Nord

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Björn's POV

Dopo la conversazione avuta con Byron nel suo ufficio, tornai nella mia stanza e vi passai il resto della giornata, i preparativi erano finalmente giunti al termine e non vedevo l'ora di partire per tornare a casa.

Certo, prima avrei dovuto fare una deviazione verso Jàrnviòr, ma avrei finalmente potuto rivedere il mio amato Nord dopo quasi un mese dall'inizio del mio viaggio.

Sapevo che sarebbe stato inutile presentarmi alla corte di Storm poiché avevo già assoldato i miei uomini migliori per tenere d'occhio Raven ed informarmi in tempo reale sui suoi spostamenti; la seguivano da quando aveva varcato il confine del territorio di Byron, ma non era il caso che si sapesse in giro. Di certo non avrei sopportato di farmi odiare da mia nipote o da suo padre.

Come me, anche il mio lupo Freki era impaziente di partire e ritornare al branco. Sebbene amassimo viaggiare, ero comunque l'Alpha di Varg-gud e avevo delle responsabilità in quanto tale. Nel frattempo il branco era stato affidato alla guida del mio Beta Royce, mio fedele compagno di avventure, nonché mio migliore amico, e alla supervisione di mio padre. Non esistevano al mondo persone più capaci e fidate.

Dopo una breve doccia rinfrescante, mi sedetti sul letto e rigirai tra le mani il piccolo ciondolo che avevo trovato al limitare del bosco. Si trattava del regalo di compleanno che mia sorella e Byron avevano dato a Raven il giorno della sua festa.

Ancora non sapevo se lo avesse lasciato apposta oppure l'avesse perso nella fuga, l'unica cosa certa è che glielo avrei restituito dopo averla raggiunta. Con molte probabilità avrebbe rifiutato di vedermi, ma potevo contare su Storm per recapitarglielo.

Un delicato bussare alla porta mi scosse dai miei pensieri e rivolsi lo sguardo verso la figura all'entrata della stanza.

<<Freyja, non ti aspettavo>> le dissi facendole segno di avvicinarsi.

<<Lo so Björn, volevo solo accertarmi che fosse tutto pronto>> mi rispose raggiungendomi e sedendosi accanto a me sul letto. Vidi il suo sguardo incupirsi quando raggiunse il ciondolo nella mia mano.

Appoggiai l'oggetto sul comodino e mi rivolsi a lei sorridendo <<Andrà bene vedrai, arriverò al branco in una giornata>>.

Non rispose, ma annuì senza convinzione con sguardo assente. La osservai, non avevo mai visto mia sorella in uno stato simile. Solitamente sempre ordinata e impeccabile, portava i lunghi capelli biondi in una treccia spettinata e indossava una veste larga e grigia al posto dei suoi bellissimi abiti colorati. Il volto pallido era scavato, gli occhi rossi di pianto erano gonfi e vitrei, l'azzurro purissimo delle sue iridi aveva lasciato posto a un blu malinconico e spento.

Mi si strinse il cuore, ma non potevo di certo lasciarla in uno stato del genere. Da fratello avevo il dovere di farle tornare il sorriso.

<<Non è colpa tua, lo sai vero? Nessuno si aspettava che la situazione degenerasse in questo modo>> le dissi prendendole le mani tra le mie.

Lei per tutta risposta scosse le spalle e sussurrò <<Tu e Byron siete sempre così sicuri di tutto, fratello mio. Ma io non riesco a smettere di pensare al dolore che abbiamo causato alla nostra bambina>>.

Mi alzai e mi posi dinnanzi a lei, all'altezza del suo viso, guardandola negli occhi <<Freyja ascoltami attentamente. Piangerti addosso non serve a nulla, stai solamente peggiorando l'umore a chi ti circonda>> iniziai con tono serio <<Quindi ora smettila e comportati da Luna di questo branco quale sei. Tuo marito e i tuoi figli hanno bisogno di te, hanno bisogno che tu gli stia accanto e li sostenga in questa situazione difficile e ti assicuro sorella mia, che loro ricambieranno il tuo supporto>>.

BeWolf 🐺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora