6. AMORE PURO

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Purtroppo le bellissime settimane erano giunte al termine, i due piccioncini dovevano tornare nella grigia Milano. Avevano già preparato le valigie la sera prima ed erano pronti per andare, Myko stava per aprire la porta dello chalet quando Riki gli fermò la mano "Aspetta Mik..." Il ragazzo lo guardó interrogativo, il rapper continuó "Volevo solo dirti che mi sentivo in paradiso qui con te...e che...che......io...vorrei restare e non dover tornare indietro...ecco te l'ho detto...non sono bravo a spiegare i miei sentimenti..."
Myko lo guardò teneramente "Lo vorrei tanto anche io mon petit trésor, starei qui con te sempre, ma dobbiamo lavorare....tu hai delle serate, dei dj set, io.....ho Top Voice in Francia" disse con tono basso, "Ah si....Top Voice....in Francia...già..." sussurò Frederick, aveva paura di non riuscire a sopportare così tanti chilometri tra di loro, così tanta distanza dalla persona più importante, ma aveva paura a dirglielo così uscirono dallo chalet e salirono in macchina.
Il viaggio andò abbastanza bene e quando arrivarono a Milano Myko accompagnò Riki a casa, "Dai entra ti offro qualcosa da bere, non c'é nessuno, Giulia mi ha scritto che ritarderà una settimana" il cantante accettò l'invito ed entrò.
Si sedettero sul divano a bere una birra, Frederick era triste e gli si leggeva in faccia "Trésor " sussurrò il cantante e gli prese la mano tra le sue "Non credo di resistere a questa lontananza" rispose, Myko non aveva mai visto Riki così triste come in quel momento mentre pronunciava quelle parole. "Tornerò presto mio Bel Disastro te lo prometto", "Rimani ancora un pò ti prego" disse con un filo di voce strozzata, Myko lo guardò negli occhi, in quei bellissimi occhi nocciola che amava tanto e che non aveva mai visto così tristi "É difficile anche per me allontarmi da te...non sai quanto...ma abbiamo degli impegni di lavoro e dobbiamo rispettarli" Frederick si rattristì ancora di più. Myko attirò a se Riki e lo abbracciò forte "Baciami" gli disse, il rapper alzò lo sguardo e lo baciò, era un bacio dolce, triste, tanto triste, mentre lo baciava gli scese una lacrima, cavoli stava piangendo per lui, la cosa lo scosse un pò.
Mykolas si accorse "No no...trésor...non fare così" lo abbracciò, si stesero sul divano, abbracciati a coccolarsi.
Le ore volavano e si fece sera, Myko doveva andare la mattina seguente aveva il volo per la Francia.
Riki si era addormentato sul petto dell'amico, al battito del suo cuore, il ricciolo non sapeva se svegliarlo o no, ma come si mosse Riki aprì gli occhi "Miki" disse, il cantante rispose "Tesoro, ti sei addormentato, é bellissimo guardarti dormire" poi si rattristó "Ora devo andare però, anche se non vorrei...ma domani mattina ho l'aereo alle 7.00", "Si...ok.." rispose il ragazzo e accompagnò l'amico alla porta "Ciao mio OminoDipinto tornerò presto ti prometto che ci sentiremo tutti i giorni", "Ok, mi raccomando divertiti" Mykolas si voltò come per andare via, si rivoltò verso Riki "Ti amo, non dimenticarlo" e gli diede un bacio a stampo sulle labbra "Ti amo anch'io" rispose, Mykolas salì in macchina e partì, l'amico chiuse la porta e si fece scivolare contro di essa fino a sedersi per terra con il viso tra le mani...gli veniva da piangere...Si alzò da terra e si trascinò sul divano, prese tra le braccia il cuscino, fino a dove, poco tempo fà, poggiava la testa di Myko.
Sentiva il suo profumo e si sentiva molto più solo e vuoto dentro.
Non aveva neanche cenato, quando verso le 22 suonò il telefono, era lui, "Pronto?Mik!", "Rik tesoro, ciao, volevo darti la buonanotte" il giovane sentì come un nodo alla gola che non lo faceva respirare "Non partire...", "Ti prego non rendere tutto più difficile di quello che già é, anche io non voglio partire ma come posso fare?! Devi riposare va a letto per piacere domani mattina ti richiamo prima di partire ok?", "Ok" rispose tristemente il ragazzo tatuato poi aggiunse "Ti amo Mykolas", "Ti amo trésor buonanotte" e agganciarono.
Riki fece molta fatica ad addormentarsi, e per tutta la notte ebbe un sonno tormentato, continuava a rigirarsi nel letto, alla fine decise di alzarsi, si stropicciò gli occhi, guardó l'orologio erano le 6 del mattino "Le 6?!?!? Cazzo se mi sbrigo riesco ad arrivare all'aereoporto per salutarlo" pensò.
Fece una doccia veloce si vestì e uscì di casa, salì in macchina e si diresse a tutta velocità verso l'aeroporto.
Arrivato chiese alla prima hostess dove potesse trovare il volo per la Francia, corse fino al gate indicato ed eccolo lì, nei suoi 191 cm di bellezza, meraviglia, per essere precisi. Frederick si bloccò a pochi passi da lui, dio mio come era bello, lo scrutò anche se era girato di schiena, gli si avvicinò e disse "Mi scusi..." Myko pensò di avere le allucinazioni conosceva troppo bene quella voce, si voltò non ci voleva credere era li davanti a lui era al settimo cielo "Rikkkkk"
lo abbracciò e lo sollevó da terra  "Dovevo passare a salutarti" poi abbassò la voce "anche se mi si spezzerà il cuore" Myko si rattristò "Non dire così mon trésor ti prego per me è già difficile dover andare..."
Si salutarono e Riki rimase li impietrito a veder decollare l'aereo con a bordo l'uomo che gli aveva scombussolato l'esistenza. Tornó a casa si sentiva uno straccio, chiuse la porta dietro di se, lanciò il cappotto sulla sedia e si buttò sul letto, accese la radio, e dopo varie canzoni di basso livello ne iniziò una che ascoltava quando aveva 4 anni, ma che in quel momento ascoltò in modo diverso, la canzone faceva così :
"Come mai
ma chi sarai
per fare questo a me
notti intere ad aspettarti
ad aspettare te
dimmi come mai
ma chi sarai
per farmi stare qui
qui seduto in una stanza
pregando per un "si"..."
Sembrava scritta apposta per quel momento, "Io non riesco devo prendere il primo aereo devo andare da lui!!...Ma come faccio con gli impegni di lavoro? Forse aveva ragione lui meglio restare qui" mille pensieri gli vagavano per la testa.

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