Sorelle pt. 2

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Bryan's POV


Il vento del Nord aveva soffiato prepotentemente durante tutta la notte facendo sbattere incessantemente una delle finestre della locanda. Sotto consiglio di mio zio, avevo trascorso le ultime ore dal suo amico Maximus, dove avevo potuto rifocillarmi e riposarmi per riprendere il viaggio la mattina seguente.

Ero partito da due giorni e BeWolf era ormai lontana, ma finalmente l'obbiettivo di rivedere Raven era vicino. Mi ero concesso un pasto sostanzioso e un boccale di birra per cena e poi mi ero ritirato nella mia stanza, ma non prima di aver scambiato due chiacchiere con la figlia di Maximus, Mary; da quella conversazione avevo appreso che anche mia sorella era passata di lì giorni prima e se n'era andata in compagnia di un ragazzo.

Allarmato da quella scoperta, avevo subito contattato zio Björn, che mi aveva assicurato di conoscere l'uomo e che mia sorella era in buone mani, ma a differenza di ciò che speravo, le sue parole mi mantennero all'erta e, complice il rumore del vento, quella notte non avevo chiuso occhio.

La mattina dopo, una volta trasformato, partii di buon'ora e presto mi ritrovai all'ingresso della foresta nera, il paesaggio imbiancato era mozzafiato e non somigliava minimamente al panorama di casa. Procedetti di buon passo per qualche ora e presto mi ritrovai sulla riva del grande lago di Jàrnviòr dove ritornai in forma umana, dall'altra parte della sponda potevo scorgere le prime case. A quella vista sorrisi, sarei arrivato da mia sorella molto prima di quanto mi aspettassi.

Rimasi a fissare il ghiaccio che ricopriva la superficie chiedendomi se fosse possibile attraversarlo, ma non potendone valutare lo spessore reputai più saggio costeggiarlo. Certo, ci avrei messo il doppio se non il triplo del tempo, ma non avrei messo a repentaglio la mia vita. Potevo immaginare lo sguardo di disapprovazione della mamma e della mia Nika se avessero saputo che avevo scelto la via più corta e pericolosa.

Ricordandomi di dover avvertire la mia famiglia, mi sedetti per qualche minuto a terra e chiudendo gli occhi mi misi in contatto con mio padre.

La sua voce risuonò limpida nella mia testa "Bryan? Tutto bene? Come procede il viaggio?" chiese apprensivo.

"Va tutto bene pà, ho passato la notte nella locanda di Max e mi sono messo in cammino da qualche ora" risposi "Lì come sta andando?".

"Qui è tutto tranquillo, tua madre è abbastanza in ansia e non nascondo di esserlo anch'io" confessò con la voce che si spezzò sul finale. 

Sospirai "Andrà tutto bene pà, tra poche ore sarò con Raven" continuai "Ora è meglio che vada, c'è aria di tempesta".

Il tono di mio padre si fece apprensivo "D'accordo, sta molto attento, e se necessario trova un riparo e attendi che la bufera finisca" rispose "E quando vedrai la mia bambina, stringila forte da parte di tutti noi".

"Lo farò" promisi "Ci sentiamo presto". E con questo terminai la conversazione.

Prima di riprendere il viaggio, cercai di contattare la mia compagna, ma probabilmente era troppo occupata al momento. Nika era al mio fianco da poco più di un anno, l'avevo conosciuta a uno dei raduni che gli Alpha organizzavano per noi giovani, il futuro dei branchi. Con me era venuto Hàkon e coincidenza vuole che la gemella di Nika, Dana, divenisse sua compagna.

Nika era quanto di più bello esistesse al mondo, gli occhi verdi risaltavano sul suo viso dolce incorniciato da una cascata di capelli color del grano. Era figlia di un Alpha molto amico di mio padre e la mia famiglia non faticò ad accettare lei e la sua gemella nel branco. Da quando si erano traferite, avevano legato molto con le mie sorelle, soprattutto con Raven, sebbene la mia sorellina fosse più piccola di loro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 12, 2021 ⏰

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