Capitolo 28

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Mi voltai con il viso in fiamme e mi ritrovai il maggiordomo del visconte avanti
-cosa sta combinando qui? -
-questo dovrei chiedertelo io, Grell Sutcliffe - ghignai
-ah, allora mi hai riconosciuta! -
-ovvio. La voce, gli occhi, il portamento-
-beh allontaniamoci da qui, che quei due si stanno divertendo- Grell mi fece l'occhiolino e io sorrisi. Ci dirigemmo verso il corridoio, Abbastanza distanti affinché nessuno sentisse la nostra conversazione.
-stasera ci sarà una strange qui vicino-
-questo non spiega perché tu sia vestita così-
-ah, questo? Sto facendo un piacere a Sebas-chan. Mi ha chiesto di tenerti sott'occhio e in cambio mi darà una notte d'amore kyaaa-
-Non dovrei ridere ma non ce la faccio, adoro quando scleri AHAHAHA-
-Cioè io ti sto dicendo che passerò una notte di fuoco con lui e tu al posto di essere arrabbiata, ridi?-
-beh non posso farci niente. Siamo realisti, arrabbiarmi non servirebbe a nulla. Siete un demone e uno shinigami, io sono solo un mezzo umano-
-non è che per caso ti sei veramente innamorata di Damien White? -
Spalancai gli occhi. Rimasi in silenzio, riflettendo sulle parole di Grell.
-a esser sinc-
-T/n! Eccoti. Ci stavi mettendo troppo tempo e sono venuto a cercarti ma non ti ho trovata in bagno- vidi Damien. La sua camminata elegante, i lunghi ricci che ricadevano sulle spalle, gli occhi verdi smeraldo e il sorriso mozzafiato.
-allora signorina più tardi le farò trovare un cambio pulito - disse Grell ritornando alla sua recita
-grazie. Perdonami Damien, torniamo in sala insieme? -
-si- ci allontanammo da Grell.
-hai parlato tutto il tempo con quel maggiordomo? - sentii un po' di gelosia nella sua voce
-caro mio, noi donne una settimana al mese, abbiamo il-
-Ok ok ho capito. Per questo ha detto quella cosa del cambio. Comunque stai bene? Ti fa male qualcosa? Vuoi sdraiarti? Posso portarti il pranzo a letto se vuoi... -
-tranquillo, sto bene. Per ora è tutto sopportabile-
-va bene. Ma se non ti senti bene, dimmelo-
-si-ci sedemmo a tavola. Iniziammo a mangiare.
AHHHH CHE DOLCE SI PREOCCUPA PER ME. È IMPOSSIBILE NON AFFEZIONARSI A UNO  COSÌ AAAAAAAA... Ok però tralasciando questo e altre questioni sentimentali,
i due conti si stanno divertendo. Ahhh! Quanto vorrei una foto per minacciarli!
Sorrisi pensando alle facce sconvolte. Sentii una mano prendere la mia.
-T/n, a cosa stai pensando? Stai sorridendo... -
-a quanto sei carino mentre ti  preoccupi per me-
Evviva le mezze verità! Pensai
-per favore non dire queste cose, mi imbarazzi- lo vidi arrossire.
-sei così Dannatamente carino - passai una mano sulla sua guancia. Lui la copri con la sua e si godette quelle carezze. Spinta dall'impulso del momento lo baciai sulla guancia.
-non stuzzicarmi, sai che sono un uomo - sorrise.
-ma ho il diritto di farlo. Sono la tua fidanzata-
In un certo senso  starei solo recitando la mia parte ma mi sto divertendo troppo. Sto giocando troppo con il fuoco. Io penso a quanto sia carino Damien a preoccuparsi, ma vogliamo parlare di Sebas-chan che mi manda Grell sotto copertura?  Ahh quanto lo adoro quando fa il geloso...beh però non ha torto. Si, sto fing-aspe ma quanto sono sicura di star fingendo? Certe azioni mi sorgono così spontanee  che me ne accorgo troppo tardi di star esagerando. Però a pensarci bene Sebastian potrebbe abbandonarmi da un momento all'altro.... Ma potrebbe farlo anche Damien se comprenderebbe che sto fing-ehm semi-fingendo... Vabbè morale della favola : se mi abbandonano resto sola come un cane.
Il bello è che lo sto pensando con una certa leggerezza che mi meraviglio di me stessa. Una volta avrei pianto a dirotto. È proprio vero che le esperienze cambiano le persone. Da quando è morta Jasmine, sento come se l'apatia avesse impiantato delle radici all'interno del mio corpo.
-T/N! -
Sussultai sentendo la voce di Damien.
-non gridare. Mi hai stordita- risposi pacatamente. Rivolsi lo sguardo verso il suo viso.
-Perdonami. È che... Non lo so...per un attimo hai cambiato faccia- lo vidi chiaramente confuso. Si massaggiò le tempie.
-in che senso? -
-Ti stavo chiamando, ma non rispondevi... Poi ti sei incupita ed è come se avessi cambiato il colore degli occhi... Forse è stato solo un gioco di luce- mi prese la mano.
-ah, tranquillo. Stavo solo riflettendo. Per quanto riguarda gli occhi sarà stata la luce del sole-
-si. Volevo chiederti una cosa-
-dimmi-
-Ultimamente ti vedo sempre triste, malinconica... Sei davvero felice di stare con me o stai solo fingendo? -
Spalancai gli occhi.
-Ma sei matto!? Cosa diamine te lo fa pensare? Ovvio che sono felice di star con te! Non ti ho visto per anni e finalmente sei qui, al mio fianco-
-e allora perché ogni tanto vedo comparire quel volto così amaro e afflitto? -
Portai la sua mano sul mio viso.
-Damien, tutti soffriamo per qualcosa. Come tu hai i tuoi traumi e le tue cicatrici, così le ho anch'io. Ho dovuto non perdere una mamma, ma bensì due. Una l'ho raccolta con le mie mani... -
-in che senso? -
-signorina, c'è il conte al telefono - mi voltai e vidi Grell.
Avrà di sicuro ascoltato tutta la conversazione per questo mi ha bloccata e ha fatto bene. Ho fatto un giuramento.
-Scusami Damien-
Andai verso Grell che mi accompagnò al telefono.
-Beh non stavo mentendo. Ti vuole il conte Phantomhive-
-ah... -
-pronto? -
-T/n, come sta andando? -
-bene-
-quanto tempo occorrerà ancora? -
-penso un paio di settimane-
-ce l'hai già un piano?
-si, ne ho due-
-ti devo mandare Sebastian? -
-Si, mi servirebbe proprio -
-mi dai frasi generali perché hai paura che qualcuno possa capire? -
-ovvio che si -
-capisco. Più tardi Sebastian verrà da te -
-va benissimo, grazie. Ciaoo-
-Ciao-
Mi voltai.
-Grell, dopo verrà il nostro corvo-
-Kyaaaahhhhhhhh! Non vedo l'ora! Con quello sguardo freddo, i capelli bellissimi.... KYAAAHHH SAI QUANT'È BOLLENTE ALTROVE -
-AHAHAHHAHA-
Tornai in sala e vidi Damien venire verso la mia direzione.
-beh sembra che mio padre sia indaffarato-
-vogliamo andare in giardino? Tanto ho già finito-
-va benissimo-
Camminammo mano nella mano.
In realtà è tutto un piano. Voglio vedere se si vede qualcosa dalla finestra. PUAHAHAHAHAHJAJAJ
-T/n, cos'è quel sorriso malefico? -
-oh, ehm. Vieni con me-
Trascinai Damien verso la finestra della biblioteca. Ci accasciammo.
Sentimmo dei mugugnii.
-cosa sono questi? "versi"? -
-tuo padre si sta dando alla pazza gioia-
Continuai ad origliare.
-mhmhhh smettila! Potrebbero sentirci! -
-ma che vuoi che sia! Tanto è abituato! L'ho educato come si deve-
Tappai le orecchie a Damien.
-hey! Ma che fai!? - mi chiese Damien confuso
-shh. È per il tuo bene. È meglio che tu non ascolti-
-si però mi stai sbattendo il tuo sen... -
-Shh-
Alzai un pochino il capo e dalla finestra intravidi le due figure rilasciarsi al loro divertimento. Abbassai in fretta e furia il capo, e strinsi Damien sul mio petto. Se avesse visto o ascoltato tutto, sarebbe finito di nuovo per vomitare.
...
-stasera, ci sarà un altro carico-
-mhmh alla villa del visconte Gray? -
-e-esattamente-
-a che ora? -
-questa volta un po' prima~...ahhh~ a-all'una-
-oggi ti fermi qui, vero? -
-mhmhhh~-
...

