20. PREPARATIVI

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Il mattino seguente Mykolas era sdraiato accanto al compagno, girato su un lato tenendosi la testa con la mano e il gomito appoggiato al cuscino.
Lo osservava dormire, era sereno, dolce, indifeso, era magnifico, sarebbe stato tutto il giorno a guardarlo sfiorandogli il viso con un dito, disegnando dolcemente il suo profilo, pensando a quanto era fortunato ad averlo accanto.
Frederick si voltò verso di lui ma stava ancora dormendo, aveva le labbra leggermente socchiuse, quelle labbra che mandavano in pappa il cervello di Myko ogni volta, il suo respiro era regolare, una musica per le sue orecchie.
Il ragazzo si mosse leggermente e piano piano aprì gli occhi e incontrò quelli del compagno, "Buongiorno amore mio" e gli diede un dolce bacino, "Buongiorno tesoro", rispose ancora assonnato con gli occhi semi chiusi, "Sei stupendo", disse il ricciolo, il compagno mise una mano in quella chioma boccolosa per attirarlo a se e baciarlo, intensamente, appassionatamente.
"È da ieri pomeriggio che ho una voglia matta di te, a dire il vero ce l'ho sempre, ma ora più di sempre", era avido dei suoi baci, delle sue carezze, lo desiderava.
"Amor-", "Zitto e baciami", lo baciò di nuovo e in un secondo Mykolas si trovò sdraiato sul letto con Frederick a cavalcioni sopra di lui, "Amore... Dobbiamo...", ma Riki non lo ascoltava mentre gli baciava dolcemente il collo.
Mykolas ansimò cercando di trattenersi ma fallí.
Myko inizió ad accarezzare la schiena del compagno da sotto alla maglietta e gliela sfiló facendogli provare quel brivido che solo lui riusciva a fargli provare, "Miki....", disse portando la testa un po' all'indietro.
Riki era sempre a cavalcioni sul compagno che si accorse che le sue effusioni erano molto gradite.
Prese il compagno per i fianchi e ribaltò la situazione, ora era Mykolas a dirigere il gioco sopra al ragazzo.
"Tu mi provochi OminoDipinto...", prese entrambe i polsi di Riki con una mano e li bloccò sopra alla testa del compagno, "Ora sei mio...", lo baciò strusciando il corpo contro il suo, scese a baciare il collo, l'incavo della clavicola, per scendere sul petto e fermarsi vicino all'ombelico dove Riki soffocò un gemito che altrimenti avrebbero sentito per tutta la casa.
Il ricciolo giocherelló con l'elastico degli slip, "Vuoi farmi ammattire??", chiese il ragazzo ansimando.
Myko continuò la sua dolce "tortura" fino a quando Riki non ce la fece più, "O mi baci o fai qualcosa!", disse mentre cercava di liberarsi dalla presa sui polsi del compagno, se non si fosse liberato sarebbe impazzito.
Myko con destrezza, con una mano sola sfilò gli slip a Riki, "Lascio la presa ma resta fermo", gli disse lasciandogli andare i polsi, Riki fece uno scatto verso di lui e lo baciò, non avrebbe più voluto staccarsi da quelle labbra.
"No sta giù", disse Myko spingendo il compagno e facendolo sdraiare sul letto, "Resta lì" e riprese a baciarlo ovunque ogni centimetro del suo corpo veniva sfiorato dalle labbra di Mykolas provocandogli un brivido, un bacio un brivido.
Miki si fermó, Riki era in estasi, ma aprì gli occhi appena sentì le labbra del compagno staccarsi dalla sua pelle, "Che succede?", chiese, "Non dovremmo continuare potrebbe essere troppo stancante per te", erano inginocchiati sul letto uno davanti all'altro, "Amore non ti devi preoccupare, io sto bene, ti prometto che se dovessi sentire che non ce la faccio ti avviso, ma sto bene davvero", mentre gli diceva quelle parole i suoi occhi erano lucidi, profondi e pieni d'amore.
"Va bene amore mio", Myko si avvicinò al compagno per baciarlo, mentre lo baciava lo giró con la schiena rivolta verso di sé, iniziò a baciarla, accarezzandolo con una mano e con l'altra aprì il cassetto del comodino e poi con un colpo secco ma delicato aprí la bustina con i denti.
Fecero l'amore, dolcemente, prendendosi cura l'uno dell'altro e quando raggiunsero la pace dei sensi si sentivano in paradiso, erano davvero felici.
I giorni passarono in fretta e i due ragazzi vivevano la loro vita a pieno andava tutto a gonfie vele, scrissero molte canzoni e incisero alcuni album.
Erano entusiasti, oggi era il grande giorno, l'incoronamento di un sogno, l'incisione della loro seconda canzone in sieme, la prima da fidanzati anche se il mondo ancora non lo sapeva.
"Miki ti sbrighi a uscire da quel bagno? Io sono pronto da mezz'ora siamo in ritardo" urlò il rapper.
