulle labbra, aiutandosi con gli appunti scritti a mano su un taccuino sgualcito . "Viene dal petto di Thomas Wayne." "Questo è un proiettile da sei dollari" Costatò Gordon. L'idea più plausibile era che si trattasse di un killer professionista con scarpe lucide e munizioni di fascia alta, forse qualcuno con un conto in sospeso con gli Wayne.
"Uh-huh" Iniziò Ed. "E qual è la pistola-" "Ah, ah, ah. Non chiedere, riferisci." Fu interrotto ancora una volta da Harvey, permettendo al suo sorriso di vacillare per qualche secondo. "É un'arma non registrata nel database, niente impronte." "Cos'altro hai?" Replicò Bullock. "Cosa non esiste, ma c'è sempre dove non c'è qualcosa?" "Il niente?" Gli occhi del medico forense si spalancarono per la sorpresa, non riuscendo a distogliere lo sguardo da Jim. Nessuno si era mai davvero preso la briga di rispondere ad uno dei suoi indovinelli. "Hai bisogno di un aiuto professionale, Nygma. Sul serio." Il maggiore si fece beffe di lui senza preoccuparsi di risultare scortese. "Andiamo."
[...]
"Quarantotto ore senza un indizio, è ora di fare un salto da Fish Mooney." Propose lo sprezzante detective. "Fish Mooney? Non lavora per Falcone?" "Theatre District è zona sua. Quello che succede lì, lei lo sa."
[...]
Sul retro del nightclub "da Mooney", la donna stava interrogando con metodi chiaramente poco convenzionali Raoul, un suo dipendente. La colpa dell'uomo era stata quella di derubarla. O così dava l'impressione. Le persone dicono molte cose quando vengono messe alla gogna. E, che fosse per una nobile causa o meno, Fish non poteva accettare un simile torto.
"Io ci tengo moltissimo a te, lo sai.." Dahlia stava osservando la scena al fianco di Oswald Cobblepot , il ragazzo portaombrelli. Un membro di basso rango. Si era creata una sorta di amicizia durante gli anni di servizio per sua madre, basata pressoché sul rispetto reciproco. A lei non importava affatto che il suo ceto sociale non fosse elevato, né che il suo nome fosse in un qual modo conosciuto. Dahlia vedeva solo un ragazzo pieni di sogni e obiettivi futuri. I due trascorrevano spesso del tempo insieme, godendosi l'uno la compagnia dell'altro. Non c'era malizia nelle loro conversazioni a tarda sera o negli sguardi di intesa che si lanciavano di tanto in tanto quand'era meglio tacere. Due ingenui sognatori. Questo erano. Si aiutavano a mantenere i piedi per terra una volta che le cose si facevano ingestibili e pericolose.
Ad ogni modo, Raoul non era mai piaciuto a nessuno. Ciò nonostante, la corvina dubitava che fosse tanto stupido da mettersi volontariamente dalla parte cattiva di Fish. "..ma credo che tu non mi voglia più bene." Sbottò la donna, tentando di non esaurire del tutto la pazienza. "N-No.. i-io.. t-ti.. v-vogbne..." Farfugliò in modo confusionario il povero disgraziato. "Allora dove sono i miei soldi?" "Io.. li trovo, li trov-" Fu zittito dal colpo di una mazza dritta sulla guancia sinistra. Oswald, che fino a quel momento stava scrutando la scena meravigliato, dimenticò di seguire Fish per ripararla dalla pioggia. "L'ombrello!" Il ragazzo si scusò immediatamente, provando nei confronti della donna un certo timore.
"Se mi si arricciano i capelli, sì che ti dispiacerà."
"Madame, c'è Harvey Bullock di là." La donna fece uno sguardo deliziato e voltò le spalle ai suoi uomini, i quali colsero l'occasione di continuare a tormentare l'omino raggomitolato a terra. "Bambina, tu vieni con me." disse, dando la giacca all'usciere. "Non vedo come io possa esserti d'aiuto con la GCPD a casa nostra, madre." Obbiettò, ricevendo subito un'occhiata di rimprovero per la poca fiducia che aveva riposto nel suo ruolo."Questa è anche la tua eredità." Puntualizzò. "Dovrai imparare a farli cadere ai tuoi piedi, se vuoi avere successo." Dahlia, rassegnata, seguì la madre come uno dei suoi più fedeli cani da guardia.
La corvina conosceva il rapporto tra lei e il detective e, per quanto amasse sua madre, preferiva non assistere alle loro melense effusioni. Per lui non era altro che un pezzo di carne di qualità a cui attingere ogni volta che ne aveva l'opportunità. Fish le ricordava sempre quanto fosse importante in questo mondo saper ingannare e manipolare un uomo per poi riutilizzarlo come zerbino. L'unica cosa importante era assicurarsi il potere. Niente sentimenti. Niente debolezze. Niente amore.
Ma ne valeva davvero la pena?
𓆗
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Gotham - The Snake Charmer
FanfictionE ciò che sembrava solo l'inizio di una bella storia d'amore, di una giornata trascorsa come le altre a pianificare la vendetta contro i propri nemici era, in realtà, l'inizio della fine. OCxOC