-Damien, andiamo via-. Avvampai e trascinai il biondo per il polso. Ci sedemmo sotto un albero abbastanza lontano dalla casa.
-qui nessuno ci vede e nessuno ci sente-
Dissi guardando l'esteso prato.
-perché prima non mi hai fatto origliare?-
-era per il tuo bene...c-comunque la prossima asta è stasera dal conte Gray. Tuo padre e quello, partiranno sta notte all'una- voltai lo sguardo altrove.  Ormai la scena dei due uomini era dipinta nella mia mente. Beh erano cose che già avevo letto in qualche libro, ma da vicino era tutta un'altra storia.
-T/n, non ti ho mai vista così. Che hai visto? -
-non posso dirtelo. È per il tuo bene-
Sorrisi. Damien passò una mano dietro la mia schiena, per poi stringermi a sé.
-lo stavano facendo? - disse con non chalance.
-si... In ogni caso, come hai fatto a chiedermelo in modo così disinvolto? -
-sono abituato. Sia a lui, sia a fare quello, sia a vederlo fare - la sua voce divenne sempre più fredda e dura.
Spalancai gli occhi sorpresa.
-Perdonami, non volevo- cercai di dire qualcosa, ma lui appoggiò il capo nell'incavo del mio collo. Cogliendomi di sorpresa.
-tranquilla. Ti ringrazio per il pensiero- iniziò a baciarmi il collo.
-fermo- cercai di allontanarlo ma lui mi strinse verso il suo petto.
-voglio restare così per un paio di minuti - sentenziò il biondo.
-no, qualcuno potrebbe vederci! - mi alzai di scatto.
-possono vederci solo i servi-
-non è affatto vero- sussultai sentendo quella voce familiare. Mi voltai e lo vidi con uno dei suoi soliti ghigni.
-Se-Sebastian!? -  esclamai sorpresa











Autrice.
Sorry per gli errori, spero che il capitolo vi piaccia!

Ps:lo so, la storia sta prendendo una strana piega. In ogni caso forse lo scenario è anche un po' troppo statico, forse dovrei aggiungere un pizzico di pepe. Beh, se volete, siate liberi di darmi qualche consiglio :).

Un demone da compagnia (Sebastian x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora