4. MONTAGNA

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Ormai si era fatta l'ora di cena cosi decisero di andare in un ristorante li vicino che Mykolas conosceva molto bene.
A cena avevano "fatto i bravi" per non dare troppo nell'occhio, in fondo sono due personaggi famosi, e avevano bisognò di tranquillità.
Ma a tutti e due "tremavano le mani" avevano una gran voglia di lasciarsi andare senza pensare al dopo a quello che penserebbero gli altri a quanto in teoria fosse sbagliato tutto questo, volevano essere solo loro due e nient'altro.
Usciti dal ristorante fecero una passeggiata uno accanto all'altro, la differenza di altezza così vicini si notava molto ma a Myko piaceva, era piccolino, tenero, da proteggere e Riki si sentiva protetto da quell'angelo di un metro e novanta vicino a lui.
Tornarono allo chalet, faceva veramente freddo, cosi Myko decise di accendere il fuoco nel camino e Riki nel frattempo prese la moltitudine di cuscini che c'era sul divano e li mise per terra sopra al tappeto davanti al camino.
“Ci sdraiamo davanti al camino ti va Miki?" "Bien sûr, mon chérie"
“No Myk però non mi parlare in lingue a me sconosciute", ah ah servita su un vassoio d'argento, Mykolas si alzò da vicino al camino si avvicinò gli alzò il viso sollevandogli dolcemente il mento, “Allora te lo dico in una lingua conprensibile" e lo baciò sulle labbra dolcemente, ma allo stesso tempo intensamente, a lungo, poi si spostò leggermente "Certo che mi va tesoro mio..." a Frederick gli passò per la schiena quel brivido che solo lui riusciva a fargli provare....
Si sdraiarono sui cuscini, Myk fremeva aveva voglia di lui, adesso, in quel preciso momento e la stessa cosa era per l'altro, daltronde perché bloccare dei sentimenti cosi forti? Riki era sdraiato metre Myko stava sopra di lui appoggiato ai gomiti, lo guardava, lo scrutava, adorava i suoi occhi nocciola molto espressivi, lasciavano sempre intuire cosa pensasse, poi le sue labbra, lo mandavano in sclero tutte le volte, si avvicinò e inizió a baciarlo dolcemente, sulle labbra per poi passare alla guancia e scendere sul collo dipinto... “Starei ore a baciare tutti i tuoi tattoes"...il rapper era praticamente in trance, aveva i brividi ovunque, Myko si avvicinò di più e questo gli fece capire che il rapper apprezzava molto le sue attenzioni.
Frederick mise una mano sotto la t-shirt di Myko accarezzandogli la schiena, il ricciolo fece un gemito di piacere, e il ragazzo si accorse che anche a lui piacevano le sue attenzioni, piano gli sfilò la maglietta "Io invece starei ore solo a guardarti, sei paradisiaco..."
Mykolas voleva essere dolce la prima volta ma non ci riusciva era preso da quella voglia irrefrenabile di volerlo e anche Riki non scherzava...il cantante quasi strappò di dosso la maglietta al rapper, i baci diventarono intensi, appassionati, frenetici come se non volessero perdere nemmeno un secondo di piacere, le mani scorrevano sui loro corpi, finché Frederick non arrivò al bottone dei jeans di Mykolas che lo fece dannare "Cazzo!", "Non dire parolacce" finalmente riuscì a sganciare il bottone, Myko si distanziò un attimo per potersi sfilare i pantaloni...
Frederick rimase in venerazione di quell'uomo in boxer che aveva davanti a se, non aveva mai guardato nessuno in quel modo "Sai Myk, mi destabilizzi, la tua bellezza mi ferma il cuore" Myko si riavvicinò a Riki ora toccava a lui, con maestria sganciò il bottone dei pantaloni del rapper e glieli sfilò velocemente, ora tutti e due erano semi nudi, pelle contro pelle, e si sentivano in paradiso...
Mykolas giocò per un pò con l'elastico dei boxer di Frederick facendolo impazzire...”Se non mi baci adesso...." cercò di trattenere un gemito di piacere senza riuscirci, Myko lo baciò appassionatamente mentre decise che era il momento di liberarsi dei pochi vestiti che gli erano rimasti addosso.
Fuori aveva ripreso a nevicare, il camino scaldava la stanza, i loro corpi uno sopra all'altro, le carezze la passione, Frederick con un pò di vergogna sussurrò all'orecchio dell'amico (amico?!?) "Non sono pratico di queste cose, mi devi aiutare..." Mykolas gli sorrise "Stai tranquillo non ti devi preoccupare" cosi Riki si lasció andare....i due ragazzi raggiunsero la pace dei sensi insieme, niente era mai stato cosi bello per entrambi.
Myko si sdraió accanto al ragazzo tatuato abbracciandolo "Mi sa che....." Riki si voltò ad ammirare il suo viso "Mi sa che....TI AMO OminoDipinto" il ragazzo arrossì visibilmente e ebbe ancora quel brivido per la schiena "Mi sa che....TI AMO anche io Miki" ❤ ❤
I due ragazzi si addormentarono abbracciati davanti al camino, con la neve che scendeva fitta fuori, non erano mai stati così bene, neanche con i rispettivi compagni.
Frederick si svegliò per primo, erano le 9.00, si stropicciò gli occhi, si sentiva tremendamente felice come non lo era mai stato in vita sua.
Si voltò verso il suo amico che ancora dormiva, non voleva svegliarlo, o almeno non subito, voleva stare ad osservarlo, ad osservare quel viso perfetto e rilassato, il petto che saliva e scendeva in un respiro regolare, sereno, era bellissimo sarebbe rimasto tutto il giorno ad osservarlo.
Decise di passare una mano tra quei morbidi riccioli, dolcemente come una carezza, come una coccola.
Myko fece un versetto e si girò su un fianco rivolto verso Riki e gli poggiò un braccio sul petto, anche se ancora dormiva, il rapper continuò con le carezze e piano piano Myko si svegliò aprii gli occhi e disse " Bonjour mon amour" Frederick lo guardò un pò stranito, Miko si sollevò un pò gli diede un tenero bacio "Ciao amore" il ragazzo gli sorrise...."Sono le 9.30 dormiglione" "Da quanto sei sveglio?" "Mezz’ora, mi piace osservarti Myk, la tua bellezza é disarmante e amo guardarla" era riuscito a far arrossire vistosamemte Myk.
"Sei troppo buono, tu sei bello Riki come il sole, non so cosa hai fatto, mi hai stregato" si infilò i boxer e si alzò per andare verso la cucina "Ti va pancake e caffé?" "Si grazie...mon trésor, si dice cosi?" "Si bravoh!" disse Mykolas ripetendo la frase accentuando un pò di più la "r". Riki (che aveva deciso di non rinfilarsi i boxer 😳) si diresse verso il bagno lasciò la porta socchiusa, Mykolas aveva messo la caffettiera sul fuoco e i pancake su due piattini.
Sbirció dalla porta socchiusa, il rapper stava preparando le cose per farsi la doccia "Dopo colazione si scia" Riki stava per entrare in doccia quando si bloccò, aveva una fifa pazzesca non aveva mai sciato, andò in cucina dal suo tesoro, con solo la spugna in mano, “Dove dobbiamo andare?" disse preoccupato "Oh mon petit trésor se tu ti presenti davanti a me così, da nessuna parte" il ricciolino era evidentemete eccitato alla presenza del suo ragazzo tatuato in tutta la sua bellezza "come mamma l'aveva fatto".
“Hai paura Frederick? Con me non devi averne, io ti proteggo. Anche se così mi passa la voglia di sciare...facciamo colazione che poi ho un'idea".
Riki lo guardò preoccupato poi adò ad avvvolgersi un asciugamano in vita e tornò in cucina, Mykolas si morse il labbro inferiore aveva una voglia matta di ripetere quello che era successo la sera prima, versó il caffé nelle tazze e si sedette di fronte a Riki.
Fecero colazione ridendo e scherzando come se fossero sempre stati insieme, si volevano bene e questo era quello che contava.
Finita la colazione il rapper si alzò "Vado a fare la doccia" disse, fece una pausa "Vuoi venire?" Beh poteva farselo dire due volte? Lo seguì, erano davanti allo specchio, Myko dietro a Riki, al suo Riki, il suo "petit trésor", la differenza d'altezza, quella bellissima differenza d'altezza, il ricciolo si abbassò per baciare il collo tatuato di Frederick.
Il rapper guardò se stesso allo specchio "Cosa sto facendo? Sarà giusto tutto questo? Cosa dirò a Giulia? E lui? Avrà intenzione di dirlo a André? E la gente? Io sono un rapper dovrei essere un macho circondato da fi..." pensò ma lui in cuor suo lo sapeva che quello era il posto giusto dove stare. Myko si accorse del viso turbato di Riki, “Che succede?" chiese il cantante al ragazzo "Pensieri Myk, sono preoccupato per mia madre, per Giulia, per quello che potrebbero pensare" "Io capisco le tue sensazioni Rik, ci sono passato, ma io sono qui per aiutarti anche nelle difficoltà, a superarle, io TI AMO mon petit trésor" lo prese per mano ed entrarono nella doccia, Frederick era un pò agitato, tremava, il cantante aprì l'acqua calda e lo abbracciò, stettero per un pò di tempo così abbracciati con l'acqua che gli scorreva su tutto il corpo, Riki piano piano si calmò, Mykolas sentiva il suo repiro sempre più regolare, gli alzò il viso e lo baciò con un bacio a stampo per poi scompigliargli i capelli, risero tutti e due, il rapper gli lanciò la spugna "Tu vuoi la guerra?!?!"disse (beh la doccia dello chalet di Myko é abbastanza grande per faci la guerra con le spugne) così iniziarono a lanciarsi le spugne insaponate, Mykolas era al settimo cielo nel vedere che il suo amico aveva ripreso a sorridere.
Si abbracciarono di nuovo e si lavarono uno il corpo dell'altro, dolcemente, il ricciolo mise un pò di bagnoschiuma sulla spugna e iniziò dal
petto tatuato dell'amico (compagno?), la spugna scivolava leggera sulla sua pelle provocando nel ragazzo dei brividi di piacere quando la mano arrivò all'ombelico Myko si abbassò si mise in ginocchio e sollevò gli occhi come a chiedere il suo permesso.
Frederick ricambiò lo sguardo non riusciva ancora a connettere la situazione, si sentiva in estasi e Mykolas, anche se gli faceva "strano", lo stava facendo inpazzire, Myko sentì le gambe di Riki tremare si fermò non voleva arrivare in fondo voleva farlo "soffrire" un pò, si alzò in piedi e lo guardò dritto negli occhi, in quegli occhi che gli piacevano tanto, “Mi fai morire, cosa mi hai combinato?" chiese Riki, il ragazzo per tutta risposta lo baciò.
"Vieni con me mon petit trésor" prese due asciugamani uno per se e uno per Frederick "Mi piace" disse il più piccolo, Mykolas lo guardò interrogativo, "Petit trésor" rispose, Myko sorrise contento accompagnandolo in camera da letto.
Tutto questo per Frederick e Mykolas era un sogno dal quale non volevano più svegliarsi.
Si infilarono sotto le coperte "Beh dopo la doccia caro il mio Myk mi é passata completamente la voglia di sciare e mi è venuta un'altra voglia.....mi piacerebbe provare....ma tu devi essere onesto!" "Io non capisco trésor" Riki arrossì "Quello che...mi....hai fatto...in doccia..."
"Oh.....ok...ma solo se tu vuoi, non voglio obbligarti, c'é tempo" disse Mykolas, "Io voglio", scivolò sotto le coperte, all'inizio Myko era un pò ansioso, poi si lasciò andare, pensò che se la stesse cavando bene per essere la prima volta, soffocó un gemito di piacere senza riuscirci, finché non capì che doveva richiamare l'attenzione del rapper "Rik baciami", il ragazzo si fermò, sbucò da sotto le coperte "Dio sei terribilmente bello tutto scompigliato" Myko lo bació e si lasciò andare raggiungendo il piacere, Frederick si accoccolò accanto a lui con una mano che giocava con i suoi riccioli "Non ci sono parole mio tesoro, direi che hai capito da solo come sei andato", "TI AMO" Mykolas in quel momento non se lo aspettava "je t'aime trop mon petit trésor" (trad."ti amo anche io mio piccolo tesoro").
Era così bello da sembrare un sogno, rimasero abbracciati e felici per il resto della mattinata.
Entrambi pensarono che quelli sarebbero stati i giorni più belli di sempre.

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