Conosco la famiglia Collins da molti anni ed ogni volta che varco la soglia della loro reggia, mi sento come a casa. Ad accogliermi è sempre la loro domestica, Brietta, una donna di mezza età, molto curata e dall'aria frizzantina.
Hope è nata e cresciuta nel lusso, ma non per questo è una ragazza viziata. Anzi, al contrario, non è una che si mette troppo in mostra, sfoggiando ogni giorno abiti succinti e di marca solo per apparire una fuoriclasse. Come si può ben pensare di una ragazza ricca, chissà quanti avrebbero fatto la fila per avere un appuntamento con lei.
E invece no; nonostante la mia migliore amica sia ben proporzionata, con un corpo da urlo, che avrebbe potuto sfilare benissimo per la New York fashion week, nonostante sia bellissima, e abbia un' intelligenza smisurata, non è affatto così.
Forse proprio questo l'ha salvata. La sua intelligenza. È chiaro che le ragazze più popolari e ricche, in modo particolare quelle che si vedono nelle serie tv americane, oltre ad essere stronze, sono anche tanto ignoranti.
No, Hope non è la classica ragazza popolare, nonostante le sue condizioni agiate, non si fa avvicinare da chiunque. Anzi, odia stare al centro dell'attenzione, e qualcuno le aveva anche dato della matta al liceo per questo motivo.
Semplicemente la mia migliore amica si contraddistingue dal resto della sua famiglia. Suo fratello, ad esempio, oltre ad essere il quarterback della Lincoln middle school, si era anche conquistato il podio della popolarità. Chiunque, e dico chiunque, si prestava a quello sconsiderato senza cervello, per ogni tipo di favore, pur di ricevere in cambio una sessione straordinaria di educazione sessuale.
Dio, quanto l'ho odiato.
Nonostante Andrews sia diventato un uomo maturo, anagraficamente parlando, quel tratto del suo carattere è rimasto intatto. Conoscendo Hope, non le sarebbe dispiaciuto affatto che diventassi la ragazza di suo fratello, sperando che prima o poi quel bastardo sarebbe cambiato. E invece, dovette farsene una ragione. Non saremmo mai diventate cognate.
Per non parlare dei signori Collins, due persone molto ambiziose, molto dedite al lavoro, ma con troppe aspettative sulla figlia minore. Hope, a differenza degli altri componenti, odia dover mangiare ostriche e caviale quasi ogni fine settimana, bere lo champagne più costoso di tutta la California e dover inerpicare una infinita gratinata ogni volta solo per raggiungere la sua camera.
Se Andrews oggi ha deciso di seguire le orme del padre, lavorando nell'azienda di famiglia, che produce il burro di arachidi da almeno quattro generazioni, Hope non ha avuto alcuna intenzione di avere la stessa sorte.
Contrariamente a quanto avevano previsto i genitori, la loro figlia minore, che hanno cresciuto con i fiocchi, inculcandole i valori di una famiglia nobile, si è ribellata alle assurde norme del loro fittizio reame.
Hope non ha mai rispettato il coprifuoco, non rientrando mai a casa in tempo per la cena. Così come si è sentita libera di vivere la sua vita come meglio ha creduto, al di fuori delle mura domestiche, persino andando contro alle direttive di sua madre. Che ingenua è stata la signora Collins a credere che sua figlia avrebbe obbedito alle regole di casa, come quella di darla solo all'uomo che un giorno avrebbe sposato.
Insomma, non siamo mica nell'era vittoriana?
Alla fine, si sono arresi, ma in compenso, Hope ha ottenuto la sua autonomia. Così, ha intrapreso la sua strada, aprendosi un piccolo centro di bellezza in città, pur di crearsi una proprio indipendenza economica.
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Tutta colpa delle Favole.
Storie d'amoreAmanda Torres Hernandez ha sempre desiderato il matrimonio da favola, il principe azzurro ed un abito scintillante proprio come quello che ha visto sulla famosa rivista Vogue. Quando incontra Axel, crede di poter finalmente coronare il grande sogno...