Serendipity 𝓢𝓮𝓬𝓸𝓷𝓭𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓽𝓮

𝑪𝑨𝑷𝑰𝑻𝑶𝑳𝑶 𝟒𝟑

Rimango incantato a fissare il piatto di pasta preparato da mia madre ripensando alle parole di quel tipo strano, mentre Matteo continua a fare battute squallide solo per vederla ridere.

Lui gay? Impossibile.

"Vero Tommasino?"

"Cosa?"

"Non hai ascoltato una parola di quello che ho detto, non è vero?"

"Ero sovrappensiero. Di che parlate?"

"Raccontavo alla tua stupenda mamma il nostro primo giorno di scuola e che, a livello di classe, poteva capitarci di peggio"

"Puoi dirlo forte"

"Bene ragazzi sono contenta che sia andato tutto bene. E dimmi piccolo mio, hai conosciuto qualche ragazza carina?". Io e Mat ci guardiamo.

"Per ora no, ma ne ho incontrata una molto antipatica e scontrosa"

"E com'è?"

"Capelli e pelle scura, vestita completamente di nero. Non la sopporto"

"Capisco. Beh vi lascio mangiare in pace"

"E' sempre un piacere averla accanto signora"

"Ma la pianti?"

"No Tommy lascialo stare. I complimenti fanno sempre piacere. Buon appetito ragazzi"

Appena se ne va, Matteo si gira verso di me.

"Non le hai ancora detto che non ti piacciono le femmine?"

"No"

"E non mi dire che prima stavi parlando di quello svitato"

"Invece si"

"Ti piace?"

"Stai scherzando? E' la persona più odiosa che abbia mai conosciuto"

"E allora perché prima eri nel tuo mondo? Continui a pensare a lui, non è così?"

"Si ma non è come credi. Lui ha detto e fatto una cosa oggi a scuola"

"Cioè?"

"Non posso dirtelo"

"Sono il tuo migliore amico, e fremo dalla curiosità"

"Solo, giurami che non lo dirai a nessuno"

"Lo giuro", promette mettendo una mano sul cuore.

"Ok. Quando ci hai lasciati soli in classe, si è avvicinato dicendo che non dovrò più umiliarlo davanti ai suoi amici. E poi mi ha leccato le labbra"

"Che cosa?", urla incredulo,

"Abbassa la voce"

"E' tutto gay quello"

"Potrebbe essere"

"Io ne sono certo. Tu che hai fatto?"

"Niente. Ha aggiunto 'Ci si vede in giro, ragazzino' per poi andarsene"

"Qui si mette male amico"