19. HOME SWEET HOME

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Frederick era sedato da tre giorni e questa mattina era stato estubato.
I medici avevano appurato che il ragazzo respirava da solo e che ora era fuori pericolo. Mykolas a sentire quelle parole si tranquillizzò e ringraziò immensamente.
Quando uscirono dalla stanza, visto che la tensione si era affievolita, Mykolas si appisolò sulla poltrona accanto al letto di Frederick mentre gli teneva la mano fra le sue con la testa appoggiata sopra.
La mano di Riki iniziò a muoversi in un modo agitato e Myko si svegliò all'istante, "Che succede?" disse preoccupato.
Riki si agitava nel sonno, stava piangendo era un pianto disperato.
"Perché??.... Perché mi hai fatto questo? Miki.....come hai potuto?", disse Riki.
"Riki...amore, stai sognando...." disse cercando di non svegliarlo di soprassalto.
Finalmente Riki apri gli occhi, si guardò intorno, non riusciva più a distinguere la realtà.
Quando Myko si avvicinò a lui per capire cosa lo avesse turbato così tanto, Riki lo allontanò in malo modo.
Ci vollero un paio di minuti affinché Riki mettesse a fuoco dove si trovasse.
"Perché siamo in ospedale?", Myko gli raccontò tutto quello che era successo.
"Sei stato qui, tutto questo tempo" disse con un filo di voce, "Sono sempre stato qui", rispose il compagno, "Ti agitavi e piangevi devi aver fatto un brutto sogno" continuò.
"Infatti" accennò un sorriso, "Non era un brutto sogno era un incubo e sembrava così reale" disse il ragazzo, "Ne vuoi parlare?" chiese Myko.
"È stato terribile, scoprivo da Giulia che mi avevi tradito ma non volevo crederci così ti ho seguito e sei entrato in un hotel dove ti ho trovato in camera a letto con un altro....con André...".
Mykolas rimase shockato dal sogno di Frederick e si mise a ridere.
"Non potrei mai farti una cosa del genere ti amo troppo e non posso perderti non potrei vivere senza di te. È stato solo un sogno cerca di non pensarci più. ", "Non ridere, mi sembrava tutto vero, stavo malissimo all'idea di perderti, io ti amo", "Anche io ti amo" rispose Myko e si dettero un lungo bacio.
I due ragazzi vennero interrotti dall'ingresso del Dottore, "Buongiorno, Signor Smith posso parlarle?" ,"Certo" disse il ragazzo poi si voltò verso il compagno "Torno subito" Riki fece un sorriso come ad acconsentire.
Myko e il Dottore uscirono dalla stanza "Visto che il Signor Evans è fuori pericolo e il polmone sta bene anche se è ancora molto debole, abbiamo deciso di dimetterlo ma ha bisogno di assoluto riposo e soprattutto di tranquillità e dell'affetto dei suoi cari".
"La ringrazio Dottore, farò di tutto per far vivere nel miglior modo possibile la convalescenza a Frederick".
"Bene, allora tra poco torno con le carte per le dimissioni e nel tardo pomeriggio potrete andare a casa. Le auguro un buon rientro".
"La ringrazio infinitamente per tutto quello che ha fatto per il mio Riki, auguro anche a Lei una buona giornata."
Il Dottore se ne andò e Mykolas rientrò nella stanza.
"Amore una notizia bellissima, nel pomeriggio torniamo a casa", disse eccitato con un sorriso che Stregatto scansati proprio.
"Sono felicissimo, finalmente torniamo a casa, la nostra casa" disse Riki ancora un po' spossato.
"Però il Dottore ha detto che devi stare in assoluto riposo e tranquillità quindi mi prenderò io cura di te".
Frederick era entusiasta non vedeva l'ora di tornare a casa.
Mykolas uscì un attimo dalla camera per fare una telefonata, "... Ok, mi raccomando non dimenticare nulla, mi fido di te, cura ogni dettaglio", "Tranquillo Myko vedrai che sarà perfetto", "Ok allora a dopo" disse il ragazzo e riagganciò.
Rientrò in camera e vide il Dottore vicino al letto di Riki, che si era seduto con la schiena appoggiata ai cuscini per riuscire a firmare meglio le carte per le dimissioni.
"Mi raccomando Signor Evans, ora è fuori pericolo ma è ancora molto debole, riposo e tranquillità assoluti", "La ringrazio Dottore a Lei e a tutta la sua équipe per quello che avete fatto per me, mi avete salvato la vita ", "Non deve ringraziarci Signor Evans è il nostro lavoro", disse il Dottore accennando un sorriso "Le auguro un buon rientro" e uscì, Myko era sull'uscio salutò il Dottore e entrò nella stanza.
"Amore vuoi che ti aiuto ad alzarti, ci prepariamo per andare a casa ok?", "Si Miki non vedo l'ora".
Così il ragazzo aiutò il compagno ad alzarsi, prese i vestiti dall'armadio e li posó sul letto, "Esco se vuoi un po' di privacy" disse Myko, "Come se non mi avessi mai visto nudo" rispose Riki ridendo, anche Mykolas sorrise alla sua risposta, "Erano altre circostanze" scherzò e scoppiarono a ridere entrambi.
"Non vedo l'ora di rivivere quelle circostanze" disse Riki mentre il suo sorriso diventò malizioso, Myko si avvicinò per sussirargli all'orecchio, "Non mi provocare OminoDipinto perché il Dottore ha detto assoluto riposo quindi non posso prenderti per i fianchi e fare quello che ho in mente..." fece un sorrisino e lo baciò appassionatamente.
Quando si staccarono Myko si sentiva in paradiso, aveva il cuore pieno di gioia nel vedere il compagno sorridere di nuovo, era felice e non poteva chiedere di meglio, tutto quello che voleva dalla vita, non gli importava della fama, dei soldi, avrebbe rinunciato a tutto per lui, quello che voleva davvero nella sua vita era lui, solo lui.
Uscirono dall'ospedale e si diressero verso il SUV di Myko, "Ti va un gelato?" disse il riccio, "Oddio si ti prego!" ripose, "Ho voglia di un cono cioccolato e caramello" disse felice come un bambino.
Arrivati alla gelateria Myko ordinò per se un cono vaniglia e pistacchio e per Riki un cono cioccolato e caramello, si sedettero su una panchina al sole a gustare quel gelato come se fosse il primo della loro vita.
"Posso assaggiare il tuo?" chiese timidamente Riki al compagno, "Certo" disse l'altro e mentre Frederick avvicinava il viso al gelato di Mykolas il ragazzo spinse leggermente in avanti la mano con cui lo reggeva e sporcò le labbra dell'altro ragazzo di gelato, "Ops, scusa" disse ridendo sotto i baffi "Aspetta che ti aiuto a pulirti", passò delicatamente il pollice seguendo il contorno delle labbra di Riki avvicinandosi a lui, poi portò il dito alla bocca per pulirlo dal gelato, "Miki..." disse con un filo di voce, "Riki...hai dell'altra vaniglia qui..." avvicinò le sue labbra all'angolo delle labbra del compagno per poi baciarlo dolcemente, intensamente, i baci divennero più intensi che i gelati caddero dalle loro mani finendo per terra, Riki si staccò "No i gelati" disse ridendo, rise anche Myko e disse "Sei tu il mio gelato".
Si baciarono di nuovo, dolcemente, Myko aveva
quasi paura di fargli male, "Ho voglia di te Miko, della tua pelle sulla mia, delle tue mani che mi accarezzano" disse tra un bacio e l'altro, "Il Dottore..." continuò a baciarlo, "Ha detto che...", si baciarono di nuovo, "Devi stare...", un'altro bacio, "A riposo" e lo baciò di nuovo, "Non mi interessa..." baciò il compagno, "Di quello che dice", altro bacio, "Io voglio te", Myko si scostò leggermente "Anche io ti voglio, non immagini nemmeno quanto, ma dobbiamo andarci piano" disse il ricciolo guardando quei magnifici occhi color nocciola così intensi.
"Voglio andare a casa" disse Riki appoggiato alla spalla del compagno, "Ok amore".
Mentre Frederick era dall'altra parte dell'auto per salire dal lato passeggero Mykolas scrisse un veloce messaggio nascosto a Giulia "È tutto ok? Stiamo tornando", la risposta di Giuly fu tempestiva "Tutto ok", Myko salì in auto.
Partirono e si diressero verso casa, per tutto il tragitto Frederick aveva accarezzato Mykolas mentre guidava, ad un certo punto Riki parlò "Miki.... Io...sai che non sono bravo a parole...", Myko si voltò un'istante verso il compagno con un'espressione interrogativa, "Volevo dirti che ti ringrazio per essermi stato accanto per tutto questo tempo, di non esserti stancato di me, di non avermi abbandonato, ti amo così tanto."
Il ragazzo al volante dell'auto prese la parola "Non avrei mai potuto abbandonarti, se fosse..." gli venivano i brividi solo a pensarci, "Se fosse andata diversamente non me lo sarei mai perdonato, sarei morto dentro anche io, non posso vivere senza di te e ti prometto che ti proteggerò e ti amerò in tutti i modi in cui un uomo possa essere amato", Riki era davvero felice, tutto quello che voleva dalla vita era lì, in macchina con lui.
Erano arrivati a casa, Mykolas parcheggió e i due ragazzi scesero dall'auto.
Nel vialetto i due ragazzi si presero in giro facendosi il solletico e scherzando come due ragazzini.
Arrivati sulla soglia Myko mise le sue grandi mani dalle dita affusolate su gli occhi del ragazzo, "Che fai?" chiese, "Ora vedrai" rispose e quando Riki aprì la porta e Myko spostò le mani dai suoi occhi per metterle sui suoi fianchi, abbracciandolo da dietro, una pioggia di palloncini cadde da sopra alla porta e la scritta "Ben tornato a casa" appesa davanti a lui e il sorriso di Giulia che gli andava in contro lo commossero fino alle lacrime.
Giulia lo abbracciò portandolo via all'abbraccio del compagno "Mannaggia a te Riki mi hai fatta spaventare, ma per fortuna ora stai bene e questo è l'importante".
Mentre i due amici parlavano Frederick raccontò il terribile incubo che aveva fatto la notte prima.
Giulia rimase di stucco poi rassicurò l'amico "Mykolas ti è stato accanto giorno e notte, non ti ha lasciato mai solo, è davvero un bravo ragazzo e ti ama più di se stesso. Non ti farebbe mai una cosa del genere", Riki le sorrise "È fantastico".
I tre amici stettero inseme tutta la sera scherzando e divertendosi come non mai.
"Ora è meglio che vada, domani mi aspetta una mattinata intensa al lavoro" disse la ragazza dai capelli corvini, "E mi raccomando voi due fare i bravi, soprattutto tu Mykolas che si vede che te lo stai mangiando con gli occhi che non vedi l'ora di rimanere solo con lui, andateci cauti" disse sorridendo, "Ti prometto che mi prenderò cura di lui" rispose.
La ragazza salutó e uscì.
I due ragazzi andarono a letto, "Finalmente il nostro letto, mi è mancato, ma soprattutto mi sei mancato tu accanto a me", "Ti amo amore mio" rispose Myko, baciò il compagno e si addormentarono abbracciati.

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