Capitolo 26

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Mi vestii, feci colazione e mi diressi in biblioteca. Non entrai, mi fermai vicino alla porta. Sentii Damien parlare con il padre.
-stanotte non hai dormito in camera tua. Non mentirmi, la luce da T/n è stata accesa fino a tardi-
-si, ho dormito con lei... Però non abbiamo fatto niente-
-sei inutile - la voce del conte era così fredda che calò un gelido silenzio tra i due.
-perché dite così, padre? Dovrei sporcare il buon nome della dama che amo? - sentii la voce di Damien tremare.
-se riesci a metterla incinta potrai sposarla prima-
-padre, sono ancora giovane e poi deve volerlo anche lei-
-vedremo...non obbligarmi a chiamare quell'uomo- sentii il conte alzarsi dalla poltrona. Mi scostai dal muro e tornai indietro sui miei passi e mi diressi di nuovo verso la porta. Incontrai il conte e feci finta di niente.
-buongiorno, T/n-
-buongiorno, conte-
-Damien ti sta aspettando-
-va bene, grazie-
Vidi comparire sulla sua espressione seria un ghigno malvagio. Rabbrividii e mi diressi da Damien.
-T/n- vidi il suo sorriso mozzafiato.
-Damien. Allora come mai volevi che venissi qui? -
-nulla in particolare. Ho la giornata libera e volevo passar del tempo con te- si alzò dalla poltrona e mi abbracciò.
Restammo un po' di tempo così, accarezzai quei ricci biondi e inalai il suo profumo.
-sei strana-
-perché? -
-non mi hai mai abbracciato così a lungo-
-so che ne hai bisogno-
Rimase in silenzio.
Damien, so per certo che i tuoi sentimenti sono veri... Hai deciso di rispettare il mio volere e contrastare tuo padre. Ti ringrazio, sei davvero un bravo ragazzo. Pensai quelle parole continuando ad abbracciarlo.
-T/n... - mi guardò negli occhi e io mi persi nei suoi.
-Damien. Ti ringrazio- gli diedi un bacio sulla guancia. Lui rimase sorpreso e dopo poco tagliò di nuovo la distanza tra di noi. Sfiorò gentilmente le mie guance e mi baciò.
-te l'avevo detto che te ne avrei rubato uno- sorrise gentilmente.
Rimasi in silenzio e alzai gli occhi al cielo. Mi guardò e scoppiò in una fragorosa risata.
-perdonami-
-vogliamo leggere un libro?-
-certamente-

....

-Sebastian -
-my lord? -
-la nostra preziosa esca, esattamente che fine ha fatto? Dopodomani ci sarà un altro ballo- Ciel guardò il maggiordomo attendendo la risposta.
-la nostra esca sta studiando il nemico dall'interno- rispose il maggiordomo con aria pacata.
-da questa foto sembra che stia facendo tutt'altro - il conte sfilò una fotografia dove Damien stava baciando T/n.
Sebastian sgranò gli occhi per poi riprendere la sua compostezza.
-allora? Sicuro che non stia solo giocando? Questa è stata scattata stamattina da una pedina con cui sono a contatto- Comparve un sorriso diabolico sul viso del ragazzino.
-beh si è infiltrata come fidanzata del figlio del conte White è normale che deve mandare avanti la recita. Stia tranquillo. Abbiamo già scoperto che il conte è in combutta con il banditore-
I due si scambiarono uno sguardo di sfida.
-perfetto. Vai a prepararmi un tè. Ah, e voglio anche una torta al cioccolato-
-va bene-
Sebastian stava per andarsene quando Ciel lo fermò.
-aspetta -
-avete qualche altra richiesta- chiese il maggiordomo.
-vieni fuori- Disse Ciel a una figura nascosta nell'angolo
-BASSYYYYY- il rosso cercò di saltare addosso al corvino che schivò la sua presa.
-Grell... Era lui la pedina di cui stavate parlando? -
-si. Bene, Sutcliffe puoi farne quel che vuoi-
Sebastian guardò il padroncino irritato.
-Ahhhhh~ non vedo l'ora di avere una notte bollente con teeeeeeee. Se-bas-chan~-.
-rifiuto. Sto bene così-
-ma quella ragazzina ti sta chiaramente tradendo. Io non lo farei mai-
-non mi importa più di tanto. È solo una esca-
-aaaaahhhh~~~~ quanto sei freddo! È questo che mi fa impazzire di te! -
Sebastian approfittò della distrazione di Grell per scappare.
Si diresse verso la cucina.
-Bassyyyy aspettamiii. So che non vedi l'ora! - Grell lo insegui.
-Bard passami quel sacco! -
-eh? Cosa? A cosa ti serve ora la farina? - il cuoco gli diede il sacco e con sguardo confuso attendeva una risposta.
-Baaas-... EHHHHH Ma cos'è questa nube di farina! Cavolo non vedo niente. Ahhhh! Mi si sporcheranno anche i capelli!!! -
Sebastian continuò a fuggire e si Diresse in giardino.
-sebas-channn, scommetto che anche tu ti sei sporcato. Dove sei!? Potremmo fare anche una doccia insieme- il rosso si scrutò intorno. Vide il cuoco e dalla finestra vide Sebastian fuggire. Corse verso l'esterno.
-Eccoti! - saltò sulla figura del corvino che venne sostituita da una bionda.
-eh? Chi sei tu? - Finny guardò il rosso in modo confuso.
-Ah. Ma questo non è lui. Tsk! Non sono attratta dai ragazzini. Dai Sebastian!! -
A godersi la comica scena c'era Ciel, che dal suo ufficio aveva la visione completa dell'accaduto.

...

-Damien-
-si, T/n? -
-ti vedo triste. Che c'è la trama del libro ti sta ricordando qualcosa? -
-non ti si può davvero nascondere nulla, eh? -
-no. Ti conosco meglio di me stessa. - passai la mano sulla sua morbida guancia.
-l'antagonista di questo libro mi ricorda qualcuno-
-tenevi a questa persona? -
Damien sgranò gli occhi e mi guardò infuriato.
-è la persona che odio di più a questo mondo-
-è la stessa del marchio? - toccai la sua schiena, nel punto in cui vi era il marchio.
-si... Fui rinchiuso come il protagonista solo che... Solo che.. - mise la mano sulla bocca, si voltò dall'altro lato del divano e vomitò. Mi alzai preoccupata.
-Damien! Tutto bene?! Vado a prenderti un bicchiere d'acqua -
-no, resta qui- mi voltai e scorsi delle lacrime solcare il suo viso.
-vieni, andiamo in camera tua. Devi sdraiarti e riposarti. Chiamo una cameriera- suonai il campanello della stanza.
-T/n- Damien sussurrò il mio nome.
-Cameriera può pulire qui e può portare un bicchiere d'acqua nella stanza del padroncino?-
-certamente. Vuole una mano per trasportare il padrone? -
-no, ce la faccio-.
-come desidera -
-Damien, vieni. Appoggiati a me-
Pian piano arrivammo alla sua stanza. Lui si sedette sul letto. Gli passai il bicchiere e mi sedetti accanto a lui.
-stai meglio? -
-si. Puoi abbracciarmi per favore? -
-certo. Comunque potevi anche dirmelo. Potevamo tranquillamente cambiare libro-
-Beh, ora che sto meglio posso dirtelo... Però voglio che ti sdrai affianco a me-
-ne sei sicuro? -
-si. -
Feci come disse. Mi sdrai vicino a lui. Damien prese la mia mano fra le sue.
-quando ti ho detto che sono andato a studiare in Francia... Era tutta una bugia. Sono stato rinchiuso nel castello di quell'uomo-
Spalancai gli occhi.
-ti ha torturato per tutto quel tempo? -
Sussurrai quella frase.
-torturare... Torturare è poco. Mi ha molestato svariate volte... Quasi ogni giorno- vidi i suoi occhi divenire lucidi.
-non ti sei mai ribellato? -
-certo che si. Con il coltello ha scritto dietro le mie spalle... Aspe guarda con i tuoi occhi-
Si tolse la camicia e alzò i capelli.
-be respectful Towards your master -
Lessi ad alta voce quelle parole, immaginai il biondo ribellarsi a quello spregevole uomo.
-tuo padre sa tutto, vero? -
-ovvio, in fin dei conti quei due sono migliori amici o così potrei definirli... Quell'uomo mi paragonava sempre a lui. "Hai suoi stessi capelli" diceva... Mi toccava e gemeva chiamandomi come lui...- Rimase in silenzio.
Lo strinsi fra le mie braccia.
-ci vendicheremo. Lo uccideremo-
-LI UCCIDEREMO- gridò lui in preda a un pianto isterico.
-odi anche tuo padre...e non ti do torto-
-ovvio-
-quest'uomo,non si è mai fatto vedere in volto?-
-ha sempre indossato quell'orribile maschera -
-e il luogo? -
-sia in andata che in ritorno, sono stato sedato-
-la pagheranno cara-
-T/n, Ti amo- continuò a piangere.
-Damien... Ho un piano -











Autrice
Sorry per gli errori. Spero che il capitolo vi piaccia.

Un demone da compagnia (Sebastian x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora