3. LE VACANZE DI NATALE

58 7 4
                                    

"What's Your Talent?" era finito da una settimana, e i due ragazzi non si vedevano dalla sera della finale.
Frederick ripensava spesso a quella sera, a quella meravigliosa sera, aveva bisogno di tempo per riflettere ma non aveva il coraggio di dirlo a Giulia.
Fortunatamente il master di Giulia negli U.S.A. cadeva a fagiolo, due settimane da solo per poter ragionare sulla faccenda.
Manco a farlo apposta André fu chiamato nell'est Europa per un lavoro importante e Myko era "contento" di questa sua partenza, la sua gelosia lo soffocava, e poi aveva bisogno di riflettere sui suoi sentimenti.
Riki stava tornando dall'aereoporto dove aveva accompagnato Giulia, aveva la musica al massimo, la sua musica, non sapeva nemmeno lui il perché, ma stava ascoltando "Rat Poison" su una chiavetta che aveva fatto lui, non aveva voglia di pensare a niente, aveva solo voglia di rappare.
Anche André era partito da poco e Myko decise di rilassarsi preparandosi un bagno caldo per distendersi un pò, aprì il rubinetto della vasca, aggiunse bagnoschiuma e sali e mentre attendeva che la vasca si riempisse si spogliò, rimanendo in boxer.
Frederick doveva passare per la strada di casa di Mykolas per andare a casa sua, così decise di fermarsi a salutare l'amico.
Parcheggiò e suonò il campanello, "Merde! il est qu'André a oublié quelque chose" (trad. : "Merda! É André che ha dimenticato qualcosa").
Il rapporto tra Myko e André era cambiato da quel giorno, da quando gli aveva fatto quella sceneggiata perché aveva dormito sul divano.
"Arrivo!!" gridò sentendo il campanello suonare, rimase di sasso quando aprendo la porta (ricordiamoci che era in boxer) al posto di André si ritrovò Riki davanti.
I due si guardarono negli occhi, e Riki guardò il meraviglioso ragazzo che aveva davanti, praticamente un adone.
Mykolas era vistosamente imbarazzato "Oddio Rik, entra io vado mettere qualcosa addosso", il rapper rispose con un filo di voce ma abbastanza per farsi sentire dall'amico "Non é obbligatorio", Myko si giró, gli fece un sorriso e si infilò una t-shirt.
Frederick lo squadrò dalla testa ai piedi, praticamente gli aveva fatto la radiografia, stava impazzendo, avrebbe voluto saltagli addosso ma, a fatica, si trattenne.
"Che fai da queste parti?" chiese il cantante, Riki lo osservava, i riccioli scompigliati, t-shirt aderente nera che gli segnava il fisico asciutto, boxer nero "Valentino" con elastico alto, che non lasciavano nulla all'immaginazione, era scalzo.
Il rapper ritornò in se quando sentì il cantante che lo chiava "Rik mi stai ascoltando??" "Si si scusami, stavo andando a casa e visto che non ci vedevamo da quella sera....volevo salutarti".
Mykolas si sedette sul divano vicino a Frederick che si irrigidì, pensò "No non ti sedere troppo vicino già sto combattendo con il mio autocontrollo" era come se avesse un altro lui dentro di se che voleva uscire e saltare addosso a quel ragazzo così perfetto che aveva di fianco, ma no doveva resistere non poteva fare il maniaco.
"Tu non hai caldo Rik? Non hai tolto neanche il cappotto" infatti il rapper si era seduto distratto dalla presenza di Mykolas in boxer e non si era neanche tolto il cappotto, sotto al cappotto una t-shirt che lasciava liberi i tattoes su collo e braccia, che a Myko piacevano molto "Starei le ore ad osservare i tuoi tattoes" gli disse con gli occhi a cuoricino.
Il ragazzo dalla pelle d'inchiostro lo guardò con mille punti interrogativi, "Ti faccio vedere" disse il ricciolo avvicinandosi e infilando una mano sotto la maglia del rapper, gli passò ancora quel brivido per la schiena che oramai conosceva bene quando il cantante iniziò ad accarezzagli il petto scendendo verso gli addominali e l'ombelico, Frederick bloccò la sua mano "Che c'é?" chiese Mykolas "E se lui dovesse tornare?", "È partito non tornerà per due settimane"...."Poi....io....sono etero....Giulia..."
Ma Myko già non lo ascoltava più, avvicinò le labbra a quelle del rapper (macho e etero..se se..)e lo baciò, lo baciò con dolcezza senza fretta, odiava l'idea di fargli male...
Gli piaceva essere dolce con lui, lo accarezzava, su tutto il corpo, Riki reagiva alle sue carezze con dei brividi che gli scorrevano per la schiena, decise di contraccambiare le carezze sfiorando delicatamente la schiena di Myko, abbracciandolo e baciandolo.
Il tempo era volato erano passate 2 ore e sembravano 5 min.
"Cazzo Miki (era la prima volta che lo chiamava cosi)...." il ragazzo gli sorrise dolcemente, Riki chiese "Che c'é? Perché mi guardi cosi?" "Oh a me piace Miki, nessuno mi ha mai chiamato Miki, e poi detto dalle tue labbra lo adoro".
Frederick divenne paonazzo, "Grazie..." ed abbassò lo sguardo, il cantante gli sollevò teneramente il viso dal mento "Non abbasare i tuoi bellissimi occhi" "Io devo....grazie....devo andare a cena da mia madre, sarà in pensiero, sono in ritardo",
"Devi andare? Mi lasci da solo?", "Possiamo vederci domani se vuoi?" disse Riki, "Come fai con Giulia?" "Lei é in America per un master, tornavo dall'aereoporto quando ho deciso di passare da te..." si sentiva le guance bruciare dalla timidezza Myko si spostò da sopra a Riki "Allora va se no tua mamma si preoccupa, ci sentiamo per organizzare domani".
Il rapper si alzò dal divano, controvoglia, avrebbe voluto rimanere, stava per chiamare sua madre per rimandare ma sapeva che sarebbe andata su tutte le furie "Allora a domani Miki aspetto un tuo messaggio", "Ok" il cantante si abbassò per dagli un tenero bacio a stampo "A domani", Frederick si voltò e Mykolas chiuse la porta.
Il cuore di Frederick batteva all'impazzata e il suo cervello era ko.
Myko si fece scivolare lungo la porta per poi sedersi a terra, aveva capito di essere davvero terriblement en amour avec cet petit homme peint (terribilmente innamorato di OminoDipinto).
Mykolas aveva deciso di fargli una sorpresa, voleva portarlo nel suo chalet in montagna, senza dirgli nulla, e voleva rimanerci con lui per due settimane.
L'Iphone di Frederick suonó svegliandolo di colpo, guardò l'orologio del cell, 10.30 ("Cazzo é tardi!!") poi lesse "Miki" aprì la notifica "Ciao mio Omino preparati una borsa con qualche cambio (un pò pesante) oggi andiamo in gita"
"Uhmm chissà che ha in mente? Vediamo...mi piace l'idea di assecondarlo" pensò premendo il tasto "rispondi"...."Ok, passi a prendermi tu?" Myko inviò un messaggio di conferma che sarebbe passato lui tra un'ora, un'ora?!?!?! "Devo muovermi" pensò.
Ok tutto pronto, Frederick era veramente magnifico così, scese ad aspettare Myko che nel frattempo gli aveva mandato un messaggio che stava arrivando.
Frederick uscì di casa, nello stesso momento arrivò Myko a bordo del suo suv "Ciao!! Sali" il rapper aprì la portiera e salì "Dove hai intenzione di portarmi cosi di punto in bianco?" "Sorpresa caro il mio OminoDipinto, lo vedrai presto".
Riki fece una smorfia di dissenso, la musica era alta, si era accorto che adorava guardarlo mentre guidava, il viso concentrato sulla strada, i riccioli un pò scompigliati, decise, con un po' di timore di appoggiargli una mano sulla spalla e di fargli delle carezze sul collo "Frederick tu cosi mi...distrai, dopo mi viene voglia di fermarmi..." ma il rapper non lo ascoltò e continuò a coccolarlo...
Arrivarono a destinazione, Mykolas aveva uno chalet in montagna "Eccoci arrivati" "Cazzo Miki é bellissimo" disse Riki che era rimasto a bocca aperta per il panorama.
Faceva freddo e aveva appena smesso di nevicare, scaricarono i bagagli ed entrarono.
"Ho voluto farti una sorpresa, questo sarà il nostro rifugio per due settimmane se vorrai..."
"Mi chiedi se voglio Miki?! Certo che voglio!".
Myko fece un sorriso a 32 denti e lo abbracciò solevandolo da terra, per lui era talmente piccolo.

TU IL DIMINUTIVO DI TUTTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora