Capitolo 31

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-un premio?  forse sei tu che vuoi il premio da me -
-beh, voglio solo farti stare bene- vidi un guizzo di malizia nei suoi occhi.
-sto già bene. Sono solo esausta. Quindi levati di dosso-  non ascoltò le mie parole e preferì abbracciarmi.
-Ti amo- mi sussurrò all'orecchio e iniziò a baciarmi il collo.
-due paroline dolci non mi faranno cambiare idea- accarezzai quei morbidi capelli ricci. Mi voltai e Nascosi un sincero sorriso.
-non ti farò niente. Voglio metterti solo il pigiama- si alzò e prese una vestaglia. Ritornò a cavalcioni su di me e tolse quel poco di vestito che era rimasto. Mi guardò sbalordito.
-Cos'è questo livido!? -
-ah, quel bastardo mi ha tirato un pugno fortissimo- risposi con nonchalance. Mi guardò dispiaciuto e iniziò a cercare altri lividi. Sentii il suo tocco delicato percorrere la mia pelle nuda.
-hey tranquillo, non c'è bisogno che mi ispezio- mh.. - Cercai di reprimere un gemito, ma il calore delle sue labbra sui miei seni era dannatamente piacevole.
-perdonami, ma in questo momento l'unica cosa che ho in mente è cercare di capire cosa fare per averti solo fra le mie braccia-
-Damien, sono già fra le tue braccia. -
-fisicamente... Ma non sentimentalmente- rimasi per un attimo Senza parole.
Non so se abbia intuito qualcosa... Però in parte si sbaglia. Amo entrambi...
- e pensi che toccandomi cambierà qualcosa? -
-no, quello è solo sfizio personale- disse il biondo con un tono egoistico e presuntuoso
-AH-
-cos'è sta delusione? - lo vidi sorridere
-delu, che? Mi stai solo dando sui nervi-
-perdonami- mi aiutò a indossare la vestaglia e si stese al mio fianco.
Calò il silenzio fra di noi. Distolsi lo sguardo verso la finestra.
Cercai di immaginare la scena della serata ma in terza persona. Io che prendo a "candelabri in faccia" un uomo sulla cinquantina... Risi come se non ci fosse un domani. Avevo le lacrime agli occhi
-T/n? T/n, tutto apposto? Stai bene? Perché stai ridendo? ODDIO STAI ANCHE PIANGENDO!? -
-D-Damien sto bene... AHAHAHAHAHAHA A CANDELABRI IN FACCIA AHAHAHAHA -
-È impazzita... SPIEGATI- Vidi il biondo seriamente preoccupato. Mi calmai un attimo e ripresi a parlare.
-mi stavo immaginando mentre tiravo quel candelabro in faccia al visconte..-
cercai di reprimere un'altra risata.
-COME IL CANDELABRO?! -
-ERA L'UNICA COSA A DISPOSIZIONE AHAHAHAHA -
-Ma quanto sei scema - Cercò di rimanere serio ma non ci riuscì e iniziò a ridere anche lui.
-bene, io mi sento esausta. Vado a prendermi qualcosa da bere. Tu vuoi qualcosa? -  presi una candela per farmi luce.
-no, sto bene-
-va bene - uscii dalla camera e mi Diressi in cucina. Tutti erano andati a dormire, si sentivano solo i miei passi riecheggiare nei corridoi.
Entrai nella Stanza, poggiai la candela sul tavolo.
-T/n- sussultai.
-William!? - guardai lo shinigami.
- sai che uccidere va contro la legge degli shinigami, vero? -
-si, me lo spiegò Ronald. Ma io non sono una di voi, quindi non ho problemi o sbaglio? -
-... Ti ricordo che ti abbiamo ancora sotto sorveglianza. Sono preoccupato per te.-
-perché mai? Come puoi vedere sto benissimo. Ah, ho una domanda. Quel tizio l'ho fatto fuori io o Sebby? -
-"Sebby"? - vidi un'espressione  disgustata comparire sul suo viso.
-si, il mio amoruccio. Ok la smetto prima che ti parta l'istinto omicida- sorrisi vedendo le sue reazioni.
-comunque sei stata tu-
-ah ok-
-per favore allontanati da lui. Potresti vivere normalmente con quel moccioso. Non diventare una bestia- sentii  della sincera disapprovazione nel tono della sua voce
-non posso allontanarmi da lui, lo amo-
-quanto sei cocciuta-
-è di famiglia, no? Ah, comunque per questa storia... Abbi un occhio di riguardo. Non mi va di lavorare di nuovo con voi. Non sopporterei di prendere un'altra anima che amo... come ho fatto con Jasmine- feci un occhiolino per alleggerire la tensione.
- per ora posso coprirti, ma la prossima volta non andrà bene. Devo andare. Tu va a dormire. Buonanotte, T/n-
-buonanotte, Will-
Vidi lo shinigami andarsene. Mi versai un bicchiere di vino. Dopo tutto quello che era accaduto avevo bisogno di rilassarmi. Chiusi gli occhi per la stanchezza. Ad un tratto mi sentii stretta fra due braccia. Sobbalzai per lo spavento. Aprii gli occhi ma non riuscii a scorgere la figura, dato che mi stringeva in modo che non riuscissi a vedere il suo viso. Oltretutto la luce della candela diveniva sempre più fioca ed era diventato tutto un gioco di ombre.
Sentii la sua mano Accarezzarmi i capelli. Stava cercando di consolarmi?
Rimasi stretta in quell'abbraccio. Una personsa normale penserebbe: "hey, uno sconosciuto ti sta abbracciando dovresti fare qualcosa non startene lì a godertelo". Non avrebbe torto ma in verità non ho paura, so di chi sono queste braccia o almeno ho l'idea.
-Grazie- dissi stringendolo  più a me.
Ad un tratto lo sentii singhiozzare.
I demoni non piangono... Allora è...
Alzai lo sguardo e vidi il volto del biondo in lacrime.
-Damien- lo richiamai. Provai un misto di emozioni e mi sentii stringere il cuore. Mi porsi mille quesiti : perché Damien stava piangendo? Aveva sentito la conversazione fra me e Will? Perché ho provato delusione nel sapere che fosse lui e non Sebastian? Cosa mi aspetto davvero?
-T/n- sentii la sua voce e alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi.
-perché stai piangendo? - chiesi accarezzandogli il braccio per confortarlo.
-è vero quello che vi siete detti tu e lo shinigami? -
-si-
Meglio che gli dica la verità, dopotutto mentire non servirebbe a niente.
-hai davvero preso tu l'anima di Jasmine...? -
-si, lo stesso giorno in cui ci eravamo incontrati per quella strada di Londra-
-ora capisco tutto- vidi le lacrime del ragazzo scendere come gocce di pioggia. Rimanemmo in silenzio.
Non ha detto nulla riguardo Sebastian... Ho paura. Ho sinceramente tanta paura. Sento le gambe tremare  pensai per poi appoggiarmi al ragazzo. Stavo cedendo.
-T/n, stai bene? - sentii quella voce gentile divenire preoccupata. Portai il viso verso il suo petto e mi aggrappai alla sua camicia.
-si- risposi con un filo di voce. Cercai di nascondere la mia debolezza momentanea. Non volevo piangere, non volevo comportarmi in quel modo, non volevo farmi vedere in quelle condizioni. Mi sentivo vulnerabile.
Cercai di riprendermi e bevvi tutto d'un fiato quel bicchiere di vino che avevo versato precedentemente.
-Damien aspettami in camera, vengo subito- dissi cercando di rassicurarlo.
-T/n, smettila. Smettila di nascondermi tutto, smettila di nascondere te stessa! DANNAZIONE! - Era la prima volta che vidi Damien così arrabbiato e deluso. Rimasi in silenzio e uscii dalla cucina. Mi recai in camera mia e lui mi seguì. Mi sdraiai sul letto e scoppiai in un pianto silenzioso.
-T/n, scusami. È che sono stanco di questa situazione...non avrei dovuto gridarti contro in quel modo- mi abbracciò.
-in realtà hai ragione... È che ne sono capitate così tante.. Che non ce la faccio - cercai di reprimere i singhiozzi.
-stai piangendo (?) - non avrei saputo dire se fosse stata una domanda o un'affermazione ma c'era un qualcosa di sorpreso nel tono che aveva usato.
Sentii le sue mani accarezzarmi il viso e le sue soffici labbra baciare la pelle bagnata dalle lacrime per poi giungere alle mie labbra. Quei suoi baci erano così dolci come la sua voce che sussurrava di amarmi. Mi confortai con quelle dolci carezze.
Chiusi gli occhi nel tentativo di addormentarmi quando sentii Damien sussurrare:
-Nonostante ami un altro, non posso lasciarti. Non posso abbandonarti fra le sue braccia. Ti amo troppo, sei la mia metà. Ti ho pensata per anni... Non posso starmene a guardare. È questa la ragione per cui prima ho dato di matto. Perché ho paura di perderti e soprattutto ho paura di non essere amato... Te l'ho già detto prima ma continuo a ripeterlo. Non so se lo faccio più per convincere me stesso o te... Dopotutto sono un moccioso egoista. Aveva ragione il vecchio. Ma non voglio perdere contro di lui, voglio conquistarti. Potrò commettere degli errori ma il mio destino è stare con te-
Mi addormentai stretta fra le sue braccia. La mattina dopo mi svegliai di soprassalto..
-È MAI POSSIBILE CHE QUESTA RAGAZZINA ABBIA I PIÙ BONI!?!?!? - la voce di Grell mi stonò i timpani.
-Grell è prima mattina, che cavolo ti gridi... Tsk- mi alzai e con gli occhi semichiusi cercai di andare in bagno.
-continuerò a non capire come qualcuno senza fascino come te, sia circondato sempre da bei ragazzi. In ogni caso lui ti sta aspettando giù. Quindi sbrigati a prepararti-
La guardai abbastanza confusa.
-il mio maggiordomo? -
-si! Sapessi quanto è sexy con quell'aria fredda mentre cercava di uccidermi. Poi oggi indossa un completo così aderente, potrei fissarlo per ore.. AHHH~~ -
Scoppiai a ridere mentre Grell continuava a raccontare le sue fantasie, involontariamente svegliammo Damien.









Autrice
Non linciatemi se non pubblico da tanto ma in sto periodo mi sento un po' depressa e svogliata. Eccovi il capitolo, spero che vi piaccia :)

Un demone da compagnia (Sebastian x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora