"Ma l'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono." - William Shakespeare.[...]
Nella sua discoteca privata, Mooney stava tenendo un concerto. La donna si stava divertendo, fino a quando non entrò Carmine Falcone e fu costretta a distogliere l'attenzione dal palcoscenico.
John Doman come Carmine Falcone
"Don Falcone.. che meravigliosa sorpresa. Benvenuto!" esclamò con un caldo sorriso. "Grazie, madame." ogni passo in avanti fatto dall'uomo portava una certa inquietudine tra i tavoli vicini. "Possiamo parlare?" "Ma certo, un minuto e sgombro il local-" provò a dire, venendo interrotta dallo stesso Don."No, no. Non sciupiamo il divertimento."
Il cameriere si affrettò a riempire la tazza dei due con un buon Mertol di Château Cheval Blanc del '47, mentre scambiava sguardi d'intesa con la proprietaria del nightclub sotto l'occhio attento di Falcone che collegò i punti tra loro per capire cosa rappresentava in realtà il ragazzo di bell'aspetto non più vecchio di 30 anni.
"L'uomo che sta per morire è sempre sincero, vale la pena ascoltarlo." "Originale come brindisi." ironizzò lei. "Ho parlato con il tuo cobblepot prima che morisse.." iniziò. "..un giovane strano, di grande intuito. Mi ha detto che la morte degli Wayne sarebbe sarà causa di grossi problemi per la nostra famiglia e per Gotham." Fish sbuffò una risata al commento del suo ex impiegato. "Cosa ne sapeva lui? Gli affari vanno a gonfie vele." "No, aveva ragione. Gli Wayne e i Falcone erano pilastri della medesima casa. Ci comprendavamo a vicenda. Morti loro l'equilibrio è andato perduto e l'impero degli Wayne è in forse. Chissà chi ne prenderà il controllo." la donna stava cercando di capire dove volesse andare a parare con quell'insulso discorso, ma NIENTE di ciò che aveva immaginato era lontanamente comparabile a quanto sarebbe accaduto in seguito.
"La famiglia Maroni avverte la debolezza. Comincerà a muoversi, così come ogni criminale comincerà a muoversi." "Per favore, non perda il sonno per Maroni. Se è il numero due c'è una ragione." replicò Fish, senza preoccuparsi di nascondere il disgusto che provava per Sal. "Io non perdo il sonno per i nemici, chi mi tiene sveglio sono i miei amici." spiegò Don Falcone. "Mi ha anche detto che, secondo te, io sono vecchio, mi sono rammollito e tu sei pronta a prendere il mio posto." a quell'affermazione, la donna cercò di mantenere un volto amichevole per allontanare ogni sospetto.
"Don Falcone, io non direi mai una cosa del genere. Non nutro che profondo amore e rispetto per lei. È stato come un padre per me." tutto ciò non smosse però l'uomo, il quale sembrò immune al veleno di Mooney. "Sono felice di sentirlo, dimentichiamo tutto. Lo sproloquio di un uomo condannato." la invitò a brindare al loro presunto accordo di pace. "Basta con gli affari." aggiunse. "Come stai, mia cara? Divinamente, spero." "Sì, bene. Sto bene." l'uomo sorrise, prima di scrutare ogni persona presente nella stanza. "Quale fra questi è il tuo amante?" "Per carità. Il mio cuore è rimasto scottato troppe volte per queste sciocchezze." Carmine mugugnò divertito. "Io so che hai un amante." osò contraddire le sue parole. "Forse è il ragazzo che mi tengo attorno per fare esercizio, ma il cuore non c'entra." replicò ancora una volta. Il Don schioccò le dita e richiamò l'attenzione del cameriere che li aveva serviti. "Come ti chiami?"
«Lazlo, signore»
Fish smise istintivamente di respirare, temendo la sorte del suo amato. "Lazlo fa il bravo con lei, è molto preziosa per me. Se spezzi il suo cuore, spezzi il mio cuore." annuì. «Sì, signore» Carmine fece poi segno ad alcuni suoi uomini, che allontanarono bruscamente il ragazzo da lì, assicurando comunque una buona visuale a Fish. La donna, non potendo opporsi, rimase ad osservare impontente il massacro di colui che le aveva fatto battere il cuore. "Dammi la mano." e così fece. "Grazie per la sincerità, significa molto per me." trattenne a stento le lacrime nel vedere Lazlo piegato in due dal dolore.
"Dimostra saggezza e umiltà."
Quando l'uomo se ne andò, Fish Mooney non riuscì a contenere la rabbia. "Fuori!" venne ignorata dalla gran maggioranza della clientela. "HO DETTO FUORI!" urlò con tutta l'aria nei polmoni, spaventando non solo gli ospiti ma anche la figlia minore. "M-Mamma.." gemette.
Dahlia, dispiaciuta per la madre accasciata a terra, si avvicinò cautamente nel tentativo di offrirle conforto. Non l'aveva mai vista così fragile prima d'ora. Non capitava spesso che una donna potente mostrasse il suo lato più vulnerabile e scoppiasse in lacrime tra le braccia di qualcuno che avrebbe potuto facilmente darle il colpo di grazia. Oswald non aveva esitato a questo proposito.
"Va tutto bene, mamma." le ripeté con tono amorevole, stringendola a sé. In quel momento dimenticò Aidan e tutte le altre complicazioni, consapevole del fatto che Fish avesse bisogno di lei, del suo supporto in una possibile ripicca. Era anche cosciente del desiderio irrefrenabile della donna di subentrare al posto di Falcone. Mooney era stata ingenua a pensare di poter farla franca. Avrebbe dovuto tenere conto delle tragiche conseguenze che seguivano un'azione tanto audace come rivelare consapevolmente i suoi piani a un traditore. Voleva ingannare l'uomo più influente di Gotham e invece era stata messa all'angolo, umiliata.
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Gotham - The Snake Charmer
FanfictionE ciò che sembrava solo l'inizio di una bella storia d'amore, di una giornata trascorsa come le altre a pianificare la vendetta contro i propri nemici era, in realtà, l'inizio della fine. OCxOC