Quando si trattava di prepararsi Mykolas era peggio di una donna, ma quando uscì dal bagno, beh Frederick non poté che ammirarlo in tutta la sua bellezza rimanendo a bocca aperta.
"Perchè mi guardi così? Sono pronto possiamo andare", disse, "Sei disarmante, meraviglioso".
Il ricciolo si avvicinò al compagno e gli diede un bacio a stampo per destarlo dai suoi pensieri, "Sbrighiamoci", disse mentre uscirono di casa e salirono sull'auto.
Arrivati allo studio di registrazione si misero subito al lavoro.
La canzone era suddivisa così, le strofe venivano cantate da Riki perché in rima e quindi dovevano essere rappate mentre i ritornelli venivano cantati da Mykolas perché più melodici.
Dopo un'ora e mezza di prove e accorgimenti, di arrangiamenti sistemati il rapper non ce la faceva più aveva bisogno di una pausa, "Raga vi prego facciamo una pausa. Ho bisogno di un caffè", disse, così il manager annunciò al microfono "Ok ragazzi 15 minuti di pausa".
La registrazione andò alla grande e la canzone era stupenda.
Tutto girava per il verso giusto.
La loro vita scorreva felice e i mesi passavano indisturbati.
"Sai Riki pensavo di adottare dei cani che ne pensi? Il nostro giardino è enorme e avrebbero tutto lo spazio per correre e giocare."
"Due Golden Retriever sarebbero perfetti", dissero all'unisono.
"Wow Mik ora siamo pure telepatici, ti amo sempre di più".
E scoppiarono tutti e due in una sana risata.
Si diressero al più importante allevamento di Golden Retriever della città.
Appena entrarono nell'allevamento due cagnoline, forse le più piccole, corsero in contro ai due ragazzi scodinzolando e facendo le feste.
"Oddio Miki ti prego, credo che loro abbiano scelto noi, guarda come sono felici", disse il ragazzo abbassandosi ad accarezzare le due bestiole.
Dopo qualche secondo si abbassò anche lui e una delle cagnoline iniziò a fargli le feste, "Ok amore prendiamole tutte e due", disse e Riki era al settimo cielo, "Che ne dici di Melachi e Amira? In arabo Melachi significa Regina e Amira significa Principessa", "Sono bellissimi amore e loro saranno sicuramente felici di questi due nomi".
Adoravano quelle cagnoline che ormai erano diventate grandicelle, Melachi era la più pacata e tranquilla mentre Amira era la più "monella" a volte ne combinava delle sue, ma riempivano le giornate dei due innamorati e questo era quello che contava.
Erano completi.
O quasi....
"Sono passati sei mesi da quando Riki è stato dimesso, abbiamo vissuto tanti momenti felici e meravigliosi", a Myko girava per la testa un pensiero già da un po' di tempo così decise di uscire di casa e avviarsi a fare le commissioni che aveva in mente.
Poteva chiamare anche il suo agente per poterle fare, ma non lo fece, era intenzionato a farle lui di persona voleva dimostrare anche con questi gesti l'importanza della cosa, voleva che tutto fosse perfetto.
"Spero di trovare quello che cerco deve essere alla sua altezza deve dimostrare quanto sia importante per me", pensò.
Era un po' in ansia ma cercò di calmarsi facendo respiri profondi.
Arrivato al negozio alzò lo sguardo verso l'insegna "Cartier" entrò e venne riconosciuto dalla commessa.
"Buongiorno Signor Smith benvenuto nel nostro negozio come posso esserle utile?", "Buongiorno a Lei Signorina, avrei bisogno di acquistare un anello", "Ma certo, se non sono indiscreta posso chiederle per che occasione così da proporle al meglio il gioiello che fa per Lei", "Preferirei dirle solamente che è un'occasione veramente importante. Vorrei qualcosa di splendido ma allo stesso tempo fine ed elegante", "Certo, capisco, venga le mostro l'anello della collezione "LOVE" è un anello in oro bianco 750/1000, il costo è di 1.380€ ", "È bellissimo, si potrebbe far incidere all'interno?", "Certo, mi dica pure cosa vorrebbe incidere", "You are my everything", disse il ragazzo, "È una frase stupenda", disse la ragazza mentre la appuntava su un foglietto, "Lo sarà per sempre", rispose Myko e la ragazza gli sorrise, "Bene Signor Smith l'anello sarà pronto domani mattina alle 10, La ringrazio e Le auguro una splendida giornata", "Buona giornata anche a Lei e buon lavoro" e uscì.
Myko si diresse nell'agenzia di viaggi poco distante ed entró per prenotare un weekend per due persone a Parigi.
"Buongiorno Signorina, vorrei prenotare una camera, se è disponibile l'attico sarebbe perfetto, all'Hotel Four Season George V a Parigi", "Buongiorno Signor Smith sono onorata che abbia scelto la nostra agenzia per la sua vacanza. Controllo subito la disponibilità che mi chiedeva, posso chiederle il periodo?", chiese la ragazza un po' intimidita dalla presenza di un artista a livello mondiale nella sua agenzia, "Certo, pensavo il weekend prossimo, Parigi con la neve è magnifica e molto romantica", "Concordo con Lei Signor Smith, l'attico del Four Season è libero nel weekend che mi chiedeva. Le dico il costo dell'alloggio, vorrebbe aggiungere delle attività o qualcosa che possa prenotarLe insieme?", chiese molto educatamente, "Una cosa ci sarebbe, se possibile, ordinare il miglior tavolo del ristorante Le Jule Verne al secondo piano della Torre Eiffel per le ore 20.30 del sabato, Le sarei grato", "Controllo subito", disse sorridendo.
"Il miglior tavolo è prenotabile con vista sui Champ-de-Mars, il Quai Branly e il Trocadéro, lo prenoto anch'esso a suo nome?", "Si, la ringrazio".
La commessa consegnò a Mykolas la prenotazione dell'hotel e del ristorante con un sorriso che scopriva tutti i denti, "La ringrazio Signorina è stata molto cortese Le auguro una buona giornata", disse Myko prendendo le prenotazioni accuratamente inserite in una busta con il logo dell'agenzia, "Grazie a Lei Signor Smith e una splendida giornata".
Mykolas uscì dall'agenzia e prese l'iPhone dalla tasca del cappotto, c'era un messaggio, "Amore", era di Riki, "Buongiorno amore mio dove sei? Mi sono svegliato da solo in questo enorme letto...", il messaggio era seguito da un emoji che raffigurava una faccina triste, "Amore mio scusami stamattina avevo delle commissioni da fare e tu dormivi così beatamente che non sono riuscito a svegliarti, ma ora sono di ritorno, presto sarò a casa", rispose, "Ok, fai presto, mi manchi".
Myko cercò in rubrica il numero del suo Pilota personale e premette il tasto chiama, " Salvatore? Buongiorno, avrei bisogno del jet privato nel primo mattino di sabato prossimo vorrei partire con Frederick per Parigi lascio a Lei l'organizzazione del volo, mi raccomando non voglio intoppi", "Buongiorno Signor Smith organizzerò io personalmente il tutto e le assicuro che non ci saranno imprevisti, La ricontatterò tra mezz'ora per darle l'orario preciso del volo, Le auguro una buona giornata", disse efficente il Pilota, "La ringrazio buona giornata a Lei".
Mentre riagganciava era praticamente arrivato a casa, entrò e trovó Riki ad aspettarlo sul divano, con il caminetto acceso, "Amore mio finalmente", Myko si avvicinò e diede un dolce bacio al compagno, "Vado a togliermi il cappotto torno subito".
Il ricciolo si avviò verso la cabina armadio della camera da letto, levò il cappotto, aprì il cassetto della cassettiera e nascose sotto ai suoi indumenti le prenotazioni per far si che Riki non le trovasse, poi tornò dal compagno.
Non fece in tempo a sedersi accanto a lui sul divano che Riki lo riepi di baci passionali, "Mi sei mancato", non riusciva a smettere di baciarlo, "Hey, amore, sono stato via poi un paio d'ore...", "Troppe lontano da te, sei come l'aria che respiro per me", disse baciandolo di nuovo e poi guardandolo negli occhi, "Ti amo", disse Myko prendendo il viso del compagno tra le mani, "Vieni qui..." e si baciarono di nuovo, a lungo.
Vennero interrotti dal telefono di Mykolas che vibró, "Lascialo suonare", disse Riki tra un bacio e l'altro, "Magari è qualcosa di importante", rispose Myko mentre si spostava un poco sul divano.
"Macis Salvatore", era un messaggio del Pilota, "Signor Smith le confermo il volo per sabato mattina alle 7, Le auguro una buona giornata", "Grazie mille Macis una buona giornata a Lei" e mise il telefono in tasca.
Frederick lo stava guardando perplesso "Chi era?", a questo punto Myko fu costretto a raccontare una piccola bugia per non fare scoprire la sorpresa al compagno, "Era Giulia mi chiedeva, visto che tu domani mattina hai un appuntamento col produttore, se potevo farle compagnia per una colazione intorno alle 10", disse con il cuore che batteva più del dovuto, "Ah ok, e hai detto di sì?", chiese con un tono perplesso.
"Si, perché che c'è di male, così chiacchieriamo un po' ", sorrise Myko.
"Questa vostra amicizia mi puzza un po'", Riki lo disse ridendo, "Perché avrei dovuto dirle di no? Da quando sei stato male, mi è sempre stata vicino, mi ha dato forza ed è sempre stata buona e gentile con me", "No, volevo solo prenderti in giro, a me fa molto piacere che andate d'accordo voi siete le persone a cui tengo di più", poi Myko lo bació un po' per sviare il discorso e non rischiare di far saltare la sorpresa, e un po' perché gli mancava il sapore delle sue labbra.

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