Da quando Hope ed io siamo scese in soggiorno, Daren non ha fatto un fiato. Siamo tutti riuniti attorno all'isola della cucina e, sebbene l'argomento sia stato appena messo in mezzo, il mio amico si limita ad ascoltarci. Qualche volta lo vedo arricciare il naso, specie quando Mason spara una delle sue battute che toccano la sfera sessuale. Conosco il motivo del suo silenzio, nonché del suo viso imbronciato, ma preferisco non chiedergli nulla, perché finirei per rovinarmi l'umore.
Perché? Perché Daren non è molto d'accordo con la mia decisione e non è necessario che me lo dica, lo conosco. Finiremo per discutere e demolire l'atmosfera serena che si respira in questa stanza.
So che prima o poi affronteremo la questione ma adesso vorrei soltanto pensare a trascorrere un po' del tempo con loro ed una serata spensierata, anche se dovessi capire che Aiden non fa per me. Non chiedo altro.
«Ti giuro Amanda, se quel tipo prova anche solo a sfiorarti, gli stritolo le palle e gli stacco la testa a morsi»
Anche Mason, quando si sforza un pochetto, riserva una certa premura nei miei riguardi. La maggior parte delle volte è lui quello del gruppo che si avventura in storielle senza impegno, incitando scherzosamente all'infedeltà quando qualcuno di noi parla di relazioni serie. Ma in fondo, so che anche lui è un inguaribile romantico, solo, non con chiunque.
«Non eri tu quello che fino a due minuti fa mi consigliava di divertirmi?», gli dico beffarda, infilando la mano nel sacchetto delle patatine.
«Beh, sì. L'ho detto», il tono di voce pentito lo tradisce, «Ma ciò non significa che tu debba seguire il mio consiglio. Non ero serio quando dicevo che dovresti fare come me»
Mason abbassa gli occhi sulla ciotola che contiene i pop corn, probabilmente per sottrarsi al mio sguardo, «Ovvero costruire un rapporto basato solo ed esclusivamente sul sesso?»
Come spossato dalle mie parole, come se gli desse fastidio ascoltarle ancora, alza il palmo della mano contro di me per stopparmi, «Sì, Amanda. Ho detto proprio così, ma era tanto necessario ripeterle?»
Mi trattengo dallo scoppiare a ridere, perché questo suo lato attento e scrupoloso viene fuori in rarissime occasioni, e a lui probabilmente infastidisce più questo che il motivo della discussione. Odia farsi vedere per quello che realmente è, perché lui è consapevole di essere diverso dal solito Mason. È solo una stupida maschera che indossa ogni giorno per sfuggire dalla sua bizzarra realtà.
«Ragazzi, scusate se interrompo il vostro momento...intimo», la mia amica virgoletta con le dita l'ultima parola, deglutisce e prende fiato, «Capisco la tua preoccupazione, Mason, ma non credi che debba essere Mands a decidere cosa fare con Aiden? È una persona adulta e vaccinata, raccomandarla o metterle pressione è l'ultima cosa che le serve. Abbiamo detto che ci fidiamo di lei, giusto?»
Hope guarda prima Mason, che con pochissima convinzione annuisce, poi tocca a Daren. «Giusto, Daren?», ripete Hope con tono autorevole, come per fargli intendere che non esistono opzioni di risposta diverse dal sì.
«Giusto, Hope», gli risponde lui, sollevando finalmente gli occhi dal bancone e disobbligandosi con un sorriso più falso di una banconota del monopoli.
«E sono certa che farà la cosa giusta, vero Amanda?», i suoi occhi adesso sono puntati su di me, mi limito ad un cenno di assenso appena appena sussurrato.
STAI LEGGENDO
Tutta colpa delle Favole.
RomanceAmanda Torres Hernandez ha sempre desiderato il matrimonio da favola, il principe azzurro ed un abito scintillante proprio come quello che ha visto sulla famosa rivista Vogue. Quando incontra Axel, crede di poter finalmente coronare il grande sogno...