Berserkir

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Raven's POV

Arrivata alla camera di Storm, mi soffermai davanti alla porta chiusa; sentivo che parlava con qualcuno e non volevo disturbare. Feci per voltarmi, ma sentii la porta aprirsi e me lo trovai di fronte. Lo guardai domandandogli con lo sguardo se fosse il caso che entrassi e lui con un cenno del capo m'invitò ad entrare. Non lo assecondai, ma rimasi appoggiata allo stipite mentre lui iniziava a camminare con passo spedito nella stanza, sempre con il telefono appoggiato all'orecchio.
Lo sentii sospirare e mormorare qualche parola al suo interlocutore, poi annuì e sospirò di nuovo, poi all'improvviso sembrò ricordarsi di me. Il suo sguardo si fissò sul mio viso e tendendo una mano nella mia direzione, ripeté l'invito.
Il mio temporeggiare lo fece sorridere e si avvicinò a me. <<Mike, credo proprio di diverti lasciare, ho compagnia. Che ne dici se ne riparliamo al mio ritorno? >> domandò al suo interlocutore mentre mi prendeva per mano e mi accompagnava verso il letto. <<Si, d'accordo, tienimi aggiornato>> riprese poi mentre tornava indietro per chiudere la porta. Sospirò <<Non lo so ancora, credo in un paio di giorni, devo parlarne con lei>> continuò portandosi una mano alla tempia.

Rimasi ad osservarlo in silenzio e sorrisi quando lo vidi alzare gli occhi al cielo <<Ascolta Mike, ho davvero bisogno di stare con la mia compagna ora. Ti richiamo, okay? >> sbottò. Mi scappò una risatina a vedere il suo sguardo corrucciato e ciò riportò l'attenzione su di me. Il suo sguardo si fece giocoso e sentii il sangue affluirmi alle guance.
<<Ora vado, la mia compagna necessita della mia più totale attenzione. Un'ultima cosa, chiedi a mia sorella di telefonarmi appena riesce>>. Probabilmente il suo amico acconsentì perché poco dopo Storm lo salutò e mise il telefono in tasca.

<<Scusa, doveri di Alpha>> disse avvicinandosi e sedendosi accanto a me sul letto.

<<Chi era?>> domandai iniziando a disegnare linee immaginarie con il dito sul suo braccio.

<<Era Michael, il mio migliore amico nonché Beta del branco>> rispose chiudendo gli occhi.

Annuii e lasciandogli il braccio, mi stesi sul letto a guardare il soffitto.

<<Tutto bene?>> chiese dolcemente mettendosi accanto a me.

<<Si, è solo che ho avuto un'interessante conversazione con mio padre e sto cercando di capire cosa fare>> gli risposi voltandomi verso di lui.

Notai il suo sguardo farsi tormentato e per tranquillizzarlo mi affrettai a spiegare <<Insomma, siamo compagni e tu sei un Alpha, di conseguenza devo trasferirmi nel tuo branco. Non che la cosa mi spaventi, ma sarà dura dovermi abituare ad altri ritmi. E poi dovrò prepararmi per il trasloco, mi ci vorrà del tempo>>.

Sembrò sollevato dalla mia risposta, ma ancor di più sembrò preoccuparsi per me, tant'è che si mosse e si mise sopra di me, stando attento a non schiacciarmi. Mi guardò negli occhi <<Andrà tutto bene, fidati>> sussurrò sorridendo colpevole.

<<Lo so>> sussurrai sorridendo a mia volta.

Senza aggiungere altro, iniziò a giocare con una ciocca di capelli e poco a poco il suo sorriso si allargò. <<Perché sorridi così? >> gli chiesi non capendo la fonte della sua felicità.

<<È solo che sono particolarmente contento>> rispose. Vide il mio sguardo interrogativo e continuo <<Avevo il timore che non volessi diventare Luna, o che non volessi lasciare il tuo branco. T'immagini il casino? Insomma, sapere che ti preoccupa solo il trasloco mi fa sentire particolarmente sollevato>>.

Mi lasciai scappare un risolino <<Non che diventare Luna non mi spaventi, ma so che con te accanto sarà tutto più facile. Quindi si, ho molta più paura del trasloco>> dissi.

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