Capitolo 23

296 13 3
                                    

-prendilo come bacio del buongiorno -
Lo guardai sorpresa.
-un passo per volta- ripetei cercando di mantenere la calma, dovevo portare avanti questa sceneggiata e dovevo farlo anche per bene.
-va bene, cercherò di contenermi- sorrise guardando il finestrino.
-mi raccomando niente smancerie in pubblico- dovevo essere prudente e anche tanto. L'opinione pubblica in questi tempi è molto crudele.
-le farò solo in luoghi appartati, mon cherie- vidi la sua mano inguantata accarezzare le punte dei miei capelli
-mi spieghi sta cosa del mon cherie? - fui molto schietta, era un nomignolo francese questo l'avevo capito.
-oh, significa mio tesoro-
-ah-
-per caso ti da fastidio? -
-nono. Va bene -
meglio questo che mon amour o cose simili.
-beh dove stiamo andando? -
-è una sorpresa-
Scrutai il biondo. Quei capelli ricci raccolti al lato lo rendevano irresistibile, sembrava una divinità greca. Per non parlare dei lineamenti femminei del viso, gli occhi chiari e le labbra carnose.
-che c'è? Mi stai fissando- chiese lui gentilmente
-oh no niente- voltai lo sguardo
-non è che vuoi un bacio? - sussultai sentendo il suo fiato sul mio collo.
-certo che no- arrossii leggermente, non ero abituata a quel genere di flirt. Fino a poco tempo fa non sapevo manco cosa fosse un bacio, poi è entrato lui nella mia vita. Sebastian.
-sicura? - mi diede un bacio sul collo
-sicurissima- Lo spinsi via.
-Damien, calma i tuoi ormoni. Attualmente non hai bisogno né di Seratonina e né di endorfine. Quindi lasciami in pace per favore- il tono della mia voce era gelido mentre sul viso sfoggiavo un sorriso tranquillo.
Si, quello era lo sguardo "se lo rifai, ti taglio la carotide"  in altre parole "ti ammazzo"
-quando fai così mi fai paura- si ritrasse.
-hai iniziato tu- dissi con sguardo saccente
-ma mi fissavi come un predatore che guarda la sua preda- fece spallucce
La mia preda è un'altra
-ti sbagli- lo guardai stufata.
-sicura di voler stare con me? Sei gelida. Non ti diverti nemmeno con questi battibecchi da romanzo rosa-
Lo guardai stupita.
-cioè ti stai comportando così per essere uguale ai protagonisti dei romanzi che leggevo? -
-si. -
- AHAHAHAHAHAHHAHA DAMIEN SEI UN IDIOTA AHAHAHHAAH- Scoppiai in una fragorosa risata, lui prima mi guardò scioccato e poi rise insieme a me
-non c'è bisogno di comportarti in questo modo. Vai bene così come sei- accarezzai i suoi ricci. Lo vidi arrossire.
-e tu eri quello che prima cercava di flirtare eh... Ora sei rosso come un pomodoro- passai la mano dai capelli al volto, seguendo con il pollice i lineamenti. Lui passò la sua mano sulla mia e la portò alle sue labbra.
Sembrava un angelo.
-vorrei restare così per sempre - mi guardò con occhi pieni di affetto. Sorrisi, sembrava un bambino.
-quando dici cose del genere sembri un bambino- ghignai soddisfatta.
-i bambini sono puri- stava per fiondarsi sulle mie labbra ma lo bloccai.
-chiudi gli occhi - gli dissi. Lui lo fece.
Posai le mie dita sulle sue labbra.
Non lo bacerei mai,quindi posso ingannarlo così.
-T/n-
-si? -
-ti sembro stupido? -
-si-
-... Con quanta schiettezza me lo stai dicendo (?) -
-ehm-
Aprì gli occhi, mi bloccò i polsi e mi baciò.
-te l'ho detto, non sono un bambino-
-uff-
Venimmo interrotti dal cocchiere.
-Siamo arrivati! - esclamò lui gioioso. Mi fece scendere dalla carrozza e vidi il vasto paesaggio. Vidi un vasto lago, vicino al quale c'erano moltissimi fiori  e alberi.
-è un paradiso terrestre- dissi stupefatta.
-lo so. Volevo portarti qui da molto tempo- sorrise felice.
È un angelo. È un dannato angelo.
-sei molto dolce - mi prese per mano.
-Albert puoi prendere il cestino e il fazzoletto? -  Damien si rivolse al cocchiere o almeno credevo fosse il cocchiere ma in realtà era il suo maggiordomo
-certo conte - l'uomo fece un inchino
Il mio maggiordomo è più bello
Sorrisi pensando a Sebastian.
Poi guardai Damien.
Sto fra l'inferno e il paradiso
Il maggiordomo preparò tutto. Ci sedemmo all'ombra sotto un albero.
-stanotte voglio che tu stia da me -
Spalancai gli occhi.
-l'opinione pubblic-
-tranquilla nessuno ti vedrà. I nostri padri già sanno tutto, quindi va bene -
-oh-
E ora come faccio? Come faccio a parlare con Sebastian...? DIAMINE! Poi devo anche scappare dalle avance... Non è che non siano gradite però io amo un altro e devo stare al posto mio. Però devo ammettere che sarà una buona occasione per scoprire qualche informazione in più.
-va bene. Però in camere separate, non voglio che la servitú faccia brutti pensieri-
-sisi- sventolò la mano come resa.
Passammo la giornata a parlare del più e del meno. Rimasi sveglia per tutto il viaggio di ritorno, non dovevo cadere succube di altre avance.
Il maggiordomo mi mostrò la mia camera, era vicina a quella di Damien. Ero in pericolo. Il maggiordomo chiuse a chiave la porta. Prima rimasi scioccata, poi pensai di essere in salvo, ma in realtà ero in estremo pericolo. Mi sdraiai sul letto, guardai la finestra da cui proveniva la luce lunare.
Mi ricordo ancora quella sera nel giardino. Mi manca.
Vidi una figura nera. Mi avvicinai alla finestra. Era il padre di Damien.
Il conte White? Dove va a quest'ora della sera? C'è anche una carrozza...un uomo incappucciato.. MA QUELLO!? NON È POSSIBILE. QUELLO È L'UOMO CON LA MASCHERA CHE MI STAVA VENDENDO. SONO ANCHE CHIUSA QUI DENTRO. Ho paura. Ho tanta paura. Quindi tutto quello che era successo quella sera, era tutta opera sua!?
Mi voltai e vidi un ombra. Per fortuna era solo Sebastian.
-ho già 20 infarti, questo potevi risparmiarmelo-
-perdonami. Perché hai paura? -
-guarda fuori -
-quell'uomo... È riuscito a scappare nonostante avessi appiccato il fuoco-





Autrice
Sorry per gli errori, spero che il capitolo vi piaccia.

Un demone da compagnia (Sebastian x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora