La festa di Primavera

87 7 64
                                    

«Farley cosa ci fai nella mia stanza?»

Lei si voltò lentamente, con un sorriso impacciato, stampato in faccia
«è notte fonda, lo sai vero?» affermò il ragazzo irritato, nel suo pigiama a righe azzurre e nere
La mente della mora era completamente vuota, non sapeva come rispondere a quella domanda, continuava a fissare il ragazzo con lo sguardo perso

«Cherilyn vuoi rispondere alla mia domanda?»
Era la prima volta che il rosso la chiamava per nome in tre anni, ciò le causò una bizzarra reazione, era quasi divertita.
Una piccola risata le sfuggì dalle labbra «mi piace» sussurrò con sguardo sognante, confondendo ancora di più il ragazzo.

Cosa stai dicendo? Inventa una scusa! Muoviti! fece mente locale...
«mi piace osservare Robert, mentre dorme» sputò fuori, continuando la frase sospesa.
William Weasley aveva la faccia contratta in una smorfia di terrore «c-cosa?» biascicò tremante.
«cioè no» provò a correggersi «non è come sembra»
«Farley sei inquietante» ammise il rosso «quante volte sei entrata qui dentro, mentre noi dormivamo?»
«mai» esclamò la mora «questa è la prima volta»

stava complicando ancora di più la situazione, non sapeva come fare per uscirne illesa

«senti, Weasley, non è come sembra» dichiarò, puntando le mani in avanti «è solo un hobby»
Il ragazzo indietreggiò spaventato, stava cercando qualcosa a tentoni dietro di lui «sembrerà una follia, ma stai fraintendendo» fece un passo avanti, con la speranza di tranquillizzarlo «era solo una semplice curiosità la mia» sorrise innocentemente «volevo solo vedere come dormiva Robert, tutto qua»
Il ragazzo continuava a guardarla perplesso «non ho cattive intenzioni, sono solo una ragazza impacciata»
il rosso, riuscì  recuperare la bacchetta. Ma era troppo agitato, quindi poco dopo mollo la presa. Il legnetto cadde a terra, toccando il pavimento di pietra con un rumore secco. I due si voltarono contemporaneamente, verso il letto del moro, che si trovava ancora beato tra le braccia di Morfeo, fortunatamente il rumore non era riuscito a svegliarlo.

«è una cosa da maniaci» affermò William, fissandola «ma da te mi aspetto questo ed altro» ed un ghigno inquietante apparve sul volto lentigginoso del rosso.
Lei era profondamente ferita dalle parole del ragazzo, ma non poteva far saltare la copertura, sembrava leggermente più tranquillo e lei doveva impegnarsi per convincerlo, doveva uscire da quella stanza il prima possibile

«non è facile essere una tredicenne sai...» dichiarò afflitta «è così difficile approcciarsi ai ragazzi» continuò, fingendo un nodo in gola «però so che questo metodo è sbagliato» tirò su con il naso rumorosamente «voi ragazzi ci evitate»
«prova ad essere te stessa» propose il rosso ingenuamente, ci stava cascando con tutte le scarpe «magari riesci a trovare qualcuno a cui stai simpatica» concluse con un sorriso tenero ed innocente.
Quel ragazzo riusciva ad insultarla, anche mentre provava ad incoraggiarla, era un dono speciale il suo
«ottimo consiglio» borbottò, trattenendo il nervosismo che cresceva in lei e si avviò verso l'uscita

«William puoi farmi un favore?» domandò, facendo sorridere il ragazzo «puoi non dire a Robert quello che è successo?»
«ma lui è il mio migliore amico» obiettò il rosso «non posso non dirgli una cosa così importante»
«ti prego» lo supplicò lei. Non voleva proprio che Robert pensasse che lei fosse una maniaca, soprattutto perché lei non aveva nessun tipo di interesse per il moro.
«non dirò niente a nessuno, se tu mi prometterai che non verrai più nella nostra stanza, a fissarci mentre dormiamo» affermò William Weasley, con tono fermo e risoluto
«in realtà stavo fissando Robert, non te» puntualizzò la mora, le dava fastidio che quel ragazzo credesse di poter essere interessante ai suoi occhi...
Si è vero lo stava spiando da settimane, ma non perché lei fosse interessata a lui, voleva sapere sapere tutto ciò che faceva e perché lo faceva

Cherry BombDove le storie prendono vita. Scoprilo